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==== Tarzo ====
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Josef Hazan, di Hajim e Rebecca Kajon, nato a Sarajevo il 1° dicembre 1934. Professione: studente. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato assieme ai genitori. Viene internato prima a Revine Lago e poi a Tarzo, alloggiato in vicolo Ortazza n. 3. Dopo l’armistizio raggiunge Napoli con la sua famiglia e salpa per gli Stati Uniti sulla nave “Henry Gibbins”; il 5 agosto 1944 arriva al campo di Port Ontario.
* [[Josef Hazan (M / Bosnia, 1934), Holocaust survivor]]


Adele Suzin, di Albert e Mila Danon, nata a Sarajevo il 31 marzo 1933. Professione: studentessa. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato ai genitori, viene internata prima a Revine Lago, dove rimane pochi giorni, e poi a Tarzo, alloggiata in via Vittorio Emanuele n. 26. Tutta la famiglia si trasferisce a Mogliano Veneto il 5 ottobre 1942.
Adele Suzin, di Albert e Mila Danon, nata a Sarajevo il 31 marzo 1933. Professione: studentessa. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato ai genitori, viene internata prima a Revine Lago, dove rimane pochi giorni, e poi a Tarzo, alloggiata in via Vittorio Emanuele n. 26. Tutta la famiglia si trasferisce a Mogliano Veneto il 5 ottobre 1942.

Revision as of 10:11, 3 December 2020

KZ Treviso, Italy (see Holocaust Children Studies)

Overview

Loc. Asolo

Enrico Bretler, di Giuseppe e Carla Zivzcher, nato a Sarajevo il 24 febbraio 1928. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori e alla sorella Lea (b.1923).

Renate Gutmann, di Richard e Adele Bloch, nata a Vienna il 14 maggio 1937. Viene internata ad Asolo assieme alla madre. Nel novembre 1941 viene raggiunta anche dal padre.


Lea Hirschl, di Zvenko e Lucia Davidovic, nata a Belgrado il 1° dicembre 1931. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori.

Milan Hirschl, di Zvenko e Lucia Davidovic, nato a Belgrado il 21 ottobre 1928. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori.

Ruben Marton, di Samuel e Erna Hirschl, nato a Vinkovci (Croazia) il 5 dicembre 1929. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla madre e alla zia Stefa Hirschl. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty, che parte da Asolo diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro. Ruben raggiungerà poi la Palestina.

Aiwitza Nadasi, di Jeiljko e Ljerka Hirschl, nato Zagabria il 15 maggio 1933. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori. Subito dopo l’armistizio raggiunge Adria con altri otto ebrei per incontrare alcuni parenti e si unisce poi al gruppo di altre 18 persone guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty. Tutti assieme arrivano Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo.

Dina Neumann, di Vilko e Zdenka Plachte, nata a Spalato il 31 agosto 1941. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata ad Asolo assieme ai genitori.

Rutitza Rothmüller, di Adolf e Danica Neumann, nata a Zagabria l’8 gennaio 1929. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata ad Asolo assieme alla madre e al fratello Eli. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato dallo zio Ziga Neumann, partito da Asolo e diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro. Rutitza raggiungerà poi la Palestina assieme alla madre e al fratello.

Eli Rothmüller, di Adolf e Danica Neumann, nato a Zagabria l’11 giugno 1931. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme alla madre e alla sorella Rutitza. Subito dopo l’armistizio fa parte del gruppo di 18 persone, guidato dallo zio Ziga Neumann, partito da Asolo e diretto verso l’Italia meridionale. Gli ebrei raggiungono Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro. Eli raggiungerà poi la Palestina assieme alla madre e alla sorella.

Anna Maria Schäffer, di Jakob e Emma Reich, nata ad Asolo nel settembre 1942.

Lavoslav Schwarz, di Hugo e Coijetta Hirschl, nato a Belgrado il 12 aprile 1932. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori e alla sorella Mia. Subito dopo l’armistizio raggiunge Adria con la sua famiglia e si unisce poi al gruppo di altre 18 persone guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty. Tutti assieme arrivano Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo. Lavoslav si trasferirà poi negli Stati Uniti assieme ai genitori e alla sorella.

Mia Schwarz, di Hugo e Coijetta Hirschl, nata a Belgrado il 1° ottobre 1928. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata ad Asolo assieme ai genitori e al fratello Lavoslav. Subito dopo l’armistizio raggiunge Adria con la sua famiglia e si unisce poi al gruppo di altre 18 persone guidato da Ziga Neumann e Josef Konforty. Tutti assieme arrivano Bellaria e rimangono nascosti fino al settembre 1944 tra la Romagna e il Montefeltro grazie all’aiuto di persone del luogo. Mia si trasferirà poi negli Stati Uniti assieme ai genitori.

Velimir Sorger, di Hermann e Zora Schelsinger, nato a Zagabria il 21 agosto 1929. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori e agli zii Olga, Fina e Makso Sorger.

Grazia Sumbulovich, di Isidoro e Venezia Calderon, nata a Sarajevo il 21 settembre 1937. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata per pochi giorni a Maser e poi ad Asolo assieme ai genitori.

Vladimir Weinberger, di Rudolf e Livia Engel, nato a Zagabria il 27 aprile 1936. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato ad Asolo assieme ai genitori.

Maja Zlatic, di Savo, nata a Zagabria il 29 giugno 1940. Nipote di Arnold Herzog e Masa Ruzicka.

Castelfranco Veneto

Stanislao Breuer, di Josef e Eller Piszker, nato a Zagabria il 14 aprile 1933. Arriva in Italia con la madre il 30 novembre 1941 da Spalato. Internato a Castelfranco, dopo l’8 settembre è profugo a Loreto e poi a Bari. Alla fine della guerra di trasferisce negli Stati Uniti.

Heinz Fürst, di Leo e Martha Weinstein, nato a Vienna il 26 novembre 1928. Professione: studente. Internato a Castelfranco a partire dalll’ottobre 1941, nel novembre viene trasferito a Loria. Il mese successivo ritorna a Castelfranco.

Herbert Mannheimer, di Ludwig e Gertrude Klein, nato a Vienna il 16 settembre 1927. Arriva in Italia il 10 giugno 1941 da Sušak. Internato a Valdobbiadene, l’8 settembre 1942 si trasferisce a Castelfranco. Dopo l’armistizio riesce a raggiungere la Svizzera assieme ai genitori. Alla fine della guerra ritorna in Italia e si stabilisce a Milano.

Cavaso del Tomba

Marco Poljekan, di Albino e Ella Schwarz, nato a Zagabria il 12 dicembre 1938. Arriva in Italia da Spalato il 30 novembre 1941 e viene internato a Mareno di Piave assieme alla madre. In seguito viene trasferito a Cavaso.

Azo Widman, di Enrico e Ella Poljekan, nato a Belgrado il 17 novembre 1934. Arriva in Italia da Spalato il 30 novembre 1941 e viene internato a Mareno di Piave assieme ai genitori. In seguito viene trasferito a Cavaso.

Cison di Valmarino

Ela Almuli, di Joseph e Reli Bernarojo, nata a Belgrado il 29 ottobre 1934. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato assieme alla madre e ad altri parenti tutti internati a Cison. Dopo l’armistizio le famiglie Almuli e Eschenazi fuggono verso l’Italia meridionale. Ad Amandola (Ascoli Piceno) tutto il gruppo viene aiutato da Giuseppe Brutti e da sua moglie Elvira Lucci, riconosciuti “Giusti tra le Nazioni” il 13 aprile 2004. Dopo la guerra emigra negli Stati Uniti.

Elisa Almuli, di Joseph e Reli Bernarojo, nata a Belgrado il 18 aprile 1936. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato assieme alla madre e ad altri parenti tutti internati a Cison. Dopo l’armistizio le famiglie Almuli e Eschenazi fuggono verso l’Italia meridionale. Ad Amandola (Ascoli Piceno) tutto il gruppo viene aiutato da Giuseppe Brutti e da sua moglie Elvira Lucci, riconosciuti “Giusti tra le Nazioni” il 13 aprile 2004. Dopo la guerra emigra negli Stati Uniti.

Elisa Neumann, di Samuel e Livia Salon, nata a Belgrado il 5 gennaio 1934. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata a Cison assieme ai genitori.

Vladimir Sperberg, di Maner e Miriam Reiter, nato a Zagabria il 29 gennaio 1934. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata a Cison assieme alla madre.

Crespano del Grappa

Miscia Alkalay, di Isak e Berta Mandich, nato a Belgrado il 15 giugno 1941. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato assieme alla madre. Internato a Crespano e alloggiato in via Quattro Novembre n. 1.

Milan Kon, di Drago e Bukica Kabiljo, nato a Sunja (Croazia) il 29 marzo 1927. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato a Follina assieme ai genitori.

Mareno del Grappa

Lenka Altarac, di Meritz e Eldonia Kabiljo, nata a Sarajevo il 17 maggio 1936. Arriva in Italia da Spalato il 30 novembre 1941 e viene internata a Mareno assieme alla madre, alla sorella Simka e allo zio Haim Kabiljo.

Simka Altarac, di Meritz e Eldonia Kabiljo, nata a Sarajevo il 2 agosto 1939. Arriva in Italia da Spalato il 30 novembre 1941 e viene internata a Mareno assieme alla madre, alla sorella Lenka e allo zio Haim Kabiljo.

Lili Kohn, di Andrea e Rosalia De Majo, nato a Belgrado il 5 maggio 1936. Arriva in Italia da Spalato il 30 novembre 1941 e viene internato a Mareno assieme alla madre. In seguito si trasferisce a Cison di Valmarino dove è confinato lo zio Stephan De Majo.

Montebelluna

Gerda Pressburger, di Alfred e Margherita Atlas, nata il 22 aprile 1934. Internata a Montebelluna, è ospitata presso la famiglia di Angelo Bressan assieme ai genitori e ad altri tre internati. Dopo l’8 settembre si rifugia temporaneamente con la sua famiglia ad Alano, ma scoperta è costretta a ritornare a Montebelluna dove i suoi genitori vengono arrestati il 21 dicembre 1943. Nascosta dal parroco di Montebelluna, mons. Daniele Bortoletto, riesce a sfuggire alla cattura. Viene accolta presso il locale orfanotrofio dove rimane fino al 7 marzo 1946 quando si trasferisce a Lisbona.

Oderzo

Miso Weiss, di Jakob e Augusta Kliper, nato a Sarajevo il 13 luglio 1927. Arriva in Italia da Spalato il 30 novembre 1941 e viene internato a Oderzo assieme alla madre e ai fratelli Rosa e Samuel.Rosa Weiss, di Jakob e Augusta Kliper, nata a Sarajevo il 1° luglio 1925. Arriva in Italia da Spalato il 30 novembre 1941 e viene internato a Oderzo assieme alla madre e ai fratelli Miso e Samuel.Samuel Weiss, di Jakob e Augusta Kliper, nato a Sarajevo il 7 maggio 1930. Arriva in Italia da Spalato il 30 novembre 1941 e viene internato a Oderzo assieme alla madre e ai fratelli Rosa e Miso.

Possagno

Isaac Garti, di Raphael e Yohana Alfandary, nato a Belgrado il 20 maggio 1929. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 e viene internato a Possagno assieme ai genitori, al fratello Moshe e allo zio Israel Alfandary. Dopo l’armistizio si trasferisce a Feltre, ma nel dicembre 1943 ritorna a Possagno dove la sua famiglia viene aiutata da Domenica De Biasio, Elvira Furlan e Ferdinando Isotton, tutti riconosciuti “Giusti tra le Nazioni” il 31 maggio 1990.

Moshe Garti, di Raphael e Yohana Alfandary, nato a Belgrado il 27 aprile 1933. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 e viene internato a Possagno assieme ai genitori, al fratello Ika e allo zio Israel Alfandary. Dopo l’armistizio si trasferisce a Feltre, ma nel dicembre 1943 ritorna a Possagno dove la sua famiglia viene aiutata da Domenica De Biasio, Elvira Furlan e Ferdinando Isotton, tutti riconosciuti “Giusti tra le Nazioni” il 31 maggio 1990.

< Rebecca Mayer, di Josif e Luna Gabaj, nata a Belgrado il 9 giugno 1926. Professione: corrispondente in lingue estere. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 e viene internata a Possagno assieme ai genitori e alla nonna Dazmila Eli. Dopo l’armistizio rimane nascosta con la sua famiglia a S. Zenone degli Ezzelini presso l’abitazione di Bartolomeo Pietro Corner e Caterina Irene Pellizzari. >

Dzamila Mayer, di Josif e Luna Gabaj, nata a Belgrado il 2 febbraio 1929. Professione: ceramista. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 e viene internata a Possagno assieme ai genitori e alla nonna Dazmila Eli. Dopo l’armistizio rimane nascosta con la sua famiglia a S. Zenone degli Ezzelini presso l’abitazione di Bartolomeo Pietro Corner e Caterina Irene Pellizzari.

Azentila Tajtazakovic, di Zivko e Rachele Gay, nato a Belgrado l’11 maggio 1932. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 e viene internato a Possagno assieme ai genitori e al fratello Adjelko. Dopo l’armistizio rimane nascosto con la sua famiglia a S. Zenone degli Ezzelini presso l’abitazione di Bartolomeo Pietro Corner e Caterina Irene Pellizzari.

Adjelko Tajtazakovic, di Nissim e Zeni Suzzin, nato a Belgrado il 4 gennaio 1936. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 e viene internato a Possagno assieme ai genitori e al fratello Azentila. Dopo l’armistizio rimane nascosto con la sua famiglia a S. Zenone degli Ezzelini presso l’abitazione di Bartolomeo Pietro Corner e Caterina Irene Pellizzari.

Tarzo

Adele Suzin, di Albert e Mila Danon, nata a Sarajevo il 31 marzo 1933. Professione: studentessa. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato ai genitori, viene internata prima a Revine Lago, dove rimane pochi giorni, e poi a Tarzo, alloggiata in via Vittorio Emanuele n. 26. Tutta la famiglia si trasferisce a Mogliano Veneto il 5 ottobre 1942.

Treviso

Ljubomir Peci, di Stejpan e Piroska Sidon, nato il 10 agosto 1934. Viene internato a Treviso assieme ai genitori.

Irma Seidler, di Enrico e Anna Langer, nata il 1° agosto 1935. Viene internato a Treviso assieme ai genitori.

Valdobbiadene

Rina Pollak, di Otto e Rifka Mussavia, nata a Zagabria l’11 gennaio 1938. Arriva in Italia il 29 luglio 1941, proveniente da Zagabria, assieme ai genitori. Viene internata a Valdobbiadene a partire dal 16 gennaio 1942 e alloggiata presso l’Albergo alla Torre.