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* @ '''Sally Blane (Elizabeth Jane Young)''' [https://it.wikipedia.org/wiki/Sally_Blane (USA, 1910-1997)] - cinema [1917-21]
* @ '''Sally Blane (Elizabeth Jane Young)''' [https://it.wikipedia.org/wiki/Sally_Blane (USA, 1910-1997)] - cinema [1917-21]
* '''Joe Butterworth''' [http://www.imdb.com/name/nm0125337/ {Imdb} (USA, 1910-1986)] - cinema [1920-27]
* '''Joe Butterworth''' [http://www.imdb.com/name/nm0125337/ {Imdb} (USA, 1910-1986)] - cinema [1920-27]
* '''Raymond Lee''' [http://www.imdb.com/name/nm0498063/ {Imdb} (USA, 1910–1974)}
* @ '''Virginia Lee Corbin''' [https://it.wikipedia.org/wiki/Virginia_Lee_Corbin (USA, 1910-1942)]  
* @ '''Virginia Lee Corbin''' [https://it.wikipedia.org/wiki/Virginia_Lee_Corbin (USA, 1910-1942)]  
* '''Billy Jacobs''' [https://it.wikipedia.org/wiki/Billy_Jacobs (USA, 1910-2004)] - cinema  
* '''Billy Jacobs''' [https://it.wikipedia.org/wiki/Billy_Jacobs (USA, 1910-2004)] - cinema  

Revision as of 17:46, 18 February 2017

Born in the 1790s

  • William Betty (UK, 1791-1874) -- Stage, 1800s -- Bambino prodigio capace di interpretare ruoli di adulto.

Born in the 1840s

  • Ellen Terry (UK, 1847-1928) -- Stage, 1850s -- Ruoli importanti di bambino.
  • @ Cordelia Howard (USA, 1848-1942) -- Stage, 1850s -- Ruoli importanti di bambino.

Born in the 1860s

Born in the 1870s

Born in the 1880s

Born in the 1890s

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Born in the 1900s

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Born in the 1910s

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Born on the 1920s

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1921

1922

1923

1924

1925

1926

1927

1928

1929

Born in the 1930s

1930

1931

1932

1933

  • Robert Blake (Mickey Gubitosi) (USA, b.1933) - cinema [1946-49] - <Italian-American>
  • Eugene Gordon Lee {en} (USA, 1933-2005) - cinema [1935-39]
  • Rinaldo Smordoni (Italy, b.1933) - cinema [1946-49] <no>

1934

1935

1936

1937

1938

1939

Born in the 1940s

1941

1942

1943

1944

1945

1946

1947

  • Glynn Turman (USA, b.1947) - stage [1958-60] - <African-American>

1948

1949

Born in the 1950s

1951

1951

1952

1954

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1958

1959

Born in the 1960s

1960

1961

1962

1963

1964

1965

  • Todd Bridges (b.1965) - <African-American>

1968

1969


Born in the 1970s

1970

1971

1972

1973

1974

1975

1976

  • Lukas Haas (USA, b.1976) - cinema, TV [1983ff]
  • Jaleel White (USA, b.1976) - "Family Matters" [serie TV, 1989-97] - <African-American>

1978

1979







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Shirley Temple (1928-2014), la più celebrata attrice bambina della storia del cinema
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L'attore bambino Carl Switzer (1927-1959), interprete del personaggio di Alfalfa nella serie Simpatiche canaglie.

Attore bambino è in generale chi durante l'infanzia interpreta un ruolo in un film, in uno spettacolo teatrale o in una fiction televisiva. Più specificamente la locuzione - in particolare l'equivalente inglese child actor - designa attori cinematografici e televisivi che raggiungono il successo in tenera età. In questi casi si parla talvolta di divo bambino[1] o anche genericamente di enfant prodige,[2] mentre il termine teenager actor è riservato a un adolescente.

L'attore bambino, specie nello star system hollywoodiano e al pari di altri giovanissimi artisti, è una figura che un diffuso luogo comune considera problematica: capace di progredire in una brillante carriera ma anche di finire in rovina, al punto che i media parlano talora enfaticamente di «maledizione dei divi bambini».[3]

Nella realtà tuttavia, sebbene solo un piccolo numero di attori bambini - come ad esempio Jodie Foster e Drew Barrymore - riesca a costruirsi una carriera adulta,[2] la maggior parte di essi approda comunque a una vita del tutto normale, perlopiù al di fuori del mondo dello spettacolo o anche al suo interno ma con ruoli diversi.[4]

Storia

File:Master Betty as Hamlet, by James Northcote (1746-1831).jpg
William Betty come Amleto (1805)

L'impiego di bambini nello spettacolo (nel teatro, nel circo, nelle piazze e nelle fiere) è molto antico. Fino a quando alle donne era precluso il palcoscenico era comune che le parti femminili fossero affidate a giovani adolescenti. Nel Teatro elisabettiano si trovano attori adolescenti di sesso maschile che danno vita a intere compagnie, assai di moda all'epoca di Shakespeare (boy players).[5]

La presenza sempre più massiccia di attrici a partire dal XVII secolo riduce la presenza di attori bambini, in quanto i ruoli di bambino/a nel teatro e nell'opera sono ora di regola interpretati da giovani attrici e cantanti.[6] Ai bambini rimangono parti secondarie e di carattere che servono alla loro formazione e introduzione alla carriera scenica, secondo un percorso di apprendistato che di norma avveniva all'interno di compagnie professionali di attori, cui i bambini si aggregavano per legami familiari o per sfuggire alla fame e alla miseria. Se l'esperienza della crescita sul palcoscenico è comune a quasi tutti gli attori e attrici del tempo, delle loro esperienze di interpreti bambini non rimane memoria nelle cronache; solo al bambino prodigio è eccezionalmente dato un pubblico risalto come nel caso di William Betty[7] che nei primi anni dell'Ottocento si esibisce tredicenne nei principali teatri della Gran Bretagna in ruoli da attore adulto, incluso l'Amleto di William Shakespeare, celebrato nei dipinti dei pittori contemporanei come Margaret Sarah Carpenter, James Northcote, e John Opie.

File:Harvard Theatre Collection - Marsh's Juvenile Comedians HTC Clippings 14.jpg
Pubblicità della Marsh Troupe (1857)
File:Elsie Leslie as Little Lord Fauntleroy cph.3b10326.jpg
Elsie Leslie come Little Lord Fauntleroy (1888)

Nel 1805, all'età di 13 anni, John Howard Payne, destinato egli stesso ad una brillante carriera di attore, pubblica su The Thespian Mirror una serie di note di critica teatrale che per la prima volta includono le biografie di alcuni bambini attori del tempo.[8] Se ne ricava che nel teatro in lingua inglese i giovani attori e attrici dell'epoca si perfezionavano in parti come quella del Duca di York in Richard III di Shakespeare o del giovane Norval in Douglas di John Home, per poi affrontare ruoli da protagonisti come quella del piccolo Pickle in The Spoiled Child (che rappresentata per la prima volta nel 1790 resta la più famosa opera teatrale per l'infanzia per tutta la prima metà dell'Ottocento).[9]

La situazione è in rapido mutamento. Nella società anglo-sassone dell'Ottocento si dà sempre più spazio alle problematiche dell'infanzia e si sviluppa una letteratura che ha al centro le esperienze e i sogni di ragazzi o ragazze: da Oliver Twist (1837-39) di Charles Dickens, al Peter Pan (1902) di James Matthew Barrie.[10] Pubblico e critica ora segnalano con rilievo il contributo dato dagli attori bambini al successo di importanti produzioni teatrali: Cordelia Howard ne La capanna dello zio Tom (New York, 1852), Ellen Terry in The Winter's Tale (London, 1856), Fay Templeton in A Midsummer Night’s Dream (New York, 1873). Specialmente negli Stati Uniti, dove il teatro è più libero da censure e regole formali, si aprono nuove opportunità per i giovani interpreti di uscire dall'anonimato con la formazione di compagnie itineranti di attori bambini, come la "Marsh Troupe", attiva tra il 1855 e il 1863,[11] e il grande sviluppo del vaudeville.[12]

Ma è soprattutto il successo commerciale dei racconti per l'infanzia a imprimere la svolta, producendo una tradizione di adattamenti teatrali destinati al grande pubblico, che hanno per protagonisti bambini. Il bambino prodigio si trasforma nel moderno attore bambino, al quale non si chiede di ricoprire in età precoce ruoli di adulto, ma di interpretare ruoli protagonistici di bambino, senza che essi debbano essere affidati come di regola ad attori e attrici di età piu' matura.[13] E' il caso di Bijou Heron in Oliver Twist (New York, 1874) e di Isa Bowman in Alice in Wonderland (London, 1888), ma soprattutto di Elsie Leslie, la prima piccola attrice a raggiungere la celebrità (e i compensi) di una star come protagonista a New York ne "Il piccolo Lord" (1888) e "Il principe e il povero" (1890).[14]

L'avvento del cinema: l'epoca del muto (1895-1929)

La nascita del cinema si colloca quindi in un'epoca in cui l'interesse ai bambini attori è già vivo. Da parte loro, "i bambini si rivelano subito dotati di una naturale inclinazione a lasciarsi riprendere e, in un misto di incoscienza e narcisismo, appaiono attratti dall'idea di entrare nell'inquadratura, propensi a mostrarsi sullo schermo con lo stesso istintivo desiderio di esibizione che mostrano nella vita reale." [15] Già i primissimi cortometraggi realizzati dai fratelli Louis e Auguste Lumière contengono immagini delle loro figlie e da allora i bambini saranno nel cinema una presenza familiare e costante.[15]

File:Marie Eline - Thanhouser Kid 1910.jpg
Marie Eline nel 1910
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Adele DeGarde a 13 anni (1912)

Assai di più del teatro di prosa e dell'opera lirica, il cinema si dimostra uno strumento tecnicamente adatto a cogliere le capacità espressive peculiari dell'infanzia. Da un lato "il bambino, non ancora preda dei turbamenti, delle crisi e delle contraddizioni dell'adolescenza, si offre alla macchina da presa così com'è, senza alcun filtro. Con le sue emozioni, le sue paure e le sue propensioni ludiche."[15] Dall'altro, il bambino acquista sullo schermo una presenza scenica diversa che sul palcoscenico: la macchina da presa è capace di coglierne in primo piano le espressioni anche più intime e di trasmetterle direttamente agli spettatori.

Gli studi cinematografici si strutturano come le compagnie teatrali del loro tempo. Ogni studio ha i suoi piccoli attori, impiegati nei ruoli più vari in decine e decine di cortometraggi e con orari e ritmi di lavoro intensissimi. Sono soprattutto bambine, considerate più affidabili, disciplinate e mature, capaci di interpretare all'occorrenza sia parti maschili che femminili e di conservare per più anni fino all'adolescenza un aspetto infantile. Nella loro breve carriera Gladys Egan,[16] Adele DeGarde[17] e Marie Eline[18] compaiono ciascuna in oltre cento cortometraggi, alternando parti da protagoniste con ruoli di supporto.

Si dà inizio anche alle prime serie di cortometraggi con bambini come personaggi protagonisti. La moda comincia in Europa, dove nel 1910-15 in Francia Pathe lancia il personaggio di "Bébé" (Clément Mary[19]), seguito nel 1910-16 da "Willy" (William Sanders[20]). Nel 1913-16 è la volta in Italia di "Cinessino" (Eraldo Giunchi[21]) della Cines, e quindi nel 1913-17 di "Little Billy" (Paul Jacobs[22]) della Keyston, e nel 1914-15 di "Sonny Jim" (Bobby Connelly[23]) della Vitagraph.

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Gladys Hulette in Alice's Adventures in Wonderland (1910)

La tradizione del teatro fa ancora sentire fortemente il suo peso nel momento in cui si producono i primi lungometraggi. Specie per le parti drammatiche più impegnative si finisce per preferire giovani attrici dal fisico minuto e dall'aspetto adolescenziale, le quali possano interpretare ruoli maschili o femminili di età anche notevolmente inferiore alla loro, mentre agli attori bambini si riservano le parti di supporto.[24] Sono poche le eccezioni, tre le quali le più notevoli sono quelle di Gladys Hulette[25] e John Tansey,[26] bambini prodigio del teatro e del cinema, attivi in importanti produzioni sia a Hollywood che a Broadway.

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Marie Osborne (Baby Mary), considerata la prima star bambina del cinema muto
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Gordon Griffith in Tarzan of the Apes (1918)

La situazione pero' è in rapida evoluzione. Il cinema riflette la sempre maggiore attenzione che l'intera società dedica ai bambini, visti ora anche dal punto di vista giuridico come persone dotate di diritti e da essere difese contro lo sfruttamento degli adulti. Negli anni in cui negli Stati Uniti il National Child Labor Committee incarica il fotografo Lewis Hine di documentare le drammatiche condizioni del lavoro minorile, il cinema di Hollywood contribuisce alla causa con il film The Cry of the Children (1912) diretto da George Nichols (con protagonista la piccola Marie Eline), nel quale si includono immagini documentarie di bambini lavoratori.[27]

Marie Osborne Yeats ("Baby Mary Osborne") è la prima star bambina del cinema muto americano con una serie di film diretti da Henry King, tra cui Little Mary Sunshine (1916).[28] Nel 1918 Gordon Griffith riscuote grande successo come Tarzan bambino nel primo film sul personaggio della giungla, tanto da essere chiamato a ripetere il ruolo, questa volta come "figlio di Tarzan", nel 1920, anno in cui diventa anche il primo "Tom Sawyer" bambino della storia del cinema.[29] In Europa intanto l'ungherese Tibor Lubinszky è il primo attore bambino a interpretare i ruoli classici di "Il piccolo Lord" (1918), "Oliver Twist" (1919) e "The Prince and the Pauper" (1920), fino ad allora tradizionalmente riservati a giovani attrici.[30]

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Jackie Coogan con Charlie Chaplin ne Il monello (1921)
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Diana Serra Cary (Baby Peggy) nel 1922

Nel 1921 il film Il monello (The Kid) segna un momento di svolta radicale.[15] Charlie Chaplin è il primo regista a intuire e a sfruttare fino in fondo le capacità protagonistiche che i bambini potevano avere davanti alla macchina da presa. A sei anni Jackie Coogan era già un attore consumato sia nel vaudeville sia sul set cinematografico.[31] [32] All'indomani della prima guerra mondiale, segnata dal dramma di migliaia e migliaia di orfani, Coogan commuove con il suo personaggio di bambino povero, abbandonato, desideroso di affetto e al tempo stesso pieno di vita, di intraprendenza e di speranza nel futuro. Il suo stile realistico di interpretazione si ripete con successo negli anni seguenti, da Oliviero Twist (1922) a The Rag Man (1925), ed offre un modello per un'intera generazione di attori bambini, a cominciare da Diana Serra Cary ("Baby Peggy"), l'altra stella emergente dei primi anni Venti negli Stati Uniti.[33] Ma l'impatto è ancora più profondo.

Da un lato, l'esperienza della serie delle Simpatiche canaglie, vera fucina di giovani talenti dal 1922 al 1944, conferma che c'è un mercato vasto e remunerativo per film interpretati da bambini. Negli anni Venti la serie lancia al successo bambini come Peggy Cartwright,[34] Mary Kornman,[35] Mickey Daniels,[36], Jackie Condon, Joe Cobb, e Jean Darling[37] ed è fra l'altro la prima ad includere nel gruppo dei protagonisti anche i piccoli attori afro-americani Ernie "Sunshine Sammy" Morrison e Allen "Farina" Hoskins.[38] L'accordo tra la Kellogg e la produzione delle Simpatiche canaglie segna anche l'ingresso degli attori bambini nel mercato della pubblicità in una simbiosi che al tempo stesso sfrutta la loro popolarità e la rinforza, contribuendo ad una loro presenza sempre più diffusa nella società intera.[39]

D'altro lato, a differenza di quanto avveniva nel teatro, i registi sono ora più propensi ad impiegare attori bambini non solo come affidabili interpreti in ruoli di comprimari (Mickey McBan), ma anche per parti di primo piano in importanti produzioni per adulti. È questo il caso di Philippe De Lacy[40], Michael D. Moore,[41] e Robert Gordon[42] negli Stati Uniti; Jean Forest e André Heuzé in Francia; Martin Herzberg in Germania.

L'avvento del sonoro (gli anni Trenta)

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Jackie Cooper
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Freddie Bartholomew and Mickey Rooney in Lord Fauntleroy (1936)

Con il passaggio dal muto al sonoro, si rafforza la presenza e il ruolo degli attori bambini. Il cinema è ora in grado di utilizzare pienamente, e meglio di ogni altro mezzo, la recitazione "naturale" dei bambini, cogliendo le loro espressioni e la loro voce senza alcuna forzatura. Il gruppo delle Simpatiche Canaglie raggiunge l'apice della sua notorietà negli anni Trenta, grazie all'apporto di attori come Jackie Cooper,[43] George "Spanky" McFarland,[31] Scotty Beckett,[43] Dickie Moore,[31] [43] Carl Switzer e Darla Hood. La serie, fra l'altro, continua ad essere la sola dove attori afro-americani (ora Matthew "Stymie" Beard e Billie "Buckwheat" Thomas) lavorino come co-protagonisti, mentre ad Harold Nicholas, giovanissimo e talentuoso ballerino del duo Nicholas Brothers, il cinema di Hollywood offriva solo brevi sequenze che potessero essere tagliate quando i film erano distribuiti nelle sale del Sud segregazionista.[44]

A riprova che gli attori bambini ad Hollywood non sono piu' presenza marginale, il film Skippy (regia di Norman Taurog, 1931) è il primo film interpretato da bambini ad essere premiato con un Oscar e tre nominations. Il protagonista Jackie Cooper, che ha lasciato le Simpatiche canaglie per entrare nel grande cinema, diventa a 9 anni il più giovane interprete ad essere nominato all'Oscar come miglior attore.[45] Famosi rimangono i suoi film in coppia con Wallace Beery: Il campione (1931), The Bowery (1933), L'isola del tesoro (1934), and Il circo (1935).[31] [46]

Se Jackie Cooper è l'erede di Jackie Coogan, Freddie Bartholomew lo è di Philippe De Lacy, del quale ripete il ruolo del figlio di Anna Karenina nella versione sonora del 1935 sempre interpretata da Greta Garbo. Per alcuni anni, Bartholomew è l'attore bambino più pagato di Hollywood, con una serie importante di successi, da David Copperfield (1935) a Lord Fauntleroy (1936) e Capitani coraggiosi (1937).[31] [47]

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Shirley Temple con un'ammiratrice di eccezione, First Lady Eleanor Roosevelt
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Bobby Breen con Louise Beavers in Rainbow on the River (1936)

Ma gli anni Trenta sono soprattutto il decennio di Shirley Temple,[15] la quale ottiene una notorietà (e una retribuzione) da grande star del cinema con una serie di film di grande successo popolare, da Bright Eyes (1934) a The Little Colonel (1935), Riccioli d'oro (Curly Top, 1935), Wee Willie Winkie (1937), Heidi (1937), The Little Princess (1939). Nel 1935 riceve un Oscar speciale in riconoscimento del suo talento e come segno di gratitudine per aver largamente contribuito con gli incassi dei suoi film alla sopravvivenza dell'industria cinematografica nei difficili anni della Grande Depressione.[45] Temple è un'attrice completa, il cui precoce talento, manifestatosi già nel cinema muto, trova piena espressione nel sonoro. La bambina recita, balla, canta e si mostra perfettamente a suo agio nell'interagire anche con le più celebrate star del cinema americano, così come lo è di fronte alle numerose personalità della società e della politica che incontra al di fuori del set. [48]

Bobby Breen è in quegli anni il corrispettivo maschile di Shirley Temple. Nato in Canada, dotato di buona presenza scenica ma soprattutto di una voce eccezionale, è uno dei cantanti più popolari degli anni '30 in America e protagonista tra il 1936 e il 1939 di ben 8 film di grande successo commerciale, da Let's Sing Again (1936) a Way Down South (1939).[49]

[[Immagine:Judy Garland in The Wizard of Oz trailer 2.jpg|thumb|150px|Judy Garland ne Il mago di Oz (1939)]] Anche Mickey Rooney, Deanna Durbin e Judy Garland raggiungono grande fama negli anni Trenta con un lungo apprendistato di attori e cantanti bambini nel teatro e nel cinema, che vale a ciascuno di loro il riconoscimento dell'Oscar giovanile tra il 1939 e il 1940.[45] Per anni continueranno da giovani attori ad interpretare parti di adolescenti.[50]

Fuori dal coro, Bonita Granville viene nominata all'Oscar per un parte che si distacca dallo stereotipo imperante dell'infanzia come era dell'innocenza e della bontà. Nel film La calunnia (1936) è una bambina perfida e viziata pronta a rovinare la vita di due sue insegnanti con le proprie calunnie.[43] [45]

Il divismo degli attori bambini a Hollywood è all'origine delle prime pubblicazioni celebrative,[51] ma anche di una serie infinita di cause legali, che oppongono famosi attori bambini come Jackie Coogan e Freddie Bartholomew a membri delle loro stesse famiglie, circa l'usufrutto dei loro consistenti profitti. Nel 1939 si giunge finalmente in California all'approvazione di una legge (la cosiddetta Coogan Law) che salvaguardia una porzione degli introiti per la maggiore età del minore e regolamenta le condizioni di lavoro spesso massacranti cui i bambini erano spesso sottoposti, offrendo loro la possibilità di conciliare studio e lavoro e di avere maggiore tempo libero.[52].

Il fenomeno degli attori bambini dall'America si espande ad altri paesi, pur senza raggiungere forme comparabili di divismo.[15] La Francia ha Robert Lynen (Pel di carota, 1932), l'Inghilterra ha i gemelli Billy e Robert Bautch (Il principe e il povero, 1937). L'indiano Sabu è il primo attore bambino non di origine europea ad acquisire notorietà nel cinema con la sua interpretazione di La danza degli elefanti (1937), Il principe Azim (1938) e Il ladro di Bagdad (1940).[53] Nella Germania nazista (Jürgen Ohlsen in Hitlerjunge Quex, 1933) e nella Russia sovietica (Aleksei Lyarsky ne L'infanzia di Maxim Gorky, 1938) gli attori bambini sono sfruttati dalla propaganda ideologica diretta alle giovani generazioni come efficaci simboli e modelli di eroismo e idealismo; ai due giovani attori, prigionieri del loro ruolo, non resterà altra alternativa nella loro vita futura che di cadere in disgrazia (Ohlsen) per non essersene dimostrato all'altezza o di identificarsene fino in fondo (Lyarsky), fino alla morte sul campo di battaglia.[54]

Gli anni Quaranta: l'impatto del neorelismo

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Johnny Sheffield con Johnny Weissmuller
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Dean Stockwell
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Franco Interlenghi e Rinaldo Smordoni in Sciuscià (1946)
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Margaret O'Brien con Judy Garland
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Enzo Staiola in Ladri di biciclette (1948)
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Ivan Jandl in Odissea tragica (1948)
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Bobby Driscoll

Gli attori bambini sono una presenza ormai radicata nell'industria dell'intrattenimento. Dal 1939 al 1947 Johnny Sheffield è il popolarissimo "Boy", figlio adottivo di Tarzan e Jane, in una lunga serie di film.[31] [55] Margaret O'Brien,[31] Dean Stockwell[43] e Bobby Driscoll[31] sono i più prolifici e richiesti tra gli attori bambini professionisti del periodo, con una lunga serie di film di successo. Anche Elizabeth Taylor[56] e Natalie Wood[31] raggiungono i loro primi successi già da bambine rispettivamente nei film Gran Premio (1944) e Il miracolo della 34ª strada (1947).

Il cinema è continuamente alla ricerca non solo di nuovi talenti ma di nuove prospettive. Alcuni registi non si accontentano di raccontare storie di bambini ma cercano di esplorare la realtà (anche nei suoi aspetti più crudi e drammatici) attraverso gli occhi dei bambini. È così con Roddy McDowall in Com'era verde la mia valle (1941),[31] [43] Luciano De Ambrosis in I bambini ci guardano (1942), e Peggy Ann Garner in Un albero cresce a Brooklyn (1945). È il preludio alla grande svolta neorealistica del cinema italiano del dopoguerra che nei film di Vittorio De Sica e Roberto Rossellini si afferma a livello internazionale anche in larga misura attraverso l'interpretazione spontanea di bambini attori non professionisti come Franco Interlenghi e Rinaldo Smordoni in Sciuscià (1946); Alfonsino Pasca in Paisà (1946); Enzo Staiola in Ladri di biciclette (1948); e Edmund Meschke in Germania anno zero (1948).[15] Con l'unica eccezione di Franco Interlenghi (destinato poi ad una lunga carriera di attore da adulto), per questi bambini la notorietà resta legata a un solo film nel quale è stato loro chiesto di interpretare se stessi.[15]

La lezione del neorealismo si fa sentire nella produzione di film documentari o semi-documentari che mettono al centro le sofferenze dei bambini nell'immediato dopoguerra (e in cui per la prima volta si fa riferimento esplicito al dramma dell'Olocausto), come The Children of Europe (regia di Theodore Andrica, 1947), Our Children (Unzere Kinder, regia di Natan Gross e Shaul Goskind, 1948) o Somewhere in Europe (Ungheria, 1948). Il cinema di Hollywood risponde con Ivan Jandl in Odissea tragica (1948), la storia di un bambino e di sua madre che, sopravvissuti ai campi di concentramento ma separati l'uno dall'altra, si cercano in una Germania distrutta dalla guerra. L'influenza del neo-realismo si avverte anche in generi distanti, come il racconto storico di Oliver Twist (1948), che nell'interpretazione di John Howard Davies diventa cruda denuncia dello sfruttamento minorile, o i thriller Idolo infranto (1948) con Bobby Henrey e La finestra socchiusa (1949) con Bobby Driscoll.

All'innocenza dei bambini è associata una sensibilità particolare che li porta ad essere protagonisti di storie che li pongono al contatto con il soprannaturale. Amy Carter ne Il giardino delle streghe (The Curse of the Cat People, 1944) e Dean Stockwell ne Il ragazzo dai capelli verdi (1948) offrono i primi esempi di bambini la cui innocenza e sensibilità li rende capaci di esperienze paranormali, cui gli adulti sono esclusi.

Nel decennio Hollywood premia questi giovanissimi talenti con uno speciale Oscar giovanile assegnato a Margaret O'Brien, Peggy Ann Garner, Claude Jarman (Il cucciolo, 1946), Ivan Jandl, e Bobby Driscoll.[45]

La televisione e il ritorno agli attori professionisti (gli anni '50)

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Tina Apicella con Anna Magnani in Bellissima (1951)
File:Brandon deWilde early 1950s.JPG
Brandon De Wilde
File:Father Knows Best cast photo 1962.JPG
La giovane Lauren Chapin con il cast di Papà ha ragione (1954-60)
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Patty McCormack in Il giglio nero (1956)
File:Rin Tin Tin main cast 1956.jpg
Lee Aaker in Le avventure di Rin Tin Tin (1954-59)
File:Jerry Mathers 1960.jpg
Jerry Mathers

In Bellissima (Italia, 1951) Luchino Visconti erge una bambina (Tina Apicella) a simbolo della ricerca ossessiva di piccoli talenti naturali da sacrificare all'illusione del successo. La grande stagione del Neorealismo italiano si chiude così con un personaggio che "sembra criticare l'illusione creata proprio dai film neorealisti: quella di giovanissime star passate come meteore nell'universo cinematografico." [15] Il modello neorealista rimane comunque vivo, negli anni Cinquanta, a livello internazionale, dove si continuano a preferire interpreti non professionisti come Georges Poujouly e Brigitte Fossey (Giochi proibiti, Francia, 1952), Pablito Calvo Marcelino pan y vino (Spagna, 1955), Subir Bannerjee (Pather panchali, India, 1955; Il lamento sul sentiero); e Jean-Pierre Léaud (The 400 Blows, Francia, 1959).

Il cinema americano, con l'unica notevole eccezione di Richie Andrusco in Little Fugitive (1953), torna invece a privilegiare attori bambini che abbiano ricevuto un apprendistato più formale. Sia Brandon De Wilde (Il membro del matrimonio, 1952) che Patty McCormack (Il giglio nero, 1956) arrivano al cinema ripetendo la parte che li ha resi celebri a Broadway. Entrambi affronteranno altri film importanti, De Wilde ne Il cavaliere della valle solitaria (1953) e Addio, lady (1956),[31] [43] and McCormack in All Mine to Give (1956); entrambi riceveranno la nomina all'Oscar per loro interpretazioni. L'unico Oscar giovanile del decennio è assegnato agli inglesi Jon Whiteley e Vincent Winter in I confini del proibito (1953).[45] Notevole impressione suscitano anche Michel Ray in La più grande corrida (1954); Richard Eyer in La legge del Signore (1956); e in particolare Billy Chapin in La morte corre sul fiume (1956).

La televisione comincia a offrire le prime parti importanti a molti giovani attori e la prospettiva non solo di un valido apprendistato ma di una continuità di lavoro che cinema e teatro non potevano loro garantire. Il piccolo schermo contribuisce al tempo stesso ad ampliare le loro possibilità espressive, prima di tutto con la produzione di popolari serie per ragazzi come le Le avventure di Rin Tin Tin (1954-59) con Lee Aaker;[57] Lassie (1954-57) con Tommy Rettig (giunto alla televisione dopo i successi cinematografici di Le 5000 dita del Dr. T nel 1953 e La magnifica preda nel 1954);[58] e Furia cavallo del West (1955-60) con Bobby Diamond.[59] Si affermano anche popolari "serie per famiglia": The Adventures of Ozzie and Harriet (1952-66) con Ricky Nelson; Papà ha ragione (1954-60) con Lauren Chapin; e Il carissimo Billy (1957-63) con Jerry Mathers, anch'egli giunto alla televisione dopo la positiva esperienza al cinema ne La congiura degli innocenti (1955) di Alfred Hitchcock.[60] Nel 1951 l'opera lirica "Amahl and the Night Visitors " di Gian Carlo Menotti, la prima prodotta espressamente per la televisione, mostra come grazie alla ripresa televisiva i bambini possano proporsi come protagonisti anche nell'opera lirica, portando al successo giovani interpreti come Chet Allen e Bill McIver.[61]

I personaggi dei bambini negli anni Cinquanta si fanno più complessi e sfaccettati. Con Billy Gray in Ultimatum alla Terra (1951) e Michel Ray in I figli dello spazio (1958) la fantascienza si aggiunge ai generi offerti agli attori bambini, ancora sfruttando la loro curiosità e innocenza e la loro disponibilità ad accogliere il nuovo in contrasto alle paure degli adulti.[62] Sul versante opposto, Patty McCormack mostra come il male non sia estraneo all'infanzia e posso produrre tragici risultati, offrendo in Il giglio nero (The Bad Seed, 1954 dramma e 1956 film) un inquietante ritratto di bambina psicotica e priva di rimorsi che giunge coscientemente all'omicidio.[63]

Il musical degli anni Sessanta

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Ron Howard con Andy Griffith
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Billy Mumi con Brigitte Bardot
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Foto pubblicitaria del musical The Sound of Music
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Brandon Cruz con Bill Bixby e Miyoshi Umeki

Gli attori bambini sono ormai una presenza riconosciuta nel cinema internazionale. I nomi di molti di loro sono inclusi nello Hollywood Walk of Fame, a cominciare dall'8 febbraio 1960 quando il riconoscimento fu dato a Shirley Temple, Jackie Coogan, Jackie Cooper, Freddie Bartholomew, Mickey Rooney, e Judy Garland.[64]

Negli anni Sessanta gli attori bambini coprono ormai una gamma amplissima di registri, dagli estremi dell'innocenza e del sacrificio a quelli della malvagità e della perversione.

I bambini sono la consolazione dei loro genitori, specie nelle serie televisive: Ron Howard (The Andy Griffith Show, 1960-68; Una fidanzata per papà, 1963); Billy Mumy (Erasmo il lentigginoso, 1965; Lost in Space, 1965-68); Marc Copage (primo attore bambino afro-americano in una serie non stereotipata in Gulia, 1968-71);[65] Brandon Cruz in Una moglie per papà (1969-72). Curiosamente sono quasi tutti chiamati nella finzione ad interpretare figli unici di genitore vedovo/a e l'intera azione si incentra proprio sulla stretta relazione tra genitore e figlio.

Gli stessi "adorabili" bambini possono tuttavia trasformarsi in mostri omicidi, come Martin Stephens ne Il villaggio dei dannati (1960)[62] o lo stesso Billy Mumy nel celebre episodio (It's a Good Life, 1961) di Ai confini della realtà.[66] Da oggetto del desiderio la bambina (Sue Lyon) diventa cinica seduttrice in Lolita (1962) in uno dei più controversi film degli anni Sessanta.[67] Nel film Che fine ha fatto Baby Jane? (1962) Betty Davis è un ex-attrice bambina trasformatasi da adulta in un personaggio d'orrore, quasi a voler rivelarne la natura nascosta.[63] Il racconto post-apocalittica Il signore delle mosche (1963, con James Aubrey), basato su un romanzo di William Golding, demolisce il mito dell'innocenza "naturale" dei bambini, mostrando i velocissimi effetti "regressivi" che l'abbandono ha su un gruppo di bambini "civilizzati" una volta che siano lasciati a se stessi in un'isola deserta.[68] Alla televisione si trasmettono ben due serie che prendono in giro questi film d'orrore che coinvolgono ora anche i bambini: La famiglia Addams (1964-66, con Lisa Loring e Ken Weatherwax);[69] e I mostri (1964-66, con Butch Patrick).

Anche laddove i bambini siano riproposti come eroi positivi, il cinema si sofferma sui terribili risvolti a livello psicologico dell'odio che si trovano a combattere: sia esso la guerra per Nikolai Burlyayev ne L'infanzia di Ivan (1962) di Andrej Tarkovskij o l'intolleranza razziale per Mary Badham e Phillip Alford ne Il buio oltre la siepe (1962), o la follia omicida di un adulto per William Dix in Nanny, la governante (1965).

L'ultimo Oscar giovanile viene assegnato nel 1960 ad una giovane attrice Hayley Mills, capace di esprimersi con grande abilità sia nelle parti più sentimentali e di intrattenimento (Il segreto di Pollyanna, 1960; Il cowboy con il velo da sposa, 1961) che in parti più complesse e drammatiche (The Tiger Bay, 1959; Whistle Down the Wind, 1962).[31] [45]

Nel 1965 e nel 1968 l'Oscar per i miglior film va a due musical (The Sound of Music e Oliver!), in cui c'è una presenza fondamentale di un cast di attori-cantanti bambini.[45] Prima della sua versione cinematografica (conosciuta in Italia con il titolo di Tutti insieme appassionatamente), il musical The Sound of Music con musiche di Richard Rodgers e testi di Oscar Hammerstein aveva debuttato in teatro a Broadway nel novembre 1959 e a Londra nel 1961, ricevendo accoglienze trionfali; l'intero cast dei bambini venne nominato ai Tony Awards.[70] Anche Oliver! con musiche e testi di Lionel Bart si era affermato dapprima in teatro con fortunate produzioni, a Londra dal giugno 1960 e quindi a Broadway dal gennaio 1963.[71] A ricoprire nella trasposizione cinematografica il ruolo di Oliver, che a Londra era stato di Keith Hamshere e a New York di Bruce Prochnik, fu scelto Mark Lester il quale non aveva una formazione di cantante (tanto da dover essere doppiato) ma era un attore bambino già con una buona esperienza nel cinema e nella televisione.[31] [43] Sull'onda del successo di questi due musical, altri spettacoli offrono parti di rilievo a attori bambini. Nel 1966 Frankie Michaels riceve a 10 anni il Tony Award per la sua interpretazione del giovane Patrick nel musical "Mame" a Broadway.[72] Dagli anni Sessanta, grazie anche alla diffusione e al perfezionarsi delle tecniche di amplificazione della voce sul palcoscenico,[73] il musical si affianca stabilmente al cinema e alla televisione come uno dei principali veicoli di successo per gli attori bambini.

Sulla spinta del successo commerciale di film come Appuntamento sotto il letto (1968) e C'è un uomo nel letto di mamma (1968), anche alla televisione si affermano con La famiglia Brady (1969-74) (padre, madre e sei figli) show che mostrano famiglie numerose con figli di età anche molto diversa, il che permette di sfruttare le abilità di alcuni attori bambini già affermati, dando tempo nel frattempo ad altri di crescere sullo schermo per diversi anni.

Gli anni Settanta

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Jodie Foster in Paper Moon (serie televisiva)
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Adam Rich nel 1977
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Michael Jackson (al centro) con i fratelli

Nel 1974 Tatum O'Neal diventa a dieci anni la più giovane vincitrice di un premio Oscar in Luna di carta (1973).[45] Interpreta un ruolo simpatico di bambina precoce e smaliziata che mostra già una comprensione da adulto dei fatti della vita. In suo ruolo sarà ripreso nel 1974 nell'omonima serie televisiva da Jodie Foster, la più famosa e versatile attrice bambina di quegli anni, capace di passare con naturalezza da ruoli in film per bambini (Due ragazzi e un leone, 1972, e Tom Sawyer, 1973, sempre al fianco di Johnny Whitaker) a parti drammatiche (Alice non abita più qui, 1974; Taxi Driver, 1977).[74] Lo stesso registro di precocità è al centro delle interpretazioni di Quinn Cummings in Goodbye amore mio! (1977) e di Justin Henry in Kramer contro Kramer (1979), che valgono loro la nomina al premio Oscar.[45]

Gli anni Settanta sono forse l'epoca più fosca per gli attori bambini. Si rompe ogni limite: Linda Blair è posseduta dal demonio in L'esorcista (1973), Jonathan Scott-Taylor è l'Anticristo in Il presagio (1976). Cade anche il tabù sulla sessualità dei bambini che diventano cosciente oggetto di desiderio degli adulti, in modo ancora ambiguo con Björn Andrésen in Morte a Venezia (1971) ma già esplicito con le prostitute bambine interpretate da Jodie Foster in Taxi Driver (1977) e Brooke Shields in Pretty Baby (1979).

Non mancano tuttavia le occasioni di emergere anche nel genere di fantasia e di intrattenimento: Peter Ostrum in Willy Wonka & the Chocolate Factory (1971), Johnny Whitaker in Tom Sawyer (1973), Andrea McArdle in Anne: The Musical (1977), Kelly Reno in Black Stallion (1979). Cary Guffey in Incontri ravvicinati del terzo tipo (regia di Steven Spielberg, 1977) apre un nuovo filone nel film di fantascienza che vede nel bambino il mediatore privilegiato dell'incontro con il mondo alieno, filone che lo stesso Spielberg ed altri registi svilupperanno con grande ampiezza negli anni Ottanta.[75]

Con la fine della segregazione razziale si aprono anche a Hollywood nuove possibilità per attori afroamericani.[65] Kevin Hooks è il primo attore bambino afroamericano cui sia data l'occasione di una parte importante non stereotipata nel film Sounder (1972). Alla televisione, in Il mio amico Arnold (1978-86) due bambini afroamericani (Gary Coleman e Todd Bridges) adottati nella finzione da un padre bianco diventano i primi attori afro-americani protagonisti di una serie televisiva di successo, mentre The Waltons (1972-81), Little House on the Prairie (1974-82), e Eight Is Not Enough (1977-81) (con Adam Rich) proseguono il filone già affermato di serie con numerosi attori bambini.

A livello internazionale si segnalano: Benoît Ferreux in Soffio al cuore (1971), Samy Ben-Youb in Madame Rosa (1977); David Bennent in Il tamburo di latta (1979).

Nel 1978 viene creata la Young Artist Association, un'organizzazione non-profit destinata a sostenere attori bambini o adolescnti, attraverso iniziative legislative, borse di studio ed un premio annuale che riconoscesse i giovani talenti nel cinema, televisione, teatro e musica. La prima cerimonia per il conferimento degli Young Artist Awards si tiene nell'ottobre 1979 in California e da allora si è ripetuta annualmente. Tra i premiati per la loro attività negli anni '70 si sono Diane Lane e Thelonious Bernard, protagonisti del film A Little Romance (1979), Justin Henry in Kramer contro Kramer (1979), Adam Rich e Gary Coleman per le serie televisive Eight Is Enough e Il mio amico Arnold, e il giovane Michael Jackson (bambino prodigio per eccellenza nella musica di intrattenimento degli anni '70).

Gli anni Ottanta e il ritorno all'innocenza perduta

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Ricky Schroder

Negli anni '80 si avverte un deciso cambio di tendenza sia da parte del pubblico e della critica. Ad essere premiati con lo Young Artist Award sono ora in prevalenza attori bambini protagonisti di film di avventura, fantasia, e buoni sentimenti: Ricky Schroder in Il piccolo Lord (1980); Jonathan Ke Quan in Indiana Jones and the Temple of Doom (1980); Henry Thomas in E.T. (1982); Aileen Quinn in Annie (1982); Sean Astin in The Goonies (1985). Si segnala anche Barret Oliver in La storia infinita (1984, assieme a Noah Hathaway), D.A.R.Y.L. (1985) e Cocoon - L'energia dell'universo (1985).

Anche laddove si mantenga una maggiore vena realistica, il personaggio non perde la propria innocenza pur nell'affrontare situazioni tragiche: una difficile situazione familiare (Beril Guve in Fanny and Alexander, 1981; Anton Glanzelius in La mia vita a quattro zampe, 1985); la povertà e il degrado del proprio ambiente sociale (Garry Cadenat in Sugar Cane Alley, 1984; Danny de Munk in Ciske de Rat, 1984; Pelle Hvenegaard in Pelle alla conquista del mondo, 1986); la guerra (Sebastian Rice-Edwards in Hope and Glory (1987) e Christian Bale in L'impero del sole, 1987), l'Olocausto (Gaspard Manesse e Raphaël Fejtö in Arrivederci ragazzi, 1987), persino l'esperienza di una catastrofe nucleare (Ross Harris in Testament, 1983). Questo dimensione di ritrovata innocenza di fronte alle difficoltà è sintetizzata nell'interpretazione più popolare degli anni Ottanta a livello internazionale: Salvatore Cascio in Nuovo Cinema Paradiso (1988), il film di Giuseppe Tornatore, premio Oscar come miglior film straniero.[45] Cascio riceve anche lo Young Artist Award.

Negli anni Ottanta, alla televisione si afferma Kim Fields in L'albero delle mele (1979-88) e soprattutto il gruppo di attori bambini afroamericani nel The Cosby Show (1984-92), primo programma di successo interamente incentrato sulle vicende di una famiglia afroamericana.[65]

Gli anni Novanta

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Macaulay Culkin

Con il film Mamma, ho perso l'aereo (1990), Macaulay Culkin diventa la star del decennio nel film di intrattenimento.[15] Assieme a lui, Elijah Wood, Joseph Mazzello e Brad Renfro, tutti vincitori di Young Artist Awards, sono i più popolari attori bambini nella prima metà degli anni Novanta, contribuendo al successo di film come Jurassic Park (1993), Shadowlands (1993) o Il cliente (1994), talora interagendo in film come Il grande volo (1992), The Good Son (1993), e The Cure (1995). Anna Paquin vince il premio Oscar quale miglior attrice non protagonista in Lezioni di piano (1993).[45] Kirsten Dunst viene nominata ai Golden Globe per la sua interpretazione in Intervista col vampiro (1994), ripetendosi in Jumanji (1995) al fianco di Bradley Pierce. A livello internazionale si segnalano Julien Ciamaca in My Father's Glory & My Mother's Castle (Francia 1990); Victoire Thivisol in Ponette (Francia, 1996); Misha Philipchuk in Il ladro (Russia, 1997); Vinícius de Oliveira in Central do Brasil (Brasile, 1998); e soprattutto Giorgio Cantarini ne La vita è bella (1997), film vincitore di tre Premi Oscar;[45] anche a lui va il Young Artist Award. Fa la sua prima comparsa anche la vicenda di un bambino terrorista nel film The Boy from Lebanon (1994).

Alla fine degli anni Novanta il regista M. Night Shyamalan ripropone il modello del bambino che spinto della propria sensibilità entra in contatto con il soprannaturale, prima con il film Ad occhi aperti (1998) con Joseph Cross[76] e poi con l'eccezione successo di The Sixth Sense - Il sesto senso (1999) con Haley Joel Osment[77] che, nominato all'Oscar,[45] confermerà il suo talento in A.I. - Intelligenza Artificiale (2001) di Steven Spielberg.[15]

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Fred Savage

Alla televisione gli attori bambini contribuiscono in modo determinante al successo di serie che dagli Stati Uniti rimbalzano sulle reti di mezzo mondo: Neil Patrick Harris in Doogie Howser (1989-93); Sara Gilbert e Michael Fishman in Pappa e ciccia (Roseanne, 1988-97); Zachery Ty Bryan, Taran Noah Smith, e Jonathan Taylor Thomas in Quell'uragano di papà (Home Improvement, 1991-99); Jodie Sweetin, Mary-Kate Olsen e Ashley Olsen in Gli amici di papà (Full House, 1987-95); Fred Savage in Blue Jeans (The Wonder Years, 1988-93); Madeline Zima in La tata (1993-99); Ben Savage in Crescere, che fatica! (Boy Meets World, 1993-2000).[78]

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Haley Joel Osment

Daisy Eagan non ha ancora compiuto 12 anni quando è premiata dai Tony Awards per la sua interpretazione nel musical "The Secret Garden" (1991), un altro musical di Broadway (1991-93) a impiegare bambini in ruoli protagonistici.[79] The Lion King (musical), tratto dall'omonimo film della Disney, offre anch'esso due parti di risalto per attori bambini e in esse avranno l'opportunità di cimentarsi diverse generazioni di giovani interpreti (lo spettacolo, inaugurato a Broadway nel 1997 e quindi a West End di Londra nel 1999, vi è ancor oggi rappresentato senza interruzione).[80].

Il nuovo millennio

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Billy Elliot the Musical, 5th Birthday Show (2010)

Jamie Bell[81] nel film Billy Elliot (2000) offre una interpretazione così convincente che il suo personaggio, un ragazzo pronto a sfidare quasi suo malgrado i pregiudizi della famiglia e del proprio ambiente per esprimere se stesso come ballerino, diventa uno dei simboli del decennio. Elton John adatta la storia ad un musical di successo che offre a numerosi giovani talenti la possibilità di affermarsi sulle scene internazionali e ottenere importanti riconoscimenti.[82] I tre Billy del cast originale londinese (Liam Mower, James Lomas, George Maguire) ricevono nel 2005 il Laurence Olivier Award, mentre il Tony Award premia nel 2009 il cast originale americano (Kiril Kulish, David Álvarez, Trent Kowalik).

Sull'onda del fenomeno letterario dei racconti di Harry Potter, i suoi giovani interpreti sul grande schermo (Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint) acquistano enorme popolarità internazionale.[83]

Due attrici bambine vengono nominate all'Oscar, Keisha Castle-Hughes in La ragazza delle balene (2002) e Abigail Breslin in Little Miss Sunshine (2006).

Il cinema continua ad occuparsi dei bambini anche con coraggiosi documentari di denuncia della precaria condizione dell'infanzia in alcune aree del mondo.[84] Tra di essi si segnalano: Children Underground (2001) (dedicato ai ragazzi di strada rumeni), e due opere sull'esperienza dei bambini-soldato in Africa, Children of Congo: From War to Witches (2008) e Children of War (2009).

Dal 2010 ad aggi

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Thomas Doret

Un altro musical con un cast di bambini riscuote su successo internazionale. Matilda the Musical debutta nel novembre 2011 al West End di Londra, e a Broadway nell'aprile 2013. Come già successo con Billy Elliot the Musical, le attrici bambine che si alternano nel ruolo di protagonista a Londra (Eleanor Worthington Cox, Cleo Demetriou, Sophia Kiely, Kerry Ingram) ricevono il Laurence Olivier Awards, mentre il Tony Award premia il cast americano (Sophia Gennusa, Oona Laurence, Bailey Ryon, Milly Shapiro).

Nel gennaio 2013 Quvenzhané Wallis entra a 9 anni nella storia del cinema come l'attrice più giovane ad essere candidata all'Oscar per la sua interpretazione del film Re della terra selvaggia (2012). L'attrice riceve numerosi riconoscimenti (incluso lo Young Artist Award) anche come protagonista del film Annie - La felicità è contagiosa (2014). Lo Young Artist Award premia anche Chloë Grace Moretz (Hugo Cabret, 2011), Sophie Nélisse (The Book Thief, 2013), e Tom Holland in The Impossible (2012). Si segnalano anche le interpretazioni di Thomas Doret in Il ragazzo con la bicicletta (2011), Asa Butterfield in Hugo Cabret (2011), Thomas Horn in Molto forte, incredibilmente vicino (2011), e Jacob Tremblay in Room (2015).

Italia

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Il giovane saltimbanco (1877) di Antonio Mancini

In Italia gli attori bambini sono attivi da tempo immemorabile nelle piazze, nei circhi e nei teatri, spesso in condizioni di lavoro duro e precario, soggetti ad ogni tipo di abuso, privi di qualsiasi diritto. Di loro non resta memoria se non in scarse note di cronaca e in alcuni dipinti di artisti come Domenico Tiepolo e Antonio Mancini. Dello "sfruttamento dei bambini sul teatro" il primo a occuparsi è il medico e sindacalista Gaetano Pieraccini in un pioneristico articolo del 1908 sul Giornale italiano di medicina sociale.[85] Lo sviluppo dell'industria cinematografica avviene quindi proprio nel momento in cui i bambini attori stanno uscendo dal loro secolare anonimato e la società intera, divenuta più sensibile ai problemi dell'infanzia, sembra finalmente accorgersi della loro esistenza.[86]

Sin dagli inizi del cinema muto i bambini sono interpreti di numerosi cortometraggi, spesso protagonisti di serie comiche sotto nomi d'arte, a somiglianza di quanto avveniva nelle popolari contemporanee serie a fumetti.

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Maria Bay (Firulì) in una immagine del 1911
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Miranda Bonansea

La prima bimba attrice ad avere successo in Italia fu le settenne Maria Bay, lanciata dalla Ambrosio Film di Torino. La piccola interpretò una trentina di cortometraggi negli anni dal 1911 al 1916, dapprima dando vita al personaggio, tra il comico ed il patetico, di Firulì, per poi passare indifferentemente a ruoli di bambina o di bambino.[87] Altri piccoli attori di quell'epoca sono Edoardo Notari (Gennariello, 1912-17);[88] Ermanno Roveri (Frugolino, 1913-14);[89] Eraldo Giunchi (Cinessino, 1913-15);[90] Luigi Petrungaro (1913-17); Renato Visca (1913-19);[91] Ettore Casarotti (1917-22);[92] Franco Capelli (1920-22);[93] Mimmo Palermi (1923-25).[94] Poi la crisi della produzione cinematografica italiana, con il fallimento dell'U.C.I., interrompe anche le giovani carriere di questi piccoli interpreti.

L'avvento del sonoro offre agli attori bambini nuove possibilità di espressione, ma le condizioni generali del cinema e della società italiani non portano all'emergere di celebrità paragonabili a quelle dei loro colleghi americani.

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Luciano De Ambrosis ne I bambini ci guardano

Gli attori bambini che si segnalarono in questo periodo furono Pino Locchi (1932-42),[95] Cesare Barbetti (1935-45),[96] Gianni Glori (1941-43), Ennio Sannangelo (1936-40) e Paolo Ferrari (1938-43) che nel suo primo ruolo (Ettore Fieramosca di Blasetti) fu presentato come Tao Ferrari. Nel 1939 con Piccoli naufraghi si tentò uno dei pochissimi film italiani degli anni trenta dedicato ai giovanissimi, benché condizionato dal clima di propaganda legato alla proclamazione fascista dell'impero. I 12 interpreti furono tutti ragazzi tra i 10 ed i 13 anni scelti tra gli oltre 1.600 che avevano risposto ad un annuncio sul Messaggero[97], ma, nonostante molti buoni propositi, nessuno di loro apparve più in altre pellicole. Tra le bimbe, oltre a Miranda Bonansea (1935-39), ebbe grandissimo, anche se breve, successo Mariù Pascoli (1941-46), esordiente nel Piccolo mondo antico di Soldati, per il quale fu scelta attraverso un concorso bandito dalla casa produttrice "Lux Film". Non volendo esser da meno, l'anno successivo l'altra importante casa di produzione italiana dell'epoca, la "Scalera", scelse con lo stesso metodo Luciano De Ambrosis, destinato ad essere Pricò ne I bambini ci guardano con cui De Sica inaugura una serie di opere drammatiche dedicate alla condizione dell'infanzia, che proseguirà poi con Sciuscià, Ladri di biciclette e che secondo alcuni arriverà sino a L'oro di Napoli. È un film che, a parere unanime della critica, costituisce assieme al coevo Ossessione di Visconti (e, per molti, anche con 4 passi fra le nuvole di Blasetti), il preludio alla grande stagione del neorealismo.

I piccoli interpreti non professionisti di quei film del dopoguerra sono i primi attori bambini del cinema italiano ad acquisire fama internazionale. Sono Franco Interlenghi e Rinaldo Smordoni in Sciuscià (regia di Vittorio De Sica, 1946); Alfonsino Pasca in Paisà (regia di Roberto Rossellini, 1946); Enzo Staiola in Ladri di biciclette (regia di Vittorio De Sica, 1948); Edmund Meschke in Germania anno zero (regia di Roberto Rossellini, 1948); e Agnese e Nella Giammona in La terra trema (regia di Luchino Visconti, 1948).

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Mariù Pascoli in Piccolo mondo antico, regia di Mario Soldati, 1941
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Franco Interlenghi e Rinaldo Smordoni con Maria Campi nel film Sciuscià (1946)

Nel 1951 Visconti sceglie ancora una piccola interprete non professionista di cinque anni, Tina Apicella, da affiancare alla grande Anna Magnani nella drammatica critica al cinismo del mondo del cinema di Bellissima. Esauritasi con questa pellicola la grande stagione del neorealismo, agli attori bambini italiani si danno meno occasioni di emergere a livello internazionale. Non mancano i giovani talenti. Alcuni, come Paola Quattrini,[98] Enzo Cerusico,[99] Mario Girotti,[100] e Edoardo Nevola,[101] sono destinati da adulti ad un'altrettanto lunga carriera nel mondo dello spettacolo. Altri, in quella che per loro rimane solo una breve parentesi di vita, sono protagonisti di numerosi film: Giancarlo Zarfati (1947-63), Maurizio Di Nardo (1948-54), Angelo Maggio (1950-54), Marco Paoletti (1957-64), Franco Di Trocchio (1957-64). Di altri ancora il nome resta legato ad un'unica intensa interpretazione, come Anna Pisani in La spiaggia (regia di Alberto Lattuada, 1954); Geronimo Meynier e Andrea Scirè in Amici per la pelle (regia di Franco Rossi, 1955); Giancarlo Damiani ne La finestra sul Luna Park (regia di Luigi Comencini, 1957).

Vittorio De Sica e Sophia Loren portano al successo la dodicenne Eleonora Brown ne La ciociara (1960) e il piccolo Carlo Angeletti ne La baia di Napoli (1960). Peppeddu Cuccu in Banditi a Orgosolo (regia di Vittorio De Seta, 1961) si colloca nel filone dei film dialettali di denuncia sociale; alla 22ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il film vince il premio Migliore Opera Prima. Anche i generi peplum e musicarello, allora di gran voga, trovano i loro piccoli interpreti: rispettivamente Franco Gasparri[102] e Valter Brugiolo.[103] Luigi Comencini si conferma come il regista italiano più sensibile ai temi dell'infanzia e il più capace di lavorare con giovanissimi talenti,[104] dirigendo Stefano Colagrande e Simone Giannozzi in Incompreso (1966). Lo sviluppo dei programmi televisivi comincia intanto ad offrire anche in Italia parti di grande popolarità ad attori bambini: Sandro Pistolini ne Il piccolo Lord (1960); Roberto Chevalier in David Copperfield (1965); e Giusva Fioravanti nella serie La famiglia Benvenuti (1968-69).

Luchino Visconti si affida ad un ragazzo svedese (Björn Andrésen) per la parte di Tadzio in Morte a Venezia (1971). In Italia Nicoletta Elmi e Renato Cestiè sono gli attori bambini professionisti degli anni settanta, interpreti affidabile di una lunga serie di film che spaziano dal genere horror a quello western e a quello sentimentale.[105] L'attore bambino piu' popolare del periodo e' pero' Andrea Balestri con lo straordinario successo di critica e di pubblico dello sceneggiato televisivo Le avventure di Pinocchio (1972), diretto da Luigi Comencini. Al fianco del Pinocchio di Balestri e' un altro piccolo attore preso anch'egli "dalla strada": il Lucignolo di Domenico Santoro gia' "scoperto" dello stesso Comencini nel documentario I bambini e noi (1970). Anche Bernardo Bertolucci, Paolo e Vittorio Taviani, e Ermanno Olmi puntano nei loro film su attori bambini non professionisti con forti caratteristiche regionali e dialettali: Paolo Pavesi e Roberto Maccanti in Novecento (1976); Fabrizio Forte in Padre padrone (1977); e Omar Brignoli in L'albero degli zoccoli (1978).

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Salvatore Cascio in Nuovo Cinema paradiso (1988), film premiato con l'Oscar

Gli anni ottanta e novanta sono segnati dai successi internazionali di Totò Cascio in Nuovo Cinema Paradiso (regia di Giuseppe Tornatore, 1988) e di Giorgio Cantarini ne La vita è bella (regia di Roberto Benigni, 1997). Entrambi i film vincono l'Oscar come miglior film straniero; era dai tempi del neorealismo che degli attori bambini italiani non giungevano ad un tale livello di popolarità internazionale, segnata anche dal conferimento di importanti riconoscimenti della critica come il Premio BAFTA 1989 per Cascio e lo Young Artist Award per entrambi.

Tra le altre interpretazioni di rilievo si segnalano ancora una volta i giovani attori dei film di Luigi Comencini: Francesco Bonelli in Voltati Eugenio (1980);[106] Carlo Calenda in Cuore (1984);[107] e Santo Polimeno in Un ragazzo di Calabria (1987). Nei primi anni ottanta Giovanni Frezza e' efficace interprete in numerosi film horror.[108] Anche i registi Cristina Comencini, Carlo Carlei e Roberto Faenza offrono importanti parti di protagonisti ai loro giovani interpreti: Asia Argento in Zoo (1988);[109] Manuel Colao in La corsa dell'innocente (1993); e Jenner Del Vecchio in Jona che visse nella balena (1993). Per alcuni bambini del cast del film Io speriamo che me la cavo (regia di Lina Wertmüller, 1992), questa sarà solo la prima tappa di una lunga carriera di attori: è il caso di Ciro Esposito e Adriano Pantaleo. Sempre nel 1992 alla bimba Valentina Scalici ed al bimbo Giuseppe Ieracitano vengono assegnati due David di Donatello speciali per la loro interpretazione del Ladro di bambini di Gianni Amelio.[110]

Gli anni Novanta sono anche gli anni in cui compaiono i primi studi studi monografici sugli attori bambini nel cinema italiano. È dapprima una raccolta di saggi del 1992 sui bambini nei film di Luigi Comencini a cura di Lorenzo Capulli e Stefano Gambelli; quindi una monografia del 1995 sulla storia dei bambini nel cinema italiano redatta da Giovanni Grazzini, per lunghi anni critico cinematografico del Corriere della Sera, il quale compila anche la relativa voce nell'Enciclopedia del Cinema Treccani.

I primi anni del XXI secolo non hanno visto finora alcun film con attori bambini italiani distinguersi in modo netto a livello internazionale, al di là dei consensi ricevuti dalla critica per alcune interpretazioni, soprattutto quella di Giuseppe Cristiano in Io non ho paura (2003) di Gabriele Salvatores, o quelle di Gianluca Di Gennaro in Certi bambini (regia di Andrea Frazzi e Antonio Frazzi, 2004); e di Greta Zuccheri Montanari in L'uomo che verrà (regia di Giorgio Diritti, 2009). Quanto a popolarità, il primato spetta ai bambini presenti in fortunate serie televisive: Eleonora Cadeddu e il fratello Michael Cadeddu, dal 1998 in Un medico in famiglia; Nerino Bertolacci (2000-04), Sara Santostasi (2004), Steven Manetto (2006), e Andrea Pittorino (2009-11) in Don Matteo; Niccolò Centioni in I Cesaroni (2006-14).

A segnalarsi sono piuttosto due documentari, entrambi del 2015. Nel primo, I bambini sanno, Walter Veltroni intervista trentanove bambini, tra gli otto e i tredici anni, raccontando come loro osservino e giudichino l'Italia, la loro vita, gli adulti, il futuro, similmente a quanto Luigi Comencini aveva fatto nel suo documentario del 1970. Il secondo, Protagonisti per sempre di Mimmo Verdesca, premiato al Giffoni film festival, raccoglie i ricordi di alcuni tra i più famosi attori bambini italiani, ormai adulti. Il documentario di Verdesca è il segno di una crescente attenzione anche a livello internazionale sugli attori bambini in Italia (è del 2014 la pubblicazione del primo volume in inglese specificamente dedicato al soggetto: New Visions of the Child in Italian Cinema), ma anche dell'emergere di un nuovo interesse sul destino di questi bambini da adulti e sull'influenza che la loro esperienza ha avuto sulla loro crescita.

Note

  1. ↑ Template:Cita.
  2. ↑ 2.0 2.1 Template:Cita.
  3. ↑ Template:Cita.
  4. ↑ Template:Cita
  5. ↑ Template:Cita.
  6. ↑ Elizabeth Reitz Mullenix. Wearing the Breeches: Gender on the Antebellum Stage (New York: St. Martin’s Press, 2000).
  7. ↑ William Betty in Treccani.it.
  8. ↑ Dunlap, William. A History of the American Theatre from its Origins to 1832 (Champaign, IL: University of Illinois Press, 2005)
  9. ↑ The Spoiled Child: A Farce (London: Simpkin, 1822).
  10. ↑ Tra i più popolari racconti dell'infanzia dell'Ottocento basti ricordare: Oliver Twist (1837-39), David Copperfield (1849-50) e Grandi speranze (1860-61) di Charles Dickens; Gli anni di scuola di Tom Brown (1857) di Thomas Hughes; Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (1865) di Lewis Carroll; Piccole donne (1868-69) di Louisa May Alcott; Le avventure di Tom Sawyer (1873) e Il principe e il povero (1881) di Mark Twain; L'isola del tesoro (1883) di Robert Louis Stevenson, Il piccolo Lord (1885) di Frances Hodgson Burnett; Il meraviglioso mago di Oz (1900) di L. Frank Baum; fino a Peter Pan (1902) di James Matthew Barrie. Peter Hunt e Dennis Butts, Children's Literature: An Illustrated History (Oxford University Press, 1995).
  11. ↑ Shauna A Vey, Childhood and Nineteenth-Century American Theatre: The Work of the Marsh Troupe of Juvenile Actors (Southern Illinois University Press, 2015)
  12. ↑ "Children in Vaudeville", in Frank Cullen, Florence Hackman, e Donald McNeilly, Vaudeville Old & New (Psycology Press, 2007), pp. 221-22.
  13. ↑ Jeanne Klein, "Without Distinction of Age: The Pivotal Roles of Child Actors and Their Spectators in Nineteenth-Century Theatre" in The Lion and the Unicorn 36.2 (April 2012)
  14. ↑ Come ai bambini prodigio prima di lei, ad Elsie Leslie nel costume di scena di Little Lord Fauntleroy vengono dedicati ritratti celebrativi da parte di artisti (William Merritt Chase) ed ora anche di fotografi (Napoleon Sarony). Vedi Elsie Leslie photographs and memorabilia (1884-1900) at the New York Public Library.
  15. ↑ 15.00 15.01 15.02 15.03 15.04 15.05 15.06 15.07 15.08 15.09 15.10 Giovanni Grazzini, "I bambini", in Enciclopedia del Cinema Treccani.it.
  16. ↑ Dal 1908 al 1914, Gladys Egan (USA, 1900-1985) giro' piu' di cento cortometraggi, la maggior parte dei quali diretti da David W. Griffith. Ritiratasi quattordicenne dalla scene, non ebbe piu' alcun contatto con il mondo del cinema. Cf. "Gladys Egan" in IMDb.
  17. ↑ Anche Adele DeGarde (USA, 1899-1972) fu dal 1908 una delle attrici bambine preferite da David W. Griffith. La sua carriera si estese al periodo della sua adolescenza, fino al suo ritiro definitivo dalle scene nel 1918. Cf. "Adele DeGarde" in IMDb.
  18. ↑ Dal 1908 al 1914, Marie Eline (USA, 1902-1981) ebbe una carriera importante di attrice bambina che le concesse spesso ruoli da protagonista e la condusse fino al debutto in teatro a Broadway. Dopo il 1914 Eline continuo' a lavorare fino agli anni '20 nel vaudeville ma il tentativo di riprendere una carriera adulta nel cinema non ando' oltre la partecipazione a due pellicole nel 1919. Cf. "Marie Eline" in IMDb.
  19. ↑ René Dary (Francia, 1905-1974), comincia a recitare nel 1909 a tre anni (sotto il nome di Clément Mary), assieme al padre, e dal 1910 al 1915 interpreta per oltre 60 volte il ruolo di "Bébé", che lo rende popolarissimo in Francia. Ritiratosi dalla scene per dedicarsi alla box e altre attività, René Dary riprese un'intensa carriera di attore negli anni '30, al cinema e quindi alla televisione, fino alla sua morte nel 1974. Cf. "René Dary" in IMDb.
  20. ↑ Tra il 1910 e il 1916, William Sanders (GB, 1906-1990) interpreta il personaggio di "Willy" in 78 cortometraggi, prodotti nel tempo da varie compagnie cinematografiche. Con l'esaurirsi della serie, si conclude anche l'esperienza cinematografica di questo attore bambino. Cf. "William Sanders" in IMDb.
  21. ↑ Figlio degli attori Lea Giunchi e Natalino Guillaume, Eraldo Giunchi (Italia, 1906-1956) e' il primo attore bambino di rilievo del cinema italiano. Come Cinessino interpreta tra il 1913 e il 1916 una ventina di cortometraggi, per chiudere definitivamente la sua esperienza cinematografica nel 1918. Cf. "Eraldo Giunchi" in IMDb.
  22. ↑ Quando si ritira dalle scene a soli otto anni, Paul Jacobs (USA, 1910-2004) e' già un veterano che dal 1913 al 1918 era apparso in oltre 50 pellicole. Cf. "Paul Jacobs" in IMDb.
  23. ↑ La carriera di Bobby Connelly (USA, 1909-1922), iniziata nel 1912, conta ben 89 titoli, inclusa la partecipazione in importanti produzioni come Humoresque (1920) con la regia di Frank Borzage. Benche' già nel 1917 al bambino fosse diagnosticata una grave malattia cardiaca, le responsabilità di lavoro proseguirono a ritmo crescente fino alla sua prematura scomparsa nel 1922 a soli 13 anni. Cf. "Bobby Connelly" in IMDb.
  24. ↑ Alcune delle grandi attrici del cinema muto si cimentano con grande successo in ruoli di bambino/a, come Mary Pickford, Lillian Gish, Mary Miles Minter, e Marguerite Clark. Gaylyn Studlar, Precocious Charms. Stars Performing Girlhood in Classical Hollywood Cinema (Berkeley, University of California Press, 2013).
  25. ↑ Gladys Hulette (USA, 1896-1991) ebbe un'intensa esperienza di attrice bambina, debuttando in teatro a soli tre anni di età e nel cinema quando ne aveva sette. Come bambina prodigio le furono affidate parti di rilievo, di regola riservate in quegli anni ad attrici piu' mature, come, al cinema, quelle di Puck in A Midsummer Night's Dream (1909) o di Alice in Alice's Adventures in Wonderland (1910) e, in teatro, quelle della piccola Beth in Piccole donne di Louisa May Alcott o di Mytyl ne L'uccellino azzurrro di Maurice Maeterlinck (1910). Hulette ebbe poi come attrice una carriera importante, che si protrasse fino agli inizi degli anni '30. Cf. "Gladys Hulette Talks of Old Days as Child in Vitagraph", in Oakland Tribune (28 agosto 1921), p.21; "Gladys Hulette" in Internet Movie Database
  26. ↑ John Tansey (USA, 1901-1971) è nel 1908-10 uno degli attori bambini che a Hollywood lavorano per David W. Griffith, ma ha soprattutto un'intensa esperienza a Broadway (1908-11). Tornato a lavorare per Hollywood dal 1915, vi rimane attivo fino agli anni '30 come attore, regista e sceneggiatore. Cf. "John Tansey" in IMDb.
  27. ↑ Ian Wojik-Andrews, Childrens Films: History, Ideology, Pedagogy, Theory (Routledge, 2002). p. 227; Michelle Tolini Finamore, Hollywood Before Glamour: Fashion in American Silent Film (Palgrave Macmillan, 2013). p. 188.
  28. ↑ Nella sua carriera di attrice bambina, tra il 1914 e il 1919, Marie Osborne Yeats (USA, 1911-2010) recito' con ruolo di protagonista in 29 film, la maggior parte dei quali diretti da Henry King o William Bertram. Osborne tornò ad essere attiva nel cinema negli anni Trenta e Quaranta come comparsa o come controfigura (frequentemente per Ginger Rogers), per conoscere quindi a partire dagli anni Cinquanta una seconda stagione di successo, questa volta come costumista, in importanti produzioni cinematografiche. Cf. "Baby Marie Osborne, Silent-Film Child Star, Dies at 99" in New York Times (17 November 2010); "Marie Osborne" in Internet Movie Database.
  29. ↑ Gordon Griffith (USA, 1907-1958) comincio' la sua carriera di attore bambino nel 1913, a soli 5 anni, prendendo parti in numerosi film. Il ruolo di "Tarzan bambino" o del "figlio di Tarzan" (ripetuto in ben quattro film, dal 1918 al 1921) gli diede notorietà internazionale e la possibilità di cimentarsi in altri ruoli importanti in Huckleberry Finn (1920) e Penrod (1922). Griffith rimase tutta la sua vita legato al mondo del cinema, dapprima come attore, poi come assistente direttore e produttore. Cf. John Taliaferro, Tarzan Forever: The Life of Edgar Rice Burroughs the Creator of Tarzan (Simon and Schuster, 2002); "Gordon Griffith" in Internet Movie Database.
  30. ↑ Dal 1917 al 1923, Tibor Lubinszky (Ungheria, 1909–1956) fu il più importante attore bambino del cinema europeo, recitando con prestigiosi registi come Alexander Korda. Nella vita adulta lavoro' come farmacista. Il servizio militare durante la seconda guerra mondiale mino' gravemente la sua salute e lo condusse a morte prematura nel dopoguerra. Cf. "Tibor Lubinszky" in Internet Movie Database; Karol, Kulik, Alexander Korda: The Man Who Could Work Miracles (Virgin Books, 1990), p.30.
  31. ↑ 31.00 31.01 31.02 31.03 31.04 31.05 31.06 31.07 31.08 31.09 31.10 31.11 31.12 James Robert Parish, Great Child Stars (New York: Ace Books, 1976). Il libro presenta le biografie di Freddie Bartholomew, Robert "Bobby" Blake, Jackie Coogan, Jackie Cooper, Brandon De Wilde, Bobby Driscoll, Darryl Hickman, Jackie "Butch" Jenkins, Mark Lester, Roddy McDowall, George "Spanky" McFarland, Hayley Mills, Dickie Moore, Margaret O'Brien, Gigi Perreau, Tommy Rettig, Mickey Rooney, Johnny Sheffield, Carl "Alfalfa" Switzer, Shirley Temple, Virginia Weidler, George "Foghorn" Winslow, Jane Withers, e Natalie Wood.
  32. ↑ Tra il 1919 e il 1925, Jackie Coogan (USA, 1914-1984) cambio' l'immagine stessa del bambino attore a Hollywood, esplorando forme espressive finora inedite e provandone il successo presso il grande pubblico. Coogan continuo' a recitare parti di adolescente negli anni Trenta, servi' in azioni di combattimento durante la seconda guerra mondiale, e nel dopoguerra conobbe una dignitosa carriera di attore caratterista al cinema e alla televisione, dove è ricordato soprattutto come lo Zio Fester nella serie TV La famiglia Addams (1964-66). Cf. Diana Serra Cary, Jackie Coogan: The World's Boy King (Scarecrow Press, 2003).
  33. ↑ Nel suo periodo d'oro, tra il 1921 e il 1924, Diana Serra Cary (USA, n.1918) era la più richiesta ed acclamata attrice bambina del periodo. Dilapidati i suoi guadagni milionari dai genitori e svanita ogni possibilità di una carriera adulta di attrice, Diana conobbe la poverta' e soffrì di gravi crisi depressive, finche' negli anni Settanta riuscì a ricostruirsi una carriera di successo come pubblicista, biografa e storica di Hollywood. Cf. Diana Serra Cary, What Ever Happened to Baby Peggy: The Autobiography of Hollywood's Pioneer Child Star (St. Martins Press, 1996).
  34. ↑ Peggy Cartwright (Canada, 1912-2001) si era già segnalata in piccole parti in alcuni importanti film di D.W. Griffith (La nascita di una nazione, 1915; Intolerance: Love's Struggle Throughout the Ages, 1916) e in alcuni film successivi di buon successo. Nel 1922 fu la prima bambina protagonista della serie Simpatiche canaglie. Il suo tentativo di intraprendere una carriera di attrice da adulta negli anni Trenta non ebbe fortuna. Cf. "Peggy Cartwright" in IMDb.
  35. ↑ Dal 1923 al 1926, Mary Kornman (USA, 1915-1973) interpretò oltre quaranta episodi della serie Simpatiche canaglie, spesso in coppia con Mickey Daniels. Dopo qualche anno di pausa, Kornman riprese un'intensa attività di attrice negli anni Trenta. Cf. "Mary Kornman" in IMDb.
  36. ↑ L'intera esperienza di attore bambino di Mickey Daniels (USA, 1914-1970) si svolse, tra il 1922 e il 1926, all'interno della serie Simpatiche canaglie, di cui divenne uno dei volti più noti, e in alcuni film di Harold Lloyd. La sua carriera da attore adulto negli anni Trenta non ando' oltre una serie di piccole parti. Mori', solo e dimenticato, in un motel a San Diego, dove lavorava come tassista. Cf. "Mickey Daniels" in IMDb.
  37. ↑ Jean Darling (USA, 1922-2015) fu nel 1927-29 una presenza fissa nella serie delle Simpatiche canaglie. La sua esperienza di bambina attrice si concluse nel 1934 con il ruolo della giovane protagonista nel film Jane Eyre - L'angelo dell'amore (1934). Da adulta, Jean Darling ebbe una carriera di successo nel musical a Broadway, dove nel 1945 divenne famosa per sua interpretazione di Carrie Pipperidge nella produzione originaria di Carousel. Il successo le apri' le porte della radio e della televisione. Trasferitasi nel 1974 a Dublino, divenne un'affermata scrittrice di gialli e (come Aunty Poppy) di racconti per bambini, per la radio e la televisione. Cf. "Jean Darling" in IMDb.
  38. ↑ I due attori afro-americani ebbero un ruolo di assoluto rilievo nel successo delle Simpatiche canaglie. Ernie "Sunshine Sammy" Morrison (USA, 1912-1989) lavoro' nella serie nel 1922-24 per poi dedicarsi al vaudeville. Nel 1940-44 tornò al cinema da attore adulto nella serie degli East Side Kids. Lasciato il mondo dello spettacolo lavoro' nell'industria aerospaziale. Ancora più forte fu l'influenza di Allen "Farina" Hoskins (USA, 1920-1980) che nella serie Simpatiche canaglie rimase dal 1922 al 1931. Per quanto egli divenisse a un certo punto l'attore più pagato della serie, Hollywood non era in grado di offrirgli alcun futuro di attore. Dopo anni difficili, trascorsi tra il vaudeville e piccole parti cinematografiche, Hoskins lascio' il mondo dello spettacolo per dedicarsi dal 1955 alla riabilitazione dei disabili, divenendo in questo campo una delle figure di primo piano in America, fino alla sua morte nel 1980. Cf. Donald Bogle, Toms, Coons, Mulattoes, Mammies & Bucks: An Interpretive History of Blacks in American Films (New York: Continuum, 1973, rev. 2001); Leonard Maltin, The Little Rascals: Remastered and Uncut, Volume 22 (Introduction) [Videorecording] (New York: Cabin Fever Entertainment/Hallmark Entertainment, 1994).
  39. ↑ OUR GANG - KELLOGG'S PEP!!.
  40. ↑ Nato in Francia ed adottato come orfano di guerra, Philippe De Lacy (Francia-USA, 1917-1995) crebbe negli Stati Uniti. Segnalatosi già come "Michael" in Peter Pan (1924), si impose come uno dei più richiesti attori bambini del cinema muto in importanti produzioni drammatiche: Don Juan (1926), Beau Geste (1926), The Student Prince in Old Heidelberg (1927), Love (1927). Da adulto rimase nel mondo del cinema come aiuto regista, direttore della fotografia, regista televisivo e produttore. Cf. Anthony Slide, Silent Players: A Biographical and Autobiographical Study of 100 Silent Film Actors and Actresses (University Press of Kentucky, 2010), pp.95-99; "Philippe De Lacy in IMDb.
  41. ↑ Dal 1919 al 1927, Michael D. Moore (Canada-USA, 1914-2013) ebbe un'intensa carriera di attore bambino culminata nell'interpretazione del giovane evangelista "Marco" nel film The King of Kings (1927) di Cecil B. DeMille. Da adulto resto' nel mondo nel cinema come aiuto-regista e regista in numerose produzioni. Cf. "Michael D. Moore in IMDb.
  42. ↑ Anche per Robert Gordon (USA, 1913–1990) la sua interpretazione in The Jazz Singer (1927) fu il culmine di una lunga esperienza di attore bambino, iniziata nel 1923. Da adulto ebbe un'altrettanto importante carriera come regista. Cf. "Robert Gordon" in IMDb.
  43. ↑ 43.0 43.1 43.2 43.3 43.4 43.5 43.6 43.7 Leonard Maltin (a cura di), Hollywood Kids (New York: Popular Books, 1978). Il libro esamina le figure di Jackie Cooper, Scotty Beckett, Jane Withers, Dickie Moore, Bonita Granville, Terry Kilburn, Margaret Kerry, Roddy McDowall, Gloria Jean, Darryl Hickman, Dean Stockwell, Russ Tamblyn, Brandon De Wilde e Mark Lester
  44. ↑ Donald Bogle, Toms, Coons, Mulattoes, Mammies & Bucks: An Interpretive History of Blacks in American Films (New York: Continuum, 1973, rev. 2001).
  45. ↑ 45.00 45.01 45.02 45.03 45.04 45.05 45.06 45.07 45.08 45.09 45.10 45.11 45.12 45.13 Robert A. Osborne, 75 Years of the Oscar: The Official History of the Academy Awards (Abbeville Press, 2003).
  46. ↑ Jackie Cooper, Please Don't Shoot My Dog (Penguin Group, 1982); Robert D. McFadden, "Jackie Cooper, Film and Television Actor, Dies at 88", in New York Times (4 May 2011); Dennis McLellan, "Jackie Cooper dies at 88; child star in the 1930s", in Los Angeles Times (5 May 2011).
  47. ↑ Richard Lamparski e Cleveland Amory, Whatever became of ... ? (New York: Crown Publishers, 1967); "`30s Child Actor Freddie Bartholomew", in Chicago Tribune (26 January 1992).
  48. ↑ Da adulta Shirley Temple metterà a frutto queste sue doti con una carriera importante di diplomatica, come ambasciatrice degli Stati Uniti in Ghana (1974-76) e in Cecoslovacchia (1989-92). Si veda: John F. Kasson, The Little Girl Who Fought the Great Depression: Shirley Temple and 1930s America (New York: W.W. Norton & Company, 2014); Shirley Temple ha anche pubblicato la propria autobiografia: Child Star: An Autobiography (New York: McGraw-Hill, 1988).
  49. ↑ Charles Foster, Once Upon a Time in Paradise: Canadians in the Golden Age of Hollywood (Dundurn, 2003), pp.35-55.
  50. ↑ Alvin H. Marill, Mickey Rooney: His Films, Television Appearances, Radio Work, Stage Shows, and Recordings (McFarland, 2004); Alexander McRobbie, The Deanna Durbin Story (National Book Network, 2006); Gerald Clarke, Get Happy: The Life of Judy Garland (Random House Publishing Group, 2009).
  51. ↑ Dixie Willson, Little Hollywood Stars (Akron, OH, e New York: Saalfield Pub. Co., 1935. Il libro include le biografie di Freddie Bartholomew, Jackie Cooper, Cora Sue Collins, George "Spanky" McFarland, Virginia Weidler, Frankie Thomas, Jane Withers, Jack Searl, Juanita "Baby Jane" Quigley, David Holt, Matthew "Stymie" Beard, Mickey Rooney, Helen Parrish, George Breakston, Marilyn Knowlden, Baby LeRoy, Billy Lee, e Carmencita Johnson.
  52. ↑ Child Arctors and Coogan Bill
  53. ↑ Michael Lawrence, Sabu (Palgrave Macmillan, 2014).
  54. ↑ David Welch, Propaganda and the German Cinema, 1933-1945 (I.B.Tauris, 2001); Evgeniĭ Aleksandrovich Dobrenko, Stalinist Cinema and the Production of History (Edinburgh University Press, 2008).
  55. ↑ Richard Lamparski, Whatever became of ... ?: Second Series (New York: Crown Publishers, 1968).
  56. ↑ Donald Spoto, A Passion for Life: The Biography of Elizabeth Taylor (New York : HarperCollins, 1995).
  57. ↑ Ronald Jackson, Classic TV Westerns (Secaucus, NJ: Carol Pub. Group, 1994).
  58. ↑ Judy Fireman, TV Book: The Ultimate Television Book (New York: Workman Pub. Co., 1977).
  59. ↑ Ronald Jackson, Classic TV Westerns.
  60. ↑ David Dye, Child and Youth Actors, p.x.
  61. ↑ Ken Wlaschin, Gian Carlo Menotti on Screen: Opera, Dance, and Choral Works on Film, Television, and Video" (Jefferson, NC: McFarland & Company, 1999).
  62. ↑ 62.0 62.1 Bill Warren, Keep Watching the Skies!: American Science Fiction Movies of the Fifties (McFarland & Co., 2010).
  63. ↑ 63.0 63.1 Mark Clark, Smirk, Sneer and Scream: Great Acting in Horror Cinema (McFarland, 2004).
  64. ↑ Hollywood Walk of Fame Official Website
  65. ↑ 65.0 65.1 65.2 Linda J. Armstrong, African Americans in Radio, Film, and TV Entertainers (Mason Crest, 2014).
  66. ↑ Marc Scott Zicree, The Twilight Zone Companion (Sillman-James Press, 1982).
  67. ↑ Richard Corliss, Lolita (British Film Institute, 1994); Anna Pilińska, Lolita between Adaptation and Interpretation: From Nabokov's Novel and Screenplay to Kubrick's Film (Cambridge Scholars Publishing, 2015).
  68. ↑ Luca Fumagalli, L'ombra delle mosche. Introduzione alla narrativa di William Golding (Il Cerchio, Rimini, 2015).
  69. ↑ Stephen Cox, The Addams Chronicles: Everything You Ever Wanted to Know About the Addams Family (Harper Perennial, New York, 1991).
  70. ↑ Laurence Maslon, The Sound of Music Companion (New York: Fireside, 2007).
  71. ↑ Marc Napolitano, Oliver!: A Dickensian Musical (New York: Oxford University Press, 2014).
  72. ↑ Los Angeles Times
  73. ↑ Ian Penman, "On the mic: how amplification changed the voice for good," in Rob Young, Undercurrents: the hidden wiring of modern music (London : Continuum, 2002).
  74. ↑ John Bankston, Jodie Foster: Child Star (Blue Banner Biographies; Mitchell Lane Publishers, 2003).
  75. ↑ Ray Morton, Close Encounters of the Third Kind: The Making of Steven Spielberg's Classic Film (Applause Theatre and Cinema Books, 2007).
  76. ↑ Tra il 1997 e il 2000, Joseph Cross (USA, n.1986) è tra i più richiesti attori bambini del cinema e della televisione americana, distinguendosi in particolare nei film Northern Lights (1997), Ad occhi aperti (1998) e Jack Frost (1998). È tra coloro la cui carriera non conosce interruzioni con il passaggio all'età adulta. Cf. "Joseph Cross" in IMDb.
  77. ↑ Haley Joel Osment (USA, n.1988) è l'attore bambino di maggior talento della sua generazione. Riceve lo Young Artist Awards già nel 1995 per la sua interpretazione del figlio del protagonista in Forrest Gump (1994). Dopo Il trionfo personale di critica e di pubblico in The Sixth Sense - Il sesto senso (1999) e A.I. - Intelligenza Artificiale (2001), l'attore conosce un periodo di profonda crisi nel passaggio all'età adulta. Cf. "Haley Joel Osment" in IMDb.
  78. ↑ Steven D. Stark.Glued to the Set: The 60 Television Shows and Events that Made Us Who We Are Today (New York: Free Press, 1997).
  79. ↑ Stanley Green e Kay Green, Broadway musicals, show by show (New York: Applause Theatre & Cinema Books, 2008); The Secret Garden in Musical Theatre Shows with Children.
  80. ↑ The Lion King in Musical Theatre Shows with Children; Julie Taymor, The Lion King: Pride Rock On Broadway (New York: Hyperion, 1997); Michael Lassell, Disney On Broadway (New York: Disney Editions, 2002); Stanley Green e Kay Green, Broadway musicals, show by show (New York: Applause Theatre & Cinema Books, 2008)
  81. ↑ Come attore bambino la carriera dell'inglese Jamie Bell (n.1986) e' limitata all'interpretazione da protagonista del film "Billy Elliot" (GB, 2000) ed alla partecipazione in un episodio della serie televisiva "Close & True" (GB, 2000). Il ruolo in Billy Elliot gli e' valso numerosi importanti riconoscimenti, incluso un Premio BAFTA al miglior attore protagonista e lo ha lanciato ad un carriera di successo come attore. Cf. "Jamie Bell in IMDb.
  82. ↑ Stanley Green e Cary Ginell, Broadway Musicals: Show by Show (Milwaukee, WI: Applause Theatre & Cinema Books, VII ed., 2011); "Billy Elliot the Musical" in Musical Theatre Shows with Children .
  83. ↑ Bob McCabe, Harry Potter: Page to Screen, the Complete Filmmaking Journey (New York : Harper Design, 2011)
  84. ↑ Mark Gibney, Watching Human Rights: The 101 Best Films (Boulder, CO: Paradigm Publishers, 2013).
  85. ↑ Gaetano Pieraccini, "Lo sfruttamento dei bambini sul teatro", in Il Ramazzini. Giornale italiano di medicina sociale, vol. 5, Firenze, Niccolai, 1908.
  86. ↑ Enciclopedia del cinema, Treccani.it; John Holmstrom, The Moving Picture Boy" (Norwick: Michael Russell, 1996).
  87. ↑ "Maria Bay" in IMDb.
  88. ↑ Edoardo Notari (1903-1986) è il primo scugnizzo napoletano del cinema italiano. Il personaggio di Gennariello cresce con lui fino a diventare un giovane negli anni Venti, quando con la fine del cinema muto cessa anche la sua carriera di attore (e, in alcuni casi, regista) cinematografico. Cf. "Edoardo Notari" in IMDb.
  89. ↑ Ermanno Roveri (1903-1968) ha tra il 1912 e il 1921 un'intensa esperienza di attore bambino e adolescente nel cinema muto. Negli anni Venti si dedica esclusivamente al teatro. È l'unico tra gli attori bambini italiani della sua generazione a conoscere da adulto un'altrettanto importante carriera di attore, che ripresa anche nel cinema nel 1931 e poi alla televisione si protrarra' fino alla sua morte negli anni Sessanta. Cf. "Ermanno Roveri" in IMDb.
  90. ↑ Figlio degli attori Lea Giunchi e Natalino Guillaume, Eraldo Giunchi (1906-1956) esaurisce la sua intera esperienza cinematografica come attore bambino, tra il 1913 e il 1918. Cf. "Eraldo Giunchi" in IMDb.
  91. ↑ La carriera di Renato Visca (n.1905) si estende dal 1913 al 1928, ottenendo i suoi migliori esiti come attore bambino. Cf. "Renato Visca" in IMDb.
  92. ↑ L'esperienza cinematografica di Ettore Casarotti (n.1911) è limitata a 10 titoli tra il 1917 e il 1922. Cf. "Ettore Casarotti" in IMDb.
  93. ↑ Cf. "Franco Capelli" in IMDb.
  94. ↑ Mimmo Palermi (1917-1925) appare in tre film diretti dal padre Amleto Palermi. Muore di polmonite a soli 8 anni. Cf. "Mimmo Palermi" in IMDb.
  95. ↑ Come attore bambino, Pino Locchi (1925-1994) interpreta ruoli di supporto in numerose produzioni. La fama gli arriva da adulto dal teatro, dalla radio e soprattutto come uno dei piu' richiesti doppiatori del cinema italiani. Cf. "Pino Locchi" in IMDb.
  96. ↑ Cesare Barbetti (1930–2006) ha una carriera importante di attore bambino, culminata nell'interpretazione del personaggio di Marco nel film Dagli Appennini alle Ande (1943). Da adulto continuo' saltuariamente l'attivita' di attore, al cinema e alla televisione, distinguendosi soprattutto come uno dei migliori doppiatori italiani. Cf. "Cesare Barbetti" in IMDb.
  97. ↑ Articolo in Film, n. 44 del 26 novembre 1938.
  98. ↑ Paola Quattrini (Roma, 1944) esordisce a soli 5 anni, nel film di Brignone Il bacio di una morta, alla radio a otto anni in Cavallo a dondolo a fianco di Corrado e in teatro a dieci anni in 'Il potere e la gloria di Graham Greene, per la regia di Luigi Squarzina. Tra il 1949 e il 1958 interpreta una quindicina di film, proseguendo poi senza interruzioni nella sua carriera di attrice nei decenni successivi. Cf. "Paola Quattrini" in IMDb.
  99. ↑ Dal 1948 al 1953, Enzo Cerusico (1937-1991) ha da bambino un'intensa carriera di attore, che, ripresa nel 1957, proseguira' quindi fino alla sua morte. Cf. "Enzo Cerusico" in IMDb.
  100. ↑ Mario Girotti (Terence Hill; Venezia, 1939) comincia a recitare a 12 anni nel film Vacanze col gangster (1951), proseguendo ininterrottamente negli anni e nei decenni successivi. Da adulto acquistera' grande notorieta' in coppia con Bud Spencer con il personaggio western di Trinità" e quindi come protagonista della serie televisiva Don Matteo (2000-16). Cf. "Terence Hill" in IMDb.
  101. ↑ Edoardo Nevola (Roma, 1948) ha un'intensa esperienza di attore bambino, distinguendosi in particolare nel film Il ferroviere (regia di Pietro Germi, 1956) e come Gavroche nello sceneggiato I miserabili (regia di Sandro Bolchi, 1964). Da adulto e' attore, cantante, compositore, e doppiatore. Cf. "Edoardo Nevola" in IMDb.
  102. ↑ Dopo aver recitato in film come Goliath contro i giganti (1961), Sansone (1961) e La furia di Ercole (1962), Franco Gasparri (Senigallia, 1948 - Roma, 1999) ebbe grande popolarità soprattutto come attore di fotoromanzi della Lancio e nuovamente al cinema nella trilogia Mark il poliziotto (1975-76). Un incidente di moto interruppe nel 1980 la sua carriera d'attore, ma non quella di redattore sulle riviste di fotoromanzi, che prosegui' fino alla morte nel 1999. Cf. "Franco Gasparri" in IMDb.
  103. ↑ Vincitore dello Zecchino d'oro 1967 con Popoff (brano musicale), Valter Brugiolo (Galliera, 1961) entra per alcuni anni come cantante e attore nel circuito dei film musicarello facendo da spalla a cantanti famosi come Al Bano e Romina Power, Little Tony, e Mario Tessuto. Cf. "Walter Brugiolo" in IMDb.
  104. ↑ Lorenzo Capulli e Stefano Gambelli (a cura di), I bambini del cinema: Luigi Comencini 1946-1991, Ancona, Aniballi, 1992.
  105. ↑ Attiva fin da piccolissima come modella e nella pubblicita', Nicoletta Elmi (Roma, 1964) interpreta dal 1969 al 1976, una lunga serie di film, che culminano nel successo di Profondo rosso (regia di Dario Argento, 1975). La carriera di Renato Cestiè (Roma, 1963) si svolge esattamente negli stessi anni, con eguale intensita', e con il successo di pellicole come Cuore (1973) (regia di Romano Scavolini, 1973) e L'ultima neve di primavera (regia di Raimondo Del Balzo, 1973). Dopo una lunga pausa, entrambi torneranno al successo come attori tra i protagonisti della serie televisiva I ragazzi della 3ª C (1987-89), per poi ritirarsi definitivamente dalle scene. Cf. "Nicoletta Elmi" e "Renato Cestiè" in IMDb.
  106. ↑ Per Francesco Bonelli (n. Roma, 1967), la fortunata interpretazione nel film diretto dallo zio Luigi Comencini segna l'inizio della sua carriera di attore, scrittore e regista di teatro, cinema e televisione. Cf. "Francesco Bonelli]" in IMDb.
  107. ↑ Per Carlo Calenda (n. Roma, 1973) si tratta solo di una breve parentesi sotto la direzione del nonno Luigi Comencini. Da adulto conoscera' una prestigiosa carriera di economista e membro del governo italiano. Cf. "Carlo Calenda" in IMDb.
  108. ↑ L'esperienza cinematografica di Giovanni Frezza (n. Potenza, 1972) e' limitata agli anni 1980-85. La sua carriera da adulto si svolge al di fuori del mondo del cinema come manager per un'azienda multinazionale. Cf. "Giovanni Frezza" in IMDb.
  109. ↑ Dal 1984 e il 1989, Asia Argento (n. Roma, 1975) ha un'intesa esperienza come attrice bambina, prima tappa di una lunga carriera di attrice, regista, sceneggiatrice e cantante, al cinema e alla televisione. Cf. "Asia Argento" in IMDb.
  110. ↑ Mentre per Valentina Scalici (n.1980) si tratta dell'unica interpretazione, a Giuseppe Iaracitano il cinema e la televisione offrono ancora alcuni ruoli di comprimario, fino al 1999. Cf. "Valentina Scalici" e "Giuseppe Iaracitano" in IMDb.

Bibliografia

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  • David Dye. Child and Youth Actors: Filmographies of Their Entire Career, 1914-1985 (Jefferson, NC and London: McFarland, 1988).
  • Thomas G. Aylesworth. Hollywood Kids: Child Stars of the Silver Screen from 1903 to the Present (New York: Dutton, 1987).
  • Edward Edelson. Great Kids of the Movies (Garden City, NY: Doubleday, 1979)
  • Milton E. Polsky. Today's Young Stars of Stage & Screen (New York: F. Watts, 1979)
  • Diana Serra Cary. Hollywood's Children: An Inside Account of the Child Star Era (Boston: Houghton Mifflin, 1978).
  • Norman J. Zierold. The Child Stars (New York: Coward-McCann, 1965)
  • Caroline E. Fisher, and Hazel Glaister Robertson. Children and the Theater (Stanford, CA: Stanford University Press, 1950)
  • Robertson Davies. Shakespeare's Boy Actors (New York: Russell & Russell, 1939; rist. 1964)
  • Harold Newcomb Hillebrand. The Child Actors: A Chapter in Elizabethan Stage History (New York, Russell & Russell, 1926; rist. 1964).
  • Cutler Durkee. Child Stars (New York: People Books, 2008)
  • Danielle Hipkins e Roger Pitt (a cura di). New Visions of the Child in Italian Cinema (Bern: Peter Lang, 2014)

Collegamenti esterni

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1850s-1880s

attore / attrice film (1900s-1910s) Note
William Betty (UK, 1891-1874) Zaire (stage, 1803) -- Hamlet (stage, 1804) Bambino prodigio capace di interpretare ruoli di adulto.
Cordelia Howard (USA, 1848-1942) Uncle Tom's Cabin (1852) Ruoli importanti di bambino.
Ellen Terry (UK, 1847-1928) The Winter's Tale (stage, 1856) - A Midsummer Night's Dream (stage, 1856) Ruoli importanti di bambino.
Jennie Yeamans (USA, 1862-1906) Wee Willy Winkie (stage, 1870) etc. Ruoli importanti di bambino nel vaudeville
Bijou Heron (USA, 1863-1937) Monsieur Alphonse (stage, 1873) -- Oliver Twist (stage, 1874) Ruoli di protagonista
Fay Templeton (USA, 1865-1939) A Midsummer Night’s Dream (stage, 1873) Ruoli importanti di bambino.
Isa Bowman (UK, 1874-1958) Alice in Wonderland (stage, 1888) Ruoli di protagonista
Elsie Leslie (USA, 1881–1966) Little Lord Fauntleroy (stage, 1888) -- The Prince and the Pauper (1890) The most popular child actress in the United States. Painting by William Merritt Chase and photos by Napoleon Sarony (1888)

1895-1910s

attore / attrice film (1900s-1910s) Note
Gladys Hulette (USA, 1896-1991) <Picture!> [1908-34] <PICTURE> see 8 films, including Alice's Adventures in Wonderland (Short) (1910) -- "Alice" (lead role); A Japanese Peach Boy (Short) (1910); [[A Midsummer Night's Dream (Short) -- "Puck" 1909; Thanksgiving, Then and Now (Short) (1909); Hiawatha (Short) -- Hiawatha (1909); Princess Nicotine; or, The Smoke Fairy (Short) -- The Elder Fairy (1909); A Street Waif's Christmas (Short) (1908) -- "Marie"; Romeo and Juliet (Short) (1908)
6 Broadway productions (1906-13), including The Blue Bird (1910-11) 		Young Hollywood Hall of Fame -- IMDB -- IBDB -- See Wikipedia.it -- IMDb (Attiva come attrice dal 1908 al 1934)
Adele DeGarde (1899-1965) 114 cortometraggi (1908-18) Young Hollywood Hall of Fame -- IMDB
Yale Boss (1899–1977) 50+ films, including A Youthful Knight (1913) e Tommy's Geography Lesson (1912).
Kenneth Casey (1899-1965) (50 shorts, 1909-13) Young Hollywood Hall of Fame -- IMDB -- [ Wikipedia.en]
John Tansey (1901-1971) 7 cortometraggi (1908-10), including A Trap for Santa Claus (D.W. Griffith, 1909) (short, 16m) -- 8 Broadway Production (1908-11) Young Hollywood Hall of Fame -- IBDB -- IMDB (riprese l'attivita' di attore, tra il 1915 e il 1932, cimentandosi anche come regista e scrittore e produttore)
Marie Eline (n.1902) 100 cortometraggi (1910-14), including The Cry of the Children (1912) Young Hollywood Hall of Fame -- IMDB
Gladys Egan (n.1902?-19??) 105 cortometraggi (1908-14), including A Trap for Santa Claus (D.W. Griffith, 1909, short, 16m) Young Hollywood Hall of Fame
Edith Haldeman (1905-1984) 38 cortometraggi (1909-16) Young Hollywood Hall of Fame
Gordon Griffith (1907-1958) Tarzan of the Apes (1918) - The Son of Tarzan (1920) - Huckleberry Finn (1920) Young Hollywood Hall of Fame -- Continued to work in the film industry as an assistant director and producer.
Bobby Connelly (1909=1922) Many films, including Humoresque (1920) Died very young for an illness
Tibor Lubinszky (1909-1956) Little Lord Fauntleroy (1918) - Oliver Twist (1919) - The Prince and the Pauper (1920) No career as an adult actor.
Mary McAllister (1909-1991) [active mostly in the 1910s) Many films, including Pants (1917), Sadie Goes to Heaven (1917). and Do Children Count? (1917)
Marie Osborne Yeats ("Baby Marie Osborne"; 1911-2010) 29 film (1914-19), including Little Mary Sunshine (1916) Young Hollywood Hall of Fame -- Continued to work in the film industry as a costumer.
  • A Trap for Santa Claus (D.W. Griffith, 1909) (short, 16m) --- The two children (a boy and a girl) set a trap for Santa Claus on Christmas Eve, knowing he has to come through the window because their estate has no chimney. Their father, who abandoned them and his wife before she inherited her fortune, plans to burglarize that very house, unaware of the occupants or the trap.

1920s

attore / attrice opere principali riconoscimenti
Martin Herzberg (Germany, 1911-1972) Many films, including Davide Copperfield (Denmark, 1922)
Jackie Coogan (1914-1984) Many movies, including The Kid (1921) - Oliver Twist (1922) - The Rag Man (1925) Hollywood Walk of Fame. Continued to work as a supporting actor.
Diana Serra Cary (n.1918) Captain January (1924) After working as a child actress in cinema and the vaudeville, she became an author of several books and an advocate for child actors' rights.
Jean Forest (1912-1980) Visages d'enfants (1925) - Gribiche / Mother of Mine (1926) Had a career in French radio.
André Heuzé (n.1913) Poil de carotte (1925) No further career in the film industry.
Philippe DeLacy (1917-1995) Peter Pan (1924) - Don Juan (1926)
The Student Prince in Old Heidelberg (1927) - Love (1927) 		Worked as director, producer and cinematographer.
Mickey McBan (1919-1979) [active in the 1920s] More than 20+ films (1923-29), including Hot Water (1924), Peter Pan (1924), Moonland (1926), and Sorrell and Son (1927). Young Hollywood Hall of Fame -- Wikipedia.en -- No further acting career.
Micky Moore (1914-2013) The King of Kings (1927) Acted as a child (1919-27). Became as assistant director and director
Bobby Gordon (1913-1990) The Jazz Singer (1927) Actor in 31 movies (1923-39), then director of 25 films (1947-71).

1930s

attore / attrice opere principali riconoscimenti
Jackie Cooper (1922-2011) The Champ (1931) - Skippy (1931) - The Bowery (1933)
Treasure Island (1934) - O'Shaughnessy's Boy (1935) 		Oscar nominee
Hollywood Walk of Fame
As an adult he worked as a supporting actor.
Robert Lynen (1920-1944) Poil de carotte / The Red Head (Francia, 1932) Acted in 13 films (1932-42). Joined the French Resistance. Deported to Germany, was shot in Karlsruhe.
I was Born, But... (Japan, 1932)
Tad Alexander (1922-2012) Ambassador Bill (1931) -- Rasputin and the Empress (1932) -- Show Kids (1935) Over a five-year-period (1930-1934), John Alexander acted in a dozen films, alongside big stars.
Jürgen Ohlsen (1917-1994) Hitlerjunge Quex (Germania, 1933) A member of the Hitler Youth, fell in disgrace in 1940 under allegations of homosexuality with the "Youth Leader of the German Reich" Baldur von Schirach. Ohlsen was sent to a concentration camp. After the war he disappeared from the public eye.
Shirley Temple (1928-2014) Bright Eyes (1934) - The Little Colonel (1935) - Curly Top (1935)
Wee Willie Winkie (1937) - Heidi (1937) - The Little Princess (1939) 		Oscar giovanile (1935)
Hollywood Walk of Fame
Had a political career as ambassador of the United States in Prague.
George Breakston (1920-1973) Great Expectations (1934) He became a director and producer.
Freddie Bartholomew (1924-1992) Anna Karenina (1935) - David Copperfield (1935)
Little Lord Fauntleroy (1936]] - Captains Courageous (1937) 		Hollywood Walk of Fame
His childhood film stardom was marred by nearly constant legal battles and payouts which eventually took a huge toll on both his finances and his career. Became a TV director and producer.
Bonita Granville (1923-1988) La calunnia (1936) Oscar nominee
Hollywood Walk of Fame
Had a career as supporting actress.
Bobby Breen (b.1927) Let's Sing Again (1936) -- Rainbow on the River (1936) -- Make a Wish (1937) -- Hawaii Calls (1938) -- Way Down South (1939) Boy soprano. Most popular male child singer during the 1930s and protagonist of 8 movies, 1936-39
Sabu Dastagir (1924-1963) The Elephant Boy (1937) - The Thief of Bagdad (1940) Hollywood Walk of Fame
Only occasional parts until his premature death by a heart attack.
Aleksei Lyarsky (1923-1943) The Childhood of Maxim Gorky (Russia, 1938) - On His Own (Russia, 1939) Died as a soldier of Red Army during WW2.
Terry Kilburn (n.1926) A Christmas Carol (1938) - Goodbye, Mr Chips (1939) Only small roles after his childhood. Was artistic director of Oakland University's Meadow Brook Theatre in Rochester, MI. Partner of actor, Charles Nolte.

1940s

attore / attrice opere principali riconoscimenti
Johnny Sheffield (1931-2010) "Tarzan" serie (1941-47)
He had a business career.
Roddy McDowall (1928-1998) How Green was My Valley (Premio Oscar, 1941)
My Friend Flicka (1943) -- Lassie Come Home (1943) 		Hollywood Walk of Fame. Made the transition to adult actor.
Jean-Pierre Geffroy (b.1925) Nous le gosses (Francia, 1941)
Luciano De Ambrosis (b.) I bambini ci guardano (Italy, 1942)
Haruhiko Tsuda 父ありき (Chichi Ariki) / There Was a Father (Japan, 1942)
Elizabeth Taylor (1932-2011) Jane Eyre (1943) - National Velvet (1944) Hollywood Walk of Fame
Peggy Ann Garner (1932-1984) Jane Eyre (1943) - A Tree Grows in Brooklyn (1945) Oscar giovanile (1946)
Hollywood Walk of Fame (1960)
Margaret O'Brien (b.1937) Journey for Margaret (1942) -- Jane Eyre (1943) - Meet Me in St. Louis (1944)
Little Women (1949) - The Secret Garden (1949) 		Oscar giovanile (1945)
Hollywood Walk of Fame (1960)
Ann Carter (1936-2014) Il giardino delle streghe [The Curse of the Cat People] (1944)
Roger Krebs (1931-2014) La Cage aux rossignols (Francia, 1945) - Le visiteur (Francia, 1946)
Children Cast Barnen från Frostmofjället (Sweden, 1945) Northern Sweden in the middle of the 19th century. Seven children lose their parents, and to avoid the poor-house, they start on a long trek over the mountains to find a better life. See [ YouTube]
Claude Jarman (b.1934) The Yearling (1946) Oscar giovanile (1947)
Natalie Wood (1938-1981) Miracle on 34th Street (1947) Hollywood Walk of Fame (1987)
Shoeshine (1947)
Edmund Meschke (b.1936) Germania, anno zero (Italia, 1947)
Ivan Jandl (1937-1987) The Search (1948) Oscar giovanile (1949)
Children Cast Somewhere in Europe (Hungary, 1948) The lives of a gang of orphaned children in a postwar setting. Neorealistic. See YouTube
John Howard Davies (1939-2011) Oliver Twist (1948) -- The Rocking Horse Winner (1949)]] -- Tom Brown's Schooldays (1951) -- <The Magic Box (1951)> See YouTube
Donald Thompson The Quiet One (1948) A documentary account of the rehabilitation at the Wiltwyck School of an emotionally disturbed Black boy
Dean Stockwell (n.1936) Anchors Aweigh (1945) - The Green Years (1946) - Song of the Thin Man (1947) - Gentleman's Agreement (1947) - The Boy with Green Hair (1948) - The Secret Garden (1949) - Kim (1950) Golden Globe Award
Hollywood Walk of Fame (1992)
Bobby Henrey (b.1939) The Fallen Idol (1948)
Enzo Staiola (b.1939) Ladri di biciclette (1949)
Bobby Driscoll (1937-1968) The Window (1949) Oscar giovanile (1950)
Hollywood Walk of Fame (1960)

1990s

attore / attrice opere principali riconoscimenti
Jonathan Lipnicki (n.1990)
Rollo Weeks (n.1987) 		The Little Vampire (2000)
Jamie Bell Billy Elliot (2000)
Frankie Muniz My Dog Skip (2000) - Malcolm in the Middle (2000-06)
Alakina Mann
James Bentley 		The Others (2001)
Daniel Radcliffe (n.1989)
Emma Watson (n.1990)
Rupert Grint (n.1988) 		Harry Potter serie (2001-11)
Dakota Fanning I Am Sam (2001) Youth Artist Award
Keisha Castle-Hughes Whale Rider (2002) Oscar nominee
Alex Etel Millions (2004) -- Cranford (2007-09)
Jarrid Geduld Boy Called Twist (2004)
Freddie Highmore Finding Neverland (2004) - Charlie and the Chocolate Factory (2005)
Barney Clark Oliver Twist (2005)
Liam Mower
James Lomas
George Maguire 		Billy Elliot the Musical, Original London Cast (2005) Laurence Olivier Award
Abigail Breslin Little Miss Sunshine (2006) Oscar nominee
Jaden Smith The Pursuit of Happiness (2006)
[[]] (n.) Like Stars on Earth (India, 2007) An eight-year-old boy is thought to be lazy and a trouble-maker, until the new art teacher has the patience and compassion to discover the real problem behind his struggles in school.
Dave Dekker (n.1997) Ciske de Rat: The Musical (Danimarca, 2007-09)
William Miller Oliver Twist (TV miniserie, 2007)
Asa Butterfield
Jack Scanlon 		The Boy in the Striped Pyjamas (2008)
Kiril Kulish - David Álvarez - Trent Kowalik [[[Billy Elliot the Musical (Broadway)]] (2009) Tony Award

2010s

attore / attrice opere principali riconoscimenti
Abdallah El Akal David & Kamal (2011) - Zaytoun (2012)
Thomas Doret Le gamin au vélo (2011)
Asa Butterfield
Chloë Grace Moretz 		Hugo Cabret
Young Artist Award
Thomas Horn Molto forte, incredibilmente vicino
Tom Holland Billt Elliot: The Musical (2008-10) -- The Impossible (2012) Best British Young Actor
Quvenzhané Wallis Re della terra selvaggia (2012) - Annie (2015) Oscar nominee
Young Artist Award
Sophie Nélisse Book Thief Young Artist Award
Abraham Attah Beasts of No Nations (2015)
Jacob Tremblay (n.2006) Room (2015)
Neel Sethi (n.2003) The Jungle Book (2016)




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Shirley Temple (1928-2014) la più celebrata attrice bambina della storia del cinema
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L'attore bambino Carl Switzer (1927-1959), interprete del personaggio di Alfalfa nella serie Simpatiche canaglie.

Attore bambino è in generale chi durante l'infanzia interpreta un ruolo in un film, in uno spettacolo teatrale o in una fiction televisiva. Più specificamente la locuzione - in particolare l'equivalente inglese child actor - designa attori cinematografici e televisivi che raggiungono il successo in tenera età. In questi casi si parla talvolta di divo bambino[1] o anche genericamente di enfant prodige,[2] mentre il termine teenager actor è riservato a un adolescente.

L'attore bambino, specie nello star system hollywoodiano e al pari di altri giovanissimi artisti, è una figura che un diffuso luogo comune considera problematica: capace di progredire in una brillante carriera ma anche di finire in rovina, al punto che i media parlano talora enfaticamente di «maledizione dei divi bambini».[3]

Nella realtà tuttavia, sebbene solo un piccolo numero di attori bambini - come ad esempio Jodie Foster e Drew Barrymore - riesca a costruirsi una carriera adulta,[2] la maggior parte di essi approda comunque a una vita del tutto normale, perlopiù al di fuori del mondo dello spettacolo o anche al suo interno ma con ruoli diversi.[4]

Storia

File:Tiepolo, Giovanni Battista - Pulcinella and the Tumblers - 1797.jpg
Pulcinella e gli acrobati (Domenico Tiepolo, 1797)
File:Wolfgang amadeus mozart 1756 j hi.jpg
Wolfgang Amadeus Mozart e la sorella Maria Anna Mozart

L'impiego di bambini nello spettacolo (nel teatro, nel circo, nelle piazze e nelle fiere) è molto antico. Fino a quando alle donne era precluso il palcoscenico era comune che le parti femminili fossero affidate a giovani adolescenti. Nel Teatro elisabettiano si trovano attori adolescenti di sesso maschile che danno vita a intere compagnie, assai di moda all'epoca di Shakespeare (boy players).[5]

La presenza sempre più massiccia di attrici a partire dal XVII secolo riduce la presenza di attori bambini, in quanto i ruoli di bambino/a nel teatro e nell'opera sono ora di regola interpretati da giovani attrici e cantanti.[6] Ai bambini rimangono parti secondarie e di carattere che servono alla loro formazione e introduzione alla carriera scenica, secondo un percorso di apprendistato che di norma avveniva all'interno di compagnie professionali di attori, cui i bambini si aggregavano per legami familiari o per sfuggire alla fame e alla miseria. Se l'esperienza della crescita sul palcoscenico è comune a quasi tutti gli attori e attrici del tempo, delle loro esperienze di interpreti bambini non rimane memoria nelle cronache; solo al bambino prodigio è eccezionalmente dato un pubblico risalto come ad un fenomeno da esibire allo stupore dei presenti nelle corti e nei salotti dell'aristocrazia, come nel caso del piccolo Wolfgang Amadeus Mozart e di sua sorella Maria Anna Mozart.

Nel 1805, all'età di 13 anni, John Howard Payne, destinato egli stesso ad una brillante carriera di attore, pubblica su The Thespian Mirror una serie di note di critica teatrale che per la prima volta includono le biografie di alcuni bambini attori del tempo.[7] Se ne ricava che nel teatro in lingua inglese i giovani attori e attrici dell'epoca si perfezionavano in parti come quella del Duca di York in Richard III di Shakespeare o del giovane Norval in Douglas di John Home, per poi affrontare ruoli da protagonisti come quella del piccolo Pickle in The Spoiled Child (che rappresentata per la prima volta nel 1790 resta la più famosa opera teatrale per l'infanzia per tutta la prima metà dell'Ottocento).[8]

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Pubblicità di una compagnia di attori bambini negli Stati Uniti attorno al 1850

Le notazioni di John Howard Payne sono il segno di una situazione che sta rapidamente cambiando. Per la prima volta nella società anglo-sassone si comincia a dare spazio alle problematiche dell'infanzia e si sviluppa una letteratura che ha al centro le esperienze e i sogni di ragazzi o ragazze: Oliver Twist (1837-39), David Copperfield (1849-50) e Grandi speranze (1860-61) di Charles Dickens; Gli anni di scuola di Tom Brown (1857) di Thomas Hughes; Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (1865) di Lewis Carroll; Piccole donne (1868-69) di Louisa May Alcott; Le avventure di Tom Sawyer (1873) e Il principe e il povero (1881) di Mark Twain; L'isola del tesoro (1883) di Robert Louis Stevenson, Il piccolo Lord (1885) di Frances Hodgson Burnett; Il meraviglioso mago di Oz (1900) di L. Frank Baum; fino a Peter Pan (1902) di James Matthew Barrie.

Il successo commerciale di queste opere produce non solo sensibilità ed attenzione ai temi dell'infanzia ma una tradizione di adattamenti teatrali destinati al grande pubblico e quindi la formazione di compagnie di attori bambini e maggiori opportunità per i giovani interpreti di uscire dall'anonimato, specialmente negli Stati Uniti, dove il teatro è più libero da censure e regole formali[9] Nel 1852 la piccola Cornelia Howard, sulla scena accanto ai propri genitori George e Howard, contribuisce all'enorme successo a New York della prima produzione teatrale de La capanna dello zio Tom di Harriet Beecher Stowe. A fine Ottocento Elsie Leslie è già una celebrità negli Stati Uniti come protagonista sulle scene in ruoli come "Il piccolo Lord" nel 1888 e "The Prince and the Pauper" nel 1890.

L'avvento del cinema: l'epoca del muto (1895-1929)

La nascita del cinema si colloca quindi in un'epoca in cui l'interesse ai bambini attori è già vivo. Da parte loro, "i bambini si rivelano subito dotati di una naturale inclinazione a lasciarsi riprendere e, in un misto di incoscienza e narcisismo, appaiono attratti dall'idea di entrare nell'inquadratura, propensi a mostrarsi sullo schermo con lo stesso istintivo desiderio di esibizione che mostrano nella vita reale." [10] Già i primissimi cortometraggi realizzati dai fratelli Louis e Auguste Lumière contengono immagini delle loro figlie e da allora i bambini saranno nel cinema una presenza familiare e costante.

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Marie Eline nel 1910
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Adele DeGarde a 13 anni (1912)

Assai di più del teatro di prosa e dell'opera lirica, il cinema si dimostra uno strumento tecnicamente adatto a cogliere le capacità espressive peculiari dell'infanzia. Da un lato "il bambino, non ancora preda dei turbamenti, delle crisi e delle contraddizioni dell'adolescenza, si offre alla macchina da presa così com'è, senza alcun filtro. Con le sue emozioni, le sue paure e le sue propensioni ludiche."[10] Dall'altro, il bambino acquista sullo schermo una presenza scenica diversa che sul palcoscenico: la macchina da presa è capace di coglierne in primo piano le espressioni anche più intime e di trasmetterle direttamente agli spettatori.

Gli studi cinematografici si strutturano come le compagnie teatrali del loro tempo. Ogni studio ha i suoi piccoli attori, impiegati nei ruoli più vari in decine e decine di cortometraggi e con orari e ritmi di lavoro intensissimi. Sono soprattutto bambine, considerate più affidabili, disciplinate e mature, capaci di interpretare all'occorrenza sia parti maschili che femminili e di conservare per più anni fino all'adolescenza un aspetto infantile. Nella loro breve carriera Gladys Egan, Adele DeGarde e Marie Eline compaiono ciascuna in oltre cento cortometraggi, alternando parti da protagoniste con ruoli di supporto.

Si dà inizio anche alle prime serie di cortometraggi con bambini come personaggi protagonisti. La moda comincia in Europa, dove nel 1910 in Francia Pathe lancia il personaggio di "Bebe" (Anatole Mary), seguita in Italia da "Cinessino" (Eraldo Giunchi) della Cines. Nel 1912 è la volta di "Willy" (Willie Sanders) della Edison, e quindi negli anni successivi "Sonny Jim" (Bobby Connelly) della Vitagraph, e "Little Billy" (Paul Jacobs) della Keyston.

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Gladys Hulette in Alice's Adventures in Wonderland (1910)

La tradizione del teatro fa ancora sentire fortemente il suo peso nel momento in cui si producono i primi lungometraggi. Specie per le parti drammatiche più impegnative si finisce per preferire giovani attrici dal fisico minuto e dall'aspetto adolescenziale, le quali possano interpretare ruoli maschili o femminili di età anche notevolmente inferiore alla loro, mentre agli attori bambini si riservano le parti di supporto.[11] Alcune delle grandi attrici del cinema muto si cimentano con grande successo in ruoli di bambino/a, come Mary Pickford, Lillian Gish, Mary Miles Minter, e Marguerite Clark. Sono poche le eccezioni, tre le quali la più notevole è quella di Gladys Hulette, bambina prodigio del teatro e del cinema, alla quale, ancora giovanissima, vengono affidate le parti di Puck in A Midsummer Night's Dream (1909) e di Alice in Alice's Adventures in Wonderland (1910).

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Marie Osborne (Baby Mary), considerata la prima star bambina del cinema muto
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Gordon Griffith in Tarzan of the Apes (1918)

La situazione pero' è in rapida evoluzione. Il cinema riflette la sempre maggiore attenzione che l'intera società dedica ai bambini, visti ora anche dal punto di vista giuridico come persone dotate di diritti e da essere difese contro lo sfruttamento degli adulti. Negli anni in cui negli Stati Uniti il National Child Labor Committee incarica il fotografo Lewis Hine di documentare le drammatiche condizioni del lavoro minorile, il cinema di Hollywood contribuisce alla causa con il film The Cry of the Children (1912) diretto da George Nichols (con protagonista la piccola Marie Eline), nel quale si includono immagini documentarie di bambini lavoratori.[12]

Marie Osborne ("Baby Mary") è la prima star bambina del cinema muto americano con una serie di film diretti da Henry King, tra cui Little Mary Sunshine (1916). Nel 1918 Gordon Griffith riscuote grande successo come Tarzan bambino nel primo film sul personaggio della giungla, tanto da essere chiamato a ripetere il ruolo, questa volta come "figlio di Tarzan", nel 1920, anno in cui diventa anche il primo "Tom Sawyer" bambino della storia del cinema.[13] In Europa intanto l'ungherese Tibor Lubinszky è il primo attore bambino a interpretare i ruoli classici di "Il piccolo Lord" (1918), "Oliver Twist" (1919) e "The Prince of the Pauper" (1920), fino ad allora tradizionalmente riservati a giovani attrici.

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Jackie Coogan con Charlie Chaplin ne Il monello (1921)
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Diana Serra Cary (Baby Peggy) nel 1922

Nel 1921 il film Il monello (The Kid) segna un momento di svolta radicale.[10] Charlie Chaplin è il primo regista a intuire e a sfruttare fino in fondo le capacità protagonistiche che i bambini potevano avere davanti alla macchina da presa. A sei anni Jackie Coogan era già un attore consumato sia nel vaudeville sia sul set cinematografico.[14] All'indomani della prima guerra mondiale, segnata dal dramma di migliaia e migliaia di orfani, Coogan commuove con il suo personaggio di bambino povero, abbandonato, desideroso di affetto e al tempo stesso pieno di vita, di inraprendenza e di speranza nel futuro. Il suo stile realistico di interpretazione si ripete con successo negli anni seguenti, da Oliviero Twist (1922) a The Rag Man (1925), ed offre un modello per un'intera generazione di attori bambini, a cominciare da Diana Serra Cary ("Baby Peggy"), l'altra stella emergente dei primi anni Venti negli Stati Uniti.[15] e a Jean Forest e André Heuzé in Francia. Ma l'impatto è più profondo. Da un lato, l'esperienza della serie delle Simpatiche canaglie, vera fucina di giovani talenti dal 1922 al 1944, conferma che c'è un mercato vasto e remunerativo per film interpretati da bambini; negli anni Venti la serie lancia al successo bambini come Mary Kornman e Jean Darling ed e' fra l'altro la prima ad includere nel gruppo dei protagonisti anche i piccoli attori afro-americani Ernie "Sunshine Sammy" Morrison e Allen "Farina" Hoskins.[16] D'altro lato, a differenza di quanto avveniva nel teatro, i registi sono ora più propensi ad assegnare a bambini ruoli di primo piano anche in importanti produzioni per adulti. Le interpretazioni di Philippe DeLacy in Love (Anna Karenina) (Edmund Goulding, 1927) e The Student Prince in Old Heidelberg (Ernst Lubitsch, 1927), di Micky Moore in The King of Kings (Cecil B. DeMille, 1927), e di Bobby Gordon in The Jazz Singer (Alan Crosland, 1927) contribuiscono in modo significativo al successo di questi film.

L'avvento del sonoro (gli anni Trenta)

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Jackie Cooper
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Freddie Bartholomew and Mickey Rooney in Lord Fauntleroy (1936)

Con il passaggio dal muto al sonoro, si rafforza la presenza e il ruolo degli attori bambini. Il cinema è ora in grado di utilizzare pienamente, e meglio di ogni altro mezzo, la recitazione "naturale" dei bambini, cogliendo le loro espressioni e la loro voce senza alcuna forzatura. Il gruppo delle Simpatiche Canaglie raggiunge l'apice della sua notorieta' negli anni Trenta, grazie all'apporto di attori come Jackie Cooper, George "Spanky" McFarland, Scotty Beckett, Dickie Moore, Carl Switzer e Darla Hood. La serie, fra l'altro, continua ad essere la sola dove attori afro-americani (ora Matthew "Stymie" Beard e Billie "Buckwheat" Thomas) lavorino come co-protagonisti, mentre ad Harold Nicholas, giovanissimo e talentuoso ballerino del duo Nicholas Brothers, il cinema di Hollywood offriva solo brevi sequenze che potessero essere tagliate quando i film erano distribuiti nelle sale del Sud segregazionista.[17]

A riprova che gli attori bambini ad Hollywood non sono piu' presenza marginale, il film Skippy (regia di Norman Taurog, 1931) è il primo film interpretato da bambini ad essere premiato con un Oscar e tre nominations. Il protagonista Jackie Cooper, che ha lasciato le Simpatiche canaglie per entrare nel grande cinema, diventa a 9 anni il più giovane interprete ad essere nominato all'Oscar come miglior attore. Famosi rimangono i suoi film in coppia con Wallace Beery: Il campione (1931), The Bowery (1933), L'isola del tesoro (1934), and Il circo (1935).

Se Jackie Cooper è l'erede di Jackie Coogan, Freddie Bartholomew lo è di Philippe De Lacy, del quale ripete il ruolo del figlio di Anna Karenina nella versione sonora del 1935 sempre interpretata da Greta Garbo. Per alcuni anni, Bartholomew è l'attore bambino più pagato di Hollywood, con una serie importante di successi, da David Copperfield (1935) a Lord Fauntleroy (1936) e Capitani coraggiosi (1937).

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Shirley Temple con un'ammiratrice di eccezione, First Lady Eleanor Roosevelt
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Bobby Breen con Louise Beavers in Rainbow on the River (1936)

Ma gli anni Trenta sono soprattutto il decennio di Shirley Temple,[10] la quale ottiene una notorietà (e una retribuzione) da grande star del cinema con una serie di film di grande successo popolare, da Bright Eyes (1934) a The Little Colonel (1935), Riccioli d'oro (Curly Top, 1935), Wee Willie Winkie (1937), Heidi (1937), The Little Princess (1939). Nel 1935 riceve un Oscar speciale in riconoscimento del suo talento e come segno di gratitudine per aver largamente contribuito con gli incassi dei suoi film alla sopravvivenza dell'industria cinematografica nei difficili anni della Grande Depressione. Temple è un'attrice completa, il cui precoce talento, manifestatosi già nel cinema muto, trova piena espressione nel sonoro. La bambina recita, balla, canta e si mostra perfettamente a suo agio nell'interagire anche con le più celebrate star del cinema americano, così come lo è di fronte alle numerose personalità della società e della politica che incontra al di fuori del set. Da adulta metterà a frutto queste sue doti con una carriera importante di diplomatica, come ambasciatrice degli Stati Uniti in Ghana (1974-76) e in Cecoslovacchia (1989-92).[18]

Bobby Breen è in quegli anni il corrispettivo maschile di Shirley Temple. Nato in Canada, dotato di buona presenza scenica ma soprattutto di una voce eccezionale, è uno dei cantanti più popolari degli anni '30 in America e protagonista tra il 1936 e il 1939 di ben 8 film di grande successo commerciale, da Let's Sing Again (1936) a Way Down South (1939).[19]

[[Immagine:Judy Garland in The Wizard of Oz trailer 2.jpg|thumb|150px|Judy Garland ne Il mago di Oz (1939)]] Anche Mickey Rooney, Deanna Durbin e Judy Garland raggiungono grande fama negli anni Trenta con un lungo apprendistato di attori e cantanti bambini nel teatro e nel cinema, che vale a ciascuno di loro il riconoscimento dell'Oscar giovanile tra il 1939 e il 1940. Per anni continueranno da giovani attori ad interpretare parti di adolescenti.[20]

Fuori dal coro, Bonita Granville viene nominata all'Oscar per un parte che si distacca dallo stereotipo imperante dell'infanzia come era dell'innocenza e della bontà. Nel film La calunnia (1936) è una bambina perfida e viziata pronta a rovinare la vita di due sue insegnanti con le proprie calunnie.

Il divismo degli attori bambini a Hollywood è all'origine delle prime pubblicazioni celebrative,[21] ma anche di una serie infinita di cause legali, che li oppongono a membri delle loro stesse famiglie, circa l'usufrutto dei loro consistenti profitti. Nel 1939 si giunge finalmente in California all'approvazione di una legge (la cosiddetta Coogan Law) che salvaguardia una porzione degli introiti per la maggiore età del minore e regolamenta le condizioni di lavoro spesso massacranti cui i bambini erano spesso sottoposti, offrendo loro la possibilità di conciliare studio e lavoro e di avere maggiore tempo libero.[22].

Il fenomeno degli attori bambini dall'America si espande ad altri paesi, pur senza raggiungere forme comparabili di divismo.[10] La Francia ha Robert Lynen (Pel di carota, 1932), l'Inghilterra ha i gemelli Billy e Robert Bautch (Il principe e il povero, 1937). L'indiano Sabu è il primo attore bambino non di origine europea ad acquisire notorietà nel cinema con la sua interpretazione di La danza degli elefanti (1937), Il principe Azim (1938) e Il ladro di Bagdad (1940).[23] Nella Germania nazista (Jürgen Ohlsen in Hitlerjunge Quex, 1933) e nella Russia sovietica (Aleksei Lyarsky ne L'infanzia di Maxim Gorky, 1938) gli attori bambini sono sfruttati dalla propaganda ideologica diretta alle giovani generazioni come efficaci simboli e modelli di eroismo e idealismo; ai due giovani attori, prigionieri del loro ruolo, non resterà altra alternativa nella loro vita futura che di cadere in disgrazia (Ohlsen) per non essersene dimostrato all'altezza o di identificarsene fino in fondo (Lyarsky), fino alla morte sul campo di battaglia.[24]

Gli anni Quaranta: l'impatto del neorelismo

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Johnny Sheffield con Johnny Weissmuller
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Dean Stockwell
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Franco Interlenghi e Rinaldo Smordoni in Sciuscià (1946)
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Margaret O'Brien con Judy Garland
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Enzo Staiola in Ladri di biciclette (1948)
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Ivan Jandl in Odissea tragica (1948)
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Bobby Driscoll

Gli attori bambini sono una presenza ormai radicata nell'industria dell'intrattenimento. Dal 1939 al 1947 Johnny Sheffield è il popolarissimo "Boy", figlio adottivo di Tarzan e Jane, in una lunga serie di film. Margaret O'Brien, Dean Stockwell e Bobby Driscoll sono i più prolifici e richiesti tra gli attori bambini professionisti del periodo, con una lunga serie di film di successo. Anche Elizabeth Taylor e Natalie Wood raggiungono i loro primi successi già da bambine rispettivamente nei film Gran Premio (1944) e Il miracolo della 34ª strada (1947).

Il cinema è continuamente alla ricerca non solo di nuovi talenti ma di nuove prospettive. Alcuni registi non si accontentano di raccontare storie di bambini ma cercano di esplorare la realtà (anche nei suoi aspetti più crudi e drammatici) attraverso gli occhi dei bambini. È così con Roddy McDowall in Com'era verde la mia valle (1941), Luciano De Ambrosis in I bambini ci guardano (1942), e Peggy Ann Garner in Un albero cresce a Brooklyn (1945). È il preludio alla grande svolta neorealistica del cinema italiano del dopoguerra che nei film di Vittorio De Sica e Roberto Rossellini si afferma a livello internazionale anche in larga misura attraverso l'interpretazione spontanea di bambini attori non professionisti come Franco Interlenghi e Rinaldo Smordoni in Sciuscià (1946); Alfonsino Pasca in Paisà (1946); Enzo Staiola in Ladri di biciclette (1948); e Edmund Meschke in Germania anno zero (1948).[10] Con l'unica eccezione di Franco Interlenghi (destinato poi ad una lunga carriera di attore da adulto), per questi bambini la notorieta' resta legata a un solo film nel quale è stato loro chiesto di interpretare se stessi.[10]

La lezione del neorealismo si fa sentire nella produzione di film documentari o semi-documentari che mettono al centro le sofferenze dei bambini nell'immediato dopoguerra (e in cui per la prima volta si fa riferimento esplicito al dramma dell'Olocausto), come The Children of Europe (regia di Theodore Andrica, 1947), Our Children (Unzere Kinder, regia di Natan Gross e Shaul Goskind, 1948) o Somewhere in Europe (Ungheria, 1948). Il cinema di Hollywood risponde con Ivan Jandl in Odissea tragica (1948), la storia di un bambino e di sua madre che, sopravvissuti ai campi di concentramento ma separati l'uno dall'altra, si cercano in una Germania distrutta dalla guerra. L'influenza del neo-realismo si avverte anche in generi distanti, come il racconto storico di Oliver Twist (1948), che nell'interpretazione di John Howard Davies diventa cruda denuncia dello sfruttamento minorile, o i thriller Idolo infranto (1948) con Bobby Henrey e La finestra socchiusa (1949) con Bobby Driscoll.

All'innocenza dei bambini è associata una sensibilità particolare che li porta ad essere protagonisti di storie che li pongono al contatto con il soprannaturale. Amy Carter ne Il giardino delle streghe (The Curse of the Cat People, 1944) e Dean Stockwell ne Il ragazzo dai capelli verdi (1948) offrono i primi esempi di bambini la cui innocenza e sensibilità li rende capaci di esperienze paranormali, cui gli adulti sono esclusi.

Nel decennio Hollywood premia questi giovanissimi talenti con uno speciale Oscar giovanile assegnato a Margaret O'Brien, Peggy Ann Garner, Claude Jarman (Il cucciolo, 1946), Ivan Jandl, e Bobby Driscoll.[25]

La televisione e il ritorno agli attori professionisti (gli anni '50)

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Tina Apicella con Anna Magnani in Bellissima (1951)
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Brandon De Wilde
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La giovane Lauren Chapin con il cast di Papà ha ragione (1954-60)
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Patty McCormack in Il giglio nero (1956)
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Lee Aaker in Le avventure di Rin Tin Tin (1954-59)
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Jerry Mathers

In Bellissima (Italia, 1951) Luchino Visconti erge una bambina (Tina Apicella) a simbolo della ricerca ossessiva di piccoli talenti naturali da sacrificare all'illusione del successo. La grande stagione del Neorealismo italiano si chiude così con un personaggio che "sembra criticare l'illusione creata proprio dai film neorealisti: quella di giovanissime star passate come meteore nell'universo cinematografico." [10] Il modello neorealista rimane comunque vivo, negli anni Cinquanta, a livello internazionale, dove si continuano a preferire interpreti non professionisti come Georges Poujouly e Brigitte Fossey (Giochi proibiti, Francia, 1952), Pablito Calvo Marcelino pan y vino (Spagna, 1955), Subir Bannerjee (Pather panchali, India, 1955; Il lamento sul sentiero); e Jean-Pierre Léaud (The 400 Blows, Francia, 1959).

Il cinema americano, con l'unica notevole eccezione di Richie Andrusco in Little Fugitive (1953), torna invece a privilegiare attori bambini che abbiano ricevuto un apprendistato più formale. Sia Brandon De Wilde (Il membro del matrimonio, 1952) che Patty McCormack (Il giglio nero, 1956) arrivano al cinema ripetendo la parte che li ha resi celebri a Broadway. Entrambi affronteranno altri film importanti, De Wilde ne Il cavaliere della valle solitaria (1953) e Addio, lady (1956), and McCormack in All Mine to Give (1956); entrambi riceveranno la nomina all'Oscar per loro interpretazioni. L'unico Oscar giovanile del decennio è assegnato agli inglesi Jon Whiteley e Vincent Winter in I confini del proibito (1953).[25] Notevole impressione suscitano anche Michel Ray in La più grande corrida (1954); Richard Eyer in La legge del Signore (1956); e in particolare Billy Chapin in La morte corre sul fiume (1956).

La televisione comincia a offrire le prime parti importanti a molti giovani attori e la prospettiva non solo di un valido apprendistato ma di una continuità di lavoro che cinema e teatro non potevano loro garantire. Il piccolo schermo contribuisce al tempo stesso ad ampliare le loro possibilità espressive, prima di tutto con la produzione di popolari serie per ragazzi come le Le avventure di Rin Tin Tin (1954-59, con Lee Aaker) e Furia cavallo del West (1955-60, con Bobby Diamond), o "serie per famiglia" come Papà ha ragione (1954-60) con Lauren Chapin, e Il carissimo Billy (1957-63) con Jerry Mathers, giunto alla televisione dopo la positiva esperienza al cinema ne La congiura degli innocenti (1955) di Alfred Hitchcock.[26] Nel 1951 l'opera lirica "Amahl and the Night Visitors " di Gian Carlo Menotti, la prima prodotta espressamente per la televisione, mostra come grazie alla ripresa televisiva i bambini possano proporsi come protagonisti anche nell'opera lirica, portando al successo giovani interpreti come Chet Allen e Bill McIver.

I personaggi dei bambini negli anni Cinquanta si fanno più complessi e sfaccettati. Con Billy Gray in Ultimatum alla Terra (1951) e Michel Ray in I figli dello spazio (1958) la fantascienza si aggiunge ai generi offerti agli attori bambini, ancora sfruttando la loro curiosità e innocenza e la loro disponibilità ad accogliere il nuovo in contrasto alle paure degli adulti. Sul versante opposto, Patty McCormack mostra come il male non sia estraneo all'infanzia e posso produrre tragici risultati, offrendo in Il giglio nero (The Bad Seed, 1954 dramma e 1956 film) un inquietante ritratto di bambina psicotica e priva di rimorsi che giunge coscientemente all'omicidio.

Il musical degli anni Sessanta

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Ron Howard con Andy Griffith
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Billy Mumi con Brigitte Bardot
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Foto pubblicitaria del musical The Sound of Music
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Brandon Cruz con Bill Bixby e Miyoshi Umeki

Gli attori bambini sono ormai una presenza riconosciuta nel cinema internazionale. I nomi di molti di loro sono inclusi nello Hollywood Walk of Fame, a cominciare dall'8 febbraio 1960 quando il riconoscimento fu dato a Shirley Temple, Jackie Coogan, Jackie Cooper, Freddie Bartholomew, Mickey Rooney, e Judy Garland.

Negli anni Sessanta gli attori bambini coprono ormai una gamma amplissima di registri, dagli estremi dell'innocenza e del sacrificio a quelli della malvagità e della perversione.

I bambini sono la consolazione dei loro genitori, specie nelle serie televisive: Ron Howard (The Andy Griffith Show, 1960-68; Una fidanzata per papà, 1963); Billy Mumy (Erasmo il lentigginoso, 1965; Lost in Space, 1965-68); Marc Copage (primo attore bambino afro-americano in una serie non stereotipata in Gulia, 1968-71);[27] Brandon Cruz in Una moglie per papà (1969-72). Curiosamente sono quasi tutti chiamati nella finzione ad interpretare figli unici di genitore vedovo/a e l'intera azione si incentra proprio sulla stretta relazione tra genitore e figlio.

Gli stessi "adorabili" bambini possono tuttavia trasformarsi in mostri omicidi, come Martin Stephens ne Il villaggio dei dannati (1960) o lo stesso Billy Mumy nel celebre episodio (It's a Good Life, 1961) di Ai confini della realtà. Da oggetto del desiderio la bambina (Sue Lyon) diventa cinica seduttrice in Lolita (1962). Nel film Che fine ha fatto Baby Jane? (1962) Betty Davis è un ex-attrice bambina trasformatasi da adulta in un personaggio d'orrore, quasi a voler rivelare la sua natura nascosta. Il racconto post-apocalittica Il signore delle mosche (1963) demolisce il mito dell'innocenza "naturale" dei bambini, mostrando i velocissimi effetti "regressivi" che l'abbandono ha su un gruppo di bambini "civilizzati" una volta che siano lasciati a se stessi in un'isola deserta. Alla televisione si trasmettono ben due serie che prendono in giro questi film d'orrore che coinvolgono ora anche i bambini: The Addams Family (1964-66) e The Munsters (1964-66).

Anche laddove i bambini siano riproposti come eroi positivi, il cinema si sofferma sui terribili risvolti a livello psicologico dell'odio che si trovano a combattere: sia esso la guerra per Nikolai Burlyayev ne L'infanzia di Ivan (1962) di Andrej Tarkovskij o l'intolleranza razziale per Mary Badham e Phillip Alford ne Il buio oltre la siepe (1962), o la follia omicida di un adulto per William Dix in Nanny, la governante (1965).

L'ultimo Oscar giovanile viene assegnato nel 1960 ad una giovane attrice Hayley Mills, capace di esprimersi con grande abilità sia nelle parti più sentimentali e di intrattenimento (Il segreto di Pollyanna, 1960; Il cowboy con il velo da sposa, 1961) che in parti più complesse e drammatiche (The Tiger Bay, 1959; Whistle Down the Wind, 1962).[25]

Nel 1965 e nel 1968 l'Oscar per i miglior film va a due musical (The Sound of Music e Oliver!), in cui c'è una presenza fondamentale di un cast di attori-cantanti bambini. Prima della sua versione cinematografica (conosciuta in Italia con il titolo di Tutti insieme appassionatamente), il musical The Sound of Music con musiche di Richard Rodgers e testi di Oscar Hammerstein aveva debuttato in teatro a Broadway nel novembre 1959 e a Londra nel 1961, ricevendo accoglienze trionfali; l'intero cast dei bambini venne nominato ai Tony Awards. Anche Oliver! con musiche e testi di Lionel Bart si era affermato dapprima in teatro con fortunate produzioni, a Londra dal giugno 1960 e quindi a Broadway dal gennaio 1963. A ricoprire nella trasposizione cinematografica il ruolo di Oliver, che a Londra era stato di Keith Hamshere e a New York di Bruce Prochnik, fu scelto Mark Lester il quale non aveva una formazione di cantante (tanto da dover essere doppiato) ma era un attore bambino già con una buona esperienza nel cinema e nella televisione. Sull'onda del successo di questi due musical, altri spettacoli offrono parti di rilievo a attori bambini. Nel 1966 Frankie Michaels riceve a 10 anni il Tony Award per la sua interpretazione del giovane Patrick nel musical "Mame" a Broadway.[28] Dagli anni Sessanta, il musical si affianca stabilmente al cinema e alla televisione come uno dei principali veicoli di successo per gli attori bambini.

Sulla spinta del successo commerciale di film come Appuntamento sotto il letto (1968) e C'è un uomo nel letto di mamma (1968), anche alla televisione si affermano con La famiglia Brady (1969-74) (padre, madre e sei figli) show che mostrano famiglie numerose con figli di età anche molto diversa, il che permette di sfruttare le abilità di alcuni attori bambini già affermati, dando tempo nel frattempo ad altri di crescere sullo schermo per diversi anni.

Gli anni Settanta

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Jodie Foster in Paper Moon (serie televisiva)
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Adam Rich nel 1977
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Michael Jackson (al centro) con i fratelli

Nel 1974 Tatum O'Neal diventa a 10 anni la più giovane vincitrice di un Premio Oscar in Luna di carta (1973). Interpreta un ruolo simpatico di bambina precoce e smaliziata che mostra già una comprensione da adulto dei fatti della vita. In suo ruolo sarà ripreso nel 1974 nell'omonima serie televisiva da Jodie Foster, la più famosa e versatile attrice bambina di quegli anni. Lo stesso registro di precocità è al centro delle interpretazioni di Quinn Cummings in Goodbye amore mio! (1977) e di Justin Henry in Kramer contro Kramer (1979), che valgono loro la nomina al Premio Oscar.[25]

Gli anni Settanta sono forse l'epoca più fosca per gli attori bambini. Si rompe ogni limite: Linda Blair è posseduta dal demonio in L'esorcista (1973), Jonathan Scott-Taylor è l'Anti-Cristo in Il presagio (1976). Cade anche il tabu' sulla sessualità dei bambini che diventano cosciente oggetto di desiderio degli adulti, in modo ancora ambiguo con Björn Andrésen in Morte a Venezia (1971) ma esplicitamente diretto nelle prostitute bambine interpretate da Jodie Foster in Taxi Driver (1977) e Brooke Shields in Pretty Baby (1979).

Non mancano tuttavia le occasioni di emergere anche nel genere di fantasia e di intrattenimento: Peter Ostrum in Willy Wonka & the Chocolate Factory (1971), Johny Whitaker in Tom Sawyer (1973), Andrea McArdle in Anne: The Musical (1977), Kelly Reno in Black Stallion (1979). Cary Guffey in Incontri ravvicinati del terzo tipo (regia di Steven Spielberg, 1977) apre un nuovo filone nel film di fantascienza che vede nel bambino il mediatore privilegiato dell'incontro con il mondo alieno, filone che lo stesso Spielberg ed altri registi svilupperanno con grande ampiezza negli anni Ottanta.[29]

Con la fine della segregazione razziale si aprono anche a Hollywood nuove possibilità per attori afro-americani.[27] Kevin Hooks e' il primo attore bambino afro-americano cui sia data l'occasione di una parte importante non stereotipata nel film Sounder (1972). Alla televisione, in Il mio amico Arnold (1978-86) due bambini afro-americani (Gary Coleman e Todd Bridges) adottati nella finzione da un padre bianco diventano i primi attori afro-americani protagonisti di una serie televisiva di successo, mentre The Waltons (1972-81), Little House on the Prairie (1974-82), e Eight Is Not Enough (1977-81) (con Adam Rich) proseguono il filone già affermato di serie con numerosi attori bambini.

A livello internazionale si segnalano: Benoît Ferreux in Soffio al cuore (1971), Samy Ben-Youb in Madame Rosa (1977); David Bennent in Il tamburo di latta (1979).

Nel 1978 viene creata la Young Artist Association, un'organizzazione non-profit destinata a sostenere attori bambini o adolescnti, attraverso iniziative legislative, borse di studio ed un premio annuale che riconoscesse i giovani talenti nel cinema, televisione, teatro e musica. La prima cerimonia per il conferimento degli Young Artist Awards si tiene nell'ottobre 1979 in California e da allora si è ripetuta annualmente. Tra i premiati per la loro attività negli anni '70 si sono Diane Lane e Thelonious Bernard, protagonisti del film A Little Romance (1979), Justin Henry in Kramer vs. Kramer (1979), Adam Rich e Gary Coleman per le serie televisive Eight Is Enough e Il mio amico Arnold, e il giovane Michael Jackson (bambino prodigio per eccellenza nella musica di intrattenimento degli anni '70).

Gli anni Ottanta e il ritorno all'innocenza perduta

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Ricky Schroder

Negli anni '80 si avverte un deciso cambio di tendenza sia da parte del pubblico e della critica. Ad essere premiati con lo Young Artist Award sono ora in prevalenza attori bambini protagonisti di film di avventura, fantasia, e buoni sentimenti: Ricky Schroder in Il piccolo Lord (1980); Jonathan Ke Quan in Indiana Jones and the Temple of Doom (1980); Henry Thomas in E.T. (1982); Aileen Quinn in Annie (1982); Sean Astin in The Goonies (1985). Si segnala anche Barret Oliver in La storia infinita (1984, assieme a Noah Hathaway), D.A.R.Y.L. (1985) e Cocoon - L'energia dell'universo (1985).

Anche laddove si mantenga una maggiore vena realistica, il personaggio non perde la propria innocenza pur nell'affrontare situazioni tragiche: una difficile situazione familiare (Beril Guve in Fanny and Alexander, 1981; Anton Glanzelius in La mia vita a quattro zampe, 1985); la povertà e il degrado del proprio ambiente sociale (Garry Cadenat in Sugar Cane Alley, 1984; Danny de Munk in Ciske de Rat, 1984; Pelle Hvenegaard in Pelle alla conquista del mondo, 1986); la guerra (Sebastian Rice-Edwards in Hope and Glory (1987) e Christian Bale in L'impero del sole, 1987), l'Olocausto (Gaspard Manesse e Raphaël Fejtö in Arrivederci ragazzi, 1987), persino l'esperienza di una catastrofe nucleare (Ross Harris in Testament, 1983). Questo dimensione di ritrovata innocenza di fronte alle difficoltà è sintetizzata nell'interpretazione più popolare degli anni Ottanta a livello internazionale: Salvatore Cascio in Nuovo Cinema Paradiso (1988), il film di Giuseppe Tornatore, premio Oscar come miglior film straniero. Cascio riceve anche lo Young Artist Award.

Negli anni Ottanta, alla televisione si afferma Kim Fields in L'albero delle mele (1979-88) e soprattutto il gruppo di attori bambini afro-americani nel The Cosby Show (1984-92), primo programma di successo interamente incentrato sulle vicende di una famiglia afro-americana.[27]

Gli anni Novanta

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Macaulay Culkin

Con il film Mamma, ho perso l'aereo (1990), Macaulay Culkin diventa la star del decennio nel film di intrattenimento.[10] Assieme a lui, Elijah Wood, Joseph Mazzello e Brad Renfro, tutti vincitori di Young Artist Awards, sono i più popolari attori bambini nella prima metà degli anni Novanta, contribuendo al successo di film come Jurassic Park (1993), Shadowlands (1993) o Il cliente (1994), talora interagendo in film come Il grande volo (1992), The Good Son (1993), e The Cure (1995). Anna Paquin vince il premio Oscar quale miglior attrice non protagonista in Lezioni di piano (1993). A livello internazionale si segnalano Julien Ciamaca in My Father's Glory & My Mother's Castle (Francia 1990); Victoire Thivisol in Ponette (Francia, 1996); Misha Philipchuk in Il ladro (Russia, 1997); Vinícius de Oliveira in Central do Brasil (Brasile, 1998); e soprattutto Giorgio Cantarini ne La vita è bella (1997), film vincitore di tre Premi Oscar; anche a lui va il Young Artist Award. Fa la sua prima comparsa anche la vicenda di un bambino terrorista nel film The Boy from Lebanon (1994).

Alla fine degli anni Novanta il regista M. Night Shyamalan ripropone il modello del bambino che spinto della propria sensibilità entra in contatto con il soprannaturale, prima con il film Ad occhi aperti (1998) con Joseph Cross e poi con l'eccezione successo di The Sixth Sense - Il sesto senso (1999) con Haley Joel Osment che, nominato all'Oscar, confermerà il suo talento in A.I. - Intelligenza Artificiale (2001) di Steven Spielberg.[10]

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Fred Savage

Alla televisione gli attori bambini contribuiscono in modo determinante al successo di serie che dagli Stati Uniti rimbalzano sulle reti di mezzo mondo: Neil Patrick Harris in Doogie Howser (1989-93); Sara Gilbert e Michael Fishman in Pappa e ciccia (Roseanne, 1988-97); Zachery Ty Bryan, Taran Noah Smith, e Jonathan Taylor Thomas in Quell'uragano di papà (Home Improvement, 1991-99); Jodie Sweetin, Mary-Kate Olsen e Ashley Olsen in Gli amici di papà (Full House, 1987-95); Fred Savage in Blue Jeans (The Wonder Years, 1988-93); Madeline Zima in La tata (1993-99); Ben Savage in Crescere, che fatica! (Boy Meets World, 1993-2000).[30]

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Haley Joel Osment

Daisy Eagan non ha ancora compiuto 12 anni quando è premiata dai Tony Awards per la sua interpretazione nel musical "The Secret Garden" (1991), un altro musical di Broadway (1991-93) a impiegare bambini in ruoli protagonistici.[31] The Lion King (musical), tratto dall'omonimo film della Disney, offre anch'esso due parti di risalto per attori bambini e in esse avranno l'opportunità di cimentarsi diverse generazioni di giovani interpreti (lo spettacolo, inaugurato a Broadway nel 1997 e quindi a West End di Londra nel 1999, vi è ancor oggi rappresentato senza interruzione).[32].

Il nuovo millennio

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Billy Elliot the Musical, 5th Birthday Show (2010)

Jamie Bell nel film Billy Elliot (2000) offre una interpretazione così convincente che il suo personaggio, un ragazzo pronto a sfidare quasi suo malgrado i pregiudizi della famiglia e del proprio ambiente per esprimere se stesso come ballerino, diventa uno dei simboli del decennio. Elton John adatta la storia ad un musical di successo che offre a numerosi giovani talenti la possibilità di affermarsi sulle scene internazionali e ottenere importanti riconoscimenti.[33] I tre Billy del cast originale londinese (Liam Mower, James Lomas, George Maguire) ricevono nel 2005 il Laurence Olivier Award, mentre il Tony Award premia nel 2009 il cast originale americano (Kiril Kulish, David Álvarez, Trent Kowalik).

Sull'onda del fenomeno letterario dei racconti di Harry Potter, i suoi giovani interpreti sul grande schermo (Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint) acquistano enorme popolarità internazionale.[34]

Due attrici bambine vengono nominate all'Oscar, Keisha Castle-Hughes in La ragazza delle balene (2002) e Abigail Breslin in Little Miss Sunshine (2006).

Il cinema continua ad occuparsi dei bambini anche con coraggiosi documentari di denuncia della precaria condizione dell'infanzia in alcune aree del mondo.[35] Tra di essi si segnalano: Children Underground (2001) (dedicato ai ragazzi di strada rumeni), e due opere sull'esperienza dei bambini-soldato in Africa, Children of Congo: From War to Witches (2008) e Children of War (2009).

Dal 2010 ad aggi

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Thomas Doret

Un altro musical con un cast di bambini riscuote su successo internazionale. Matilda the Musical debutta nel novembre 2011 al West End di Londra, e a Broadway nell'aprile 2013. Come già successo con Billy Elliot the Musical, le attrici bambine che si alternano nel ruolo di protagonista a Londra (Eleanor Worthington Cox, Cleo Demetriou, Sophia Kiely, Kerry Ingram) ricevono il Lawrence Olivier Award, mentre il Tony Award premia il cast americano (Sophia Gennusa, Oona Laurence, Bailey Ryon, Milly Shapiro).

Nel gennaio 2013 Quvenzhané Wallis entra a 9 anni nella storia del cinema come l'attrice più giovane ad essere candidata all'Oscar per la sua interpretazione del film Re della terra selvaggia (2012). L'attrice riceve numerosi riconoscimenti (incluso lo Young Artist Award) anche come protagonista del film Annie - La felicità è contagiosa (2014). Lo Young Artist Award premia anche Chloë Grace Moretz (Hugo Cabret, 2011), Sophie Nélisse (The Book Thief, 2013), e Tom Holland in The Impossible (2012). Si segnalano anche le interpretazioni di Thomas Doret in Il ragazzo con la bicicletta (2011), Asa Butterfield in Hugo Cabret (2011), Thomas Horn in Molto forte, incredibilmente vicino (2011), e Jacob Tremblay in Room (2015).

Italia

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Il giovane saltimbanco (1877) di Antonio Mancini

In Italia gli attori bambini sono attivi da tempo immemorabile nelle piazze, nei circhi e nei teatri, spesso in condizioni di lavoro duro e precario, soggetti ad ogni tipo di abuso, privi di qualsiasi diritto. Di loro non resta memoria se non in scarse note di cronaca e in alcuni dipinti di artisti come Domenico Tiepolo e Antonio Mancini. Dello "sfruttamento dei bambini sul teatro" il primo a occuparsi è il medico e sindacalista Gaetano Pieraccini in un pioneristico articolo del 1908 sul Giornale italiano di medicina sociale.[36] Lo sviluppo dell'industria cinematografica avviene quindi proprio nel momento in cui i bambini attori stanno uscendo dal loro secolare anonimato e la società intera, divenuta più sensibile ai problemi dell'infanzia, sembra finalmente accorgersi della loro esistenza.[37]

Sin dagli inizi del cinema muto i bambini sono interpreti di numerosi cortometraggi, spesso protagonisti di serie comiche sotto nomi d'arte, a somiglianza di quanto avveniva nelle popolari contemporanee serie a fumetti.

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Maria Bay (Firulì) in una immagine del 1911
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Miranda Bonansea

La prima bimba attrice ad avere successo in Italia fu le settenne Maria Bay, lanciata dalla Ambrosio Film di Torino. La piccola interpretò decine di film negli anni dal 1911 al 1916, dapprima dando vita al personaggio, tra il comico ed il patetico, di Firulì, per poi passare indifferentemente a ruoli di bambina o di bambino. Altri piccoli attori di quell'epoca sono Edoardo Notari (Gennariello, 1912-17); Ermanno Roveri (Frugolino, 1913-14); Eraldo Giunchi (Cinessino, 1913-15); Luigi Petrungaro (1913-17); Renato Visca (1913-19); Ettore Casarotti (1917-22); Mimmo Palermi (1917-25); Franco Capelli (1920-22). Poi la crisi della produzione cinematografica italiana, con il fallimento dell'U.C.I., interrompe anche le giovani carriere di questi piccoli interpreti.

L'avvento del sonoro offre agli attori bambini nuove possibilità di espressione, ma le condizioni generali del cinema e della società italiani non portano all'emergere di celebrità paragonabili a quelle dei loro colleghi americani.

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Luciano De Ambrosis ne I bambini ci guardano

Gli attori bambini che si segnalarono in questo periodo furono Pino Locchi (1932-42), Cesare Barbetti (1935-45), Gianni Glori (1941-43), Ennio Sannangelo (1936-40) e Paolo Ferrari (1938-43) che nel suo primo ruolo (Ettore Fieramosca di Blasetti) fu presentato come Tao Ferrari. Tra le bimbe, oltre a Miranda Bonansea (1935-39), ebbe grandissimo, anche se breve, successo Mariù Pascoli (1941-46), esordiente nel Piccolo mondo antico di Soldati, per il quale fu scelta attraverso un concorso bandito dalla casa produttrice "Lux Film". Non volendo esser da meno, l'anno successivo l'altra importante casa di produzione italiana dell'epoca, la "Scalera", scelse con lo stesso metodo Luciano De Ambrosis, destinato ad essere Pricò ne I bambini ci guardano con cui De Sica inaugura una serie di opere drammatiche dedicate alla condizione dell'infanzia, che proseguirà poi con Sciuscià, Ladri di biciclette e che secondo alcuni arriverà sino a L'oro di Napoli. È un film che, a parere unanime della critica, costituisce assieme al coevo Ossessione di Visconti (e, per molti, anche con 4 passi fra le nuvole di Blasetti), il preludio alla grande stagione del neorealismo.

I piccoli interpreti non professionisti di quei film del dopoguerra sono i primi attori bambini del cinema italiano ad acquisire fama internazionale. Sono Franco Interlenghi e Rinaldo Smordoni in Sciuscià (regia di Vittorio De Sica, 1946); Alfonsino Pasca in Paisà (regia di Roberto Rossellini, 1946); Enzo Staiola in Ladri di biciclette (regia di Vittorio De Sica, 1948); Edmund Meschke in Germania anno zero (regia di Roberto Rossellini, 1948); e Agnese e Nella Giammona in La terra trema (regia di Luchino Visconti, 1948).

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Mariù Pascoli in Piccolo mondo antico, regia di Mario Soldati, 1941
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Franco Interlenghi e Rinaldo Smordoni con Maria Campi nel film Sciuscià (1946)

Nel 1949 esordisce, a soli 5 anni, Paola Quattrini, nel film di Brignone Il bacio di una morta, primo impegno di una lunghissima carriera teatrale, cinematografica e televisiva. Nel 1951 Visconti sceglie una bambina di cinque anni, Tina Apicella, da affiancare alla grande Anna Magnani nella drammatica critica al cinismo del mondo del cinema di Bellissima, ed in questo caso, invece, si tratterà dell'unico film interpretato. Tuttavia, negli anni '50, '60 e '70, ai giovani attori italiani si danno meno occasioni di emergere a livello internazionale. Vittorio De Sica e Sophia Loren portano al successo la già adolescente (12 anni) Eleonora Brown ne La ciociara (1960) e Carlo Angeletti ne La baia di Napoli (1960). Luchino Visconti si affida ad un ragazzo svedese (Björn Andrésen) per la parte di Tadzio in Morte a Venezia (1971), mentre Vittorio De Seta, Bernardo Bertolucci e Paolo e Vittorio Taviani puntano su bambini con forti caratteristiche regionali e dialettali: Peppeddu Cuccu in Banditi a Orgosolo (1961); Paolo Pavesi e Roberto Maccanti in Novecento (1976); e Fabrizio Forte in Padre padrone (1977).

Lo sviluppo dei programmi televisivi offre alcuni parti di grande popolarità, a Sandro Pistolini ne Il piccolo Lord (1960), a Roberto Chevalier in David Copperfield (1965) e a Giusva Fioravanti nella serie La famiglia Benvenuti (1968-69), fino allo straordinario successo di critica e di pubblico di Andrea Balestri ne Le avventure di Pinocchio (1972). Con lo sceneggiato sull'opera di Carlo Collodi, Luigi Comencini corona un percorso che lo afferma, dopo Vittorio De Sica, come il regista italiano più sensibile ai temi dell'infanzia e il più capace di lavorare con giovanissimi talenti,[38] da Giancarlo Damiani ne La finestra sul Luna Park (1957) a Stefano Colagrande in Incompreso (1966) fino a Domenico Santoro che "scoperto" nel documentario I bambini e noi (1970), sarà il Lucignolo dello sceneggiato televisivo accanto al Pinocchio di Andrea Balestri.

Un panorama, forzatamente sintetico, di questi anni, registra, oltre a quelli già citati, i seguenti nominativi: Anna Pisani in La spiaggia (regia di Alberto Lattuada, 1954); Geronimo Meynier e Andrea Scirè in Amici per la pelle (regia di Franco Rossi, 1955); Edoardo Nevola e Marco Paoletti ne Il maestro... (regia di Aldo Fabrizi, 1957); Renato Cestiè ne L'ultima neve di primavera (regia di Raimondo Del Balzo, 1973), e Nicoletta Elmi in Profondo rosso (regia di Dario Argento, 1975).

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Salvatore Cascio in Nuovo Cinema paradiso (1988), film premiato con l'Oscar

Gli anni ottanta e novanta sono segnati dai successi internazionali di Totò Cascio in Nuovo Cinema Paradiso (regia di Giuseppe Tornatore, 1988) e di Giorgio Cantarini ne La vita è bella (regia di Roberto Benigni, 1997). Entrambi i film vincono l'Oscar come miglior film straniero; era dai tempi del neorealismo che degli attori bambini italiani non giungevano ad un tale livello di popolarità internazionale, segnata anche dal conferimento di importanti riconoscimenti della critica come il Premio BAFTA 1989 per Cascio e lo Young Artist Award per entrambi.

Tra le altre interpretazioni di rilievo si segnalano ancora una volta i giovani attori dei film di Luigi Comencini: Francesco Bonelli in Voltati Eugenio (1980); Carlo Calenda in Cuore (1984); e Santo Polimeno in Un ragazzo di Calabria (1987). Anche Cristina Comencini, Carlo Carlei e Roberto Faenza offrono importanti parti di protagonisti ai loro giovani interpreti: Asia Argento in Zoo (1988); Manuel Colao in La corsa dell'innocente (1993); e Jenner Del Vecchio in Jona che visse nella balena (1993). Per alcuni bambini del cast del film Io speriamo che me la cavo (regia di Lina Wertmüller, 1992), questa sarà solo la prima tappa di una lunga carriera di attori: è il caso di Ciro Esposito e Adriano Pantaleo. Sempre nel 1992 alla bimba Valentina Scalici ed al bimbo Giuseppe Ieracitano vengono assegnati due David di Donatello speciali per la loro interpretazione del Ladro di bambini di Gianni Amelio.

Gli anni Novanta sono anche gli anni in cui compaiono i primi studi studi monografici sugli attori bambini nel cinema italiano. È dapprima una raccolta di saggi del 1992 sui bambini nei film di Luigi Comencini a cura di Lorenzo Capulli e Stefano Gambelli; quindi una monografia del 1995 sulla storia dei bambini nel cinema italiano redatta da Giovanni Grazzini, per lunghi anni critico cinematografico del Corriere della Sera, il quale compila anche la relativa voce nell'Enciclopedia del Cinema Treccani.

I primi anni del XXI secolo non hanno visto finora alcun film con attori bambini italiani distinguersi in modo netto a livello internazionale, al di là dei consensi ricevuti dalla critica per alcune interpretazioni, soprattutto quella di Giuseppe Cristiano in Io non ho paura (2003) di Gabriele Salvatores, o quelle di Gianluca Di Gennaro in Certi bambini (regia di Andrea Frazzi e Antonio Frazzi, 2004); e di Greta Zuccheri Montanari in L'uomo che verrà (regia di Giorgio Diritti, 2009). Quanto a popolarità, il primato spetta ai bambini presenti in fortunate serie televisive: Eleonora Cadeddu e il fratello Michael Cadeddu, dal 1998 in Un medico in famiglia; Nerino Bertolacci (2000-04), Sara Santostasi (2004), Steven Manetto (2006), e Andrea Pittorino (2009-11) in Don Matteo.

A segnalarsi sono piuttosto due documentari, entrambi del 2015. Nel primo, I bambini sanno, Walter Veltroni intervista trentanove bambini, tra gli otto e i tredici anni, raccontando come loro osservino e giudichino l’Italia, la loro vita, gli adulti, il futuro, similmente a quanto Luigi Comencini aveva fatto nel suo documentario del 1970. Il secondo, Protagonisti per sempre di Mimmo Verdesca, premiato al Giffoni film festival, raccoglie i ricordi di alcuni tra i più famosi attori bambini italiani, ormai adulti. Il documentario di Verdesca è il segno di una crescente attenzione anche a livello internazionale sugli attori bambini in Italia (è del 2014 la pubblicazione del primo volume in inglese specificamente dedicato al soggetto: New Visions of the Child in Italian Cinema), ma anche dell'emergere di un nuovo interesse sul destino di questi bambini da adulti e sull'influenza che la loro esperienza ha avuto sulla loro crescita.

Note

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  2. ↑ 2.0 2.1 Template:Cita.
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  5. ↑ Template:Cita.
  6. ↑ Elizabeth Reitz Mullenix. Wearing the Breeches: Gender on the Antebellum Stage (New York: St. Martin’s Press, 2000).
  7. ↑ Dunlap, William. A History of the American Theatre from its Origins to 1832 (Champaign, IL: University of Illinois Press, 2005)
  8. ↑ The Spoiled Child: A Farce (London: Simpkin, 1822).
  9. ↑ Jeanne Klein, "Without Distinction of Age: The Pivotal Roles of Child Actors and Their Spectators in Nineteenth-Century Theatre" in The Lion and the Unicorn 36.2 (April 2012)
  10. ↑ 10.0 10.1 10.2 10.3 10.4 10.5 10.6 10.7 10.8 10.9 Giovanni Grazzini, "I bambini", in Enciclopedia del Cinema Treccani.it.
  11. ↑ Gaylyn Studlar, Precocious Charms. Stars Performing Girlhood in Classical Hollywood Cinema (Berkeley, University of California Press, 2013).
  12. ↑ Ian Wojik-Andrews, Childrens Films: History, Ideology, Pedagogy, Theory (Routledge, 2002). p. 227; Michelle Tolini Finamore, Hollywood Before Glamour: Fashion in American Silent Film (Palgrave Macmillan, 2013). p. 188.
  13. ↑ John Taliaferro, Tarzan Forever: The Life of Edgar Rice Burroughs the Creator of Tarzan (Simon and Schuster, 2002).
  14. ↑ Diana Serra Cary, Jackie Coogan: The World's Boy King (Scarecrow Press, 2003).
  15. ↑ Diana Serra Cary, What Ever Happened to Baby Peggy: The Autobiography of Hollywood's Pioneer Child Star (St. Martins Press, 1996).
  16. ↑ Donald Bogle, Toms, Coons, Mulattoes, Mammies & Bucks: An Interpretive History of Blacks in American Films (New York: Continuum, 1973, rev. 2001); Leonard Maltin, The Little Rascals: Remastered and Uncut, Volume 22 (Introduction) [Videorecording] (New York: Cabin Fever Entertainment/Hallmark Entertainment, 1994).
  17. ↑ Donald Bogle, Toms, Coons, Mulattoes, Mammies & Bucks: An Interpretive History of Blacks in American Films (New York: Continuum, 1973, rev. 2001).
  18. ↑ John F. Kasson, The Little Girl Who Fought the Great Depression: Shirley Temple and 1930s America (New York: W.W. Norton & Company, 2014); Shirley Temple ha anche pubblicato la propria autobiografia: Child Star: An Autobiography (New York: McGraw-Hill, 1988).
  19. ↑ Charles Foster, Once Upon a Time in Paradise: Canadians in the Golden Age of Hollywood (Dundurn, 2003), pp.35-55.
  20. ↑ Alvin H. Marill, Mickey Rooney: His Films, Television Appearances, Radio Work, Stage Shows, and Recordings (McFarland, 2004); Alexander McRobbie, The Deanna Durbin Story (National Book Network, 2006); Gerald Clarke, Get Happy: The Life of Judy Garland (Random House Publishing Group, 2009).
  21. ↑ Dixie Willson, Little Hollywood stars (Akron, OH, e New York: Saalfield Pub. Co., 1935.
  22. ↑ Child Arctors and Coogan Bill
  23. ↑ Michael Lawrence, Sabu (Palgrave Macmillan, 2014).
  24. ↑ David Welch, Propaganda and the German Cinema, 1933-1945 (I.B.Tauris, 2001); Evgeniĭ Aleksandrovich Dobrenko, Stalinist Cinema and the Production of History (Edinburgh University Press, 2008).
  25. ↑ 25.0 25.1 25.2 25.3 Robert A. Osborne, 75 Years of the Oscar: The Official History of the Academy Awards (Abbeville Press, 2003).
  26. ↑ David Dye, Child and Youth Actors, p.x.
  27. ↑ 27.0 27.1 27.2 Linda J. Armstrong, African Americans in Radio, Film, and TV Entertainers (Mason Crest, 2014).
  28. ↑ Los Angeles Times
  29. ↑ Ray Morton, Close Encounters of the Third Kind: The Making of Steven Spielberg's Classic Film (Applause Theatre and Cinema Books, 2007).
  30. ↑ Steven D. Stark.Glued to the Set: The 60 Television Shows and Events that Made Us Who We Are Today (New York: Free Press, 1997).
  31. ↑ Stanley Green e Kay Green, Broadway musicals, show by show (New York: Applause Theatre & Cinema Books, 2008); The Secret Garden in Musical Theatre Shows with Children.
  32. ↑ The Lion King in Musical Theatre Shows with Children; Julie Taymor, The Lion King: Pride Rock On Broadway (New York: Hyperion, 1997); Michael Lassell, Disney On Broadway (New York: Disney Editions, 2002); Stanley Green e Kay Green, Broadway musicals, show by show (New York: Applause Theatre & Cinema Books, 2008)
  33. ↑ Stanley Green e Cary Ginell, Broadway Musicals: Show by Show (Milwaukee, WI: Applause Theatre & Cinema Books, VII ed., 2011); "Billy Elliot the Musical" in Musical Theatre Shows with Children .
  34. ↑ Bob McCabe, Harry Potter: Page to Screen, the Complete Filmmaking Journey (New York : Harper Design, 2011)
  35. ↑ Mark Gibney, Watching Human Rights: The 101 Best Films (Boulder, CO: Paradigm Publishers, 2013).
  36. ↑ Gaetano Pieraccini, "Lo sfruttamento dei bambini sul teatro", in Il Ramazzini. Giornale italiano di medicina sociale, vol. 5, Firenze, Niccolai, 1908.
  37. ↑ Enciclopedia del cinema, Treccani.it; John Holmstrom, The Moving Picture Boy" (Norwick: Michael Russell, 1996).
  38. ↑ Lorenzo Capulli e Stefano Gambelli (a cura di), I bambini del cinema: Luigi Comencini 1946-1991, Ancona, Aniballi, 1992.

Bibliografia

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  • David Dye. Child and Youth Actors: Filmographies of Their Entire Career, 1914-1985 (Jefferson, NC and London: McFarland, 1988).
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  • Robertson Davies. Shakespeare's Boy Actors (New York: Russell & Russell, 1939; rist. 1964)
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  • Danielle Hipkins e Roger Pitt (a cura di). New Visions of the Child in Italian Cinema (Bern: Peter Lang, 2014)

Collegamenti esterni

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Storia

L'impiego di bambini nello spettacolo (nel teatro, nel circo, nelle piazze e nelle fiere) è molto antico. Fino a quando alle donne era precluso il palcoscenico era comune che le parti femminili fossero affidate a giovani adolescenti. Nel Teatro elisabettiano si trovano attori adolescenti di sesso maschile che danno vita a intere compagnie, assai di moda all'epoca di Shakespeare (boy players).[1]

La presenza sempre piu' massiccia di attrici a partire dal XVII secolo riduce la presenza di attori bambini, in quanto i ruoli di bambino/a nel teatro e nell'opera sono ora di regola interpretati da giovani attrici e cantanti.[2] Ai bambini rimangono parti secondarie e di carattere che servono alla loro formazione e introduzione alla carriera scenica, secondo un percorso di apprendistato che di norma avveniva all'interno di compagnie professionali di attori, cui i bambini si aggregavano per legami familiari o per sfuggire alla fame e alla miseria. Se l'esperienza della crescita sul palcoscenico e' comune a quasi tutti gli attori e attrici del tempo, delle loro esperienze di interpreti bambini non rimane memoria nelle cronache; solo al bambino prodigio e' eccezionalmente dato un pubblico risalto come ad un fenomeno da esibire allo stupore dei presenti nelle corti e nei salotti dell'aristocrazia, come nel caso del piccolo Wolfgang Amadeus Mozart e di sua sorella Maria Anna Mozart.

Nel 1805, all'eta' di 13 anni, John Howard Payne, destinato egli stesso ad una brillante carriera di attore, pubblica su The Thespian Mirror una serie di note di critica teatrale che per la prima volta includono le biografie di alcuni bambini attori del tempo. [3] Se ne ricava che nel teatro in lingua inglese i giovani attori e attrici dell'epoca si perfezionavano in parti come quella del Duca di York in Richard III di Shakespeare o del giovane Norval in Douglas di John Home, per poi affrontare ruoli da protagonisti come quella del piccolo Pickle in The Spoiled Child (che rappresentata per la prima volta nel 1790 resta la piu' famosa opera teatrale per l'infanzia per tutta la prima meta' dell'Ottocento).[4]

Le notazioni di John Howard Payne sono il segno di una situazione che sta rapidamente cambiando. Per la prima volta nella societa' anglo-sassone si comincia a dare spazio alle problematiche dell'infanzia e si sviluppa una letteratura che ha al centro le esperienze e i sogni di ragazzi o ragazze: Oliver Twist (1837-39), David Copperfield (1849-50) e Grandi speranze (1860-61) di Charles Dickens; Gli anni di scuola di Tom Brown (1857) di Thomas Hughes; Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (1865) di Lewis Carroll; Piccole donne (1868-69) di Louisa May Alcott; Le avventure di Tow Sawyer (1873) e Il principe e il povero (1881) di Mark Twain; L'isola del tesoro (1883) di Robert Louis Stevenson, Il piccolo Lord (1885) di Frances Hodgson Burnett; Il meraviglioso mago di Oz (1900) di L. Frank Baum; fino a Peter Pan (1902) di James Matthew Barrie.

Il successo commerciale di queste opere produce non solo sensibilita' ed attenzione ai temi dell'infanzia ma una tradizione di adattamenti teatrali destinati al grande pubblico e quindi maggiori opportunita' per gli attori bambini di uscire dall'anonimato come interpreti, specialmente negli Stati Uniti, dove il teatro e' piu' libero da censure e regole formali[5] Nel 1852 la piccola Cornelia Howard, sulla scena accanto ai propri genitori George e Howard, contribuisce all'enorme successo a New York della prima produzione teatrale di Uncle Tom's Cabin di Harriet Beecher Stowe. A fine Ottocento Elsie Leslie e' gia' una celebrita' negli Stati Uniti come protagonista sulle scene in ruoli come "Little Lord Fauntleroy" nel 1888 e "The Prince and the Pauper" nel 1890.

L'avvento del cinema: l'epoca del muto (1895-1929)

La nascita del cinema si colloca quindi in un'epoca in cui l'interesse ai bambini attori e' gia' vivo. Da parte loro, "i bambini si rivelano subito dotati di una naturale inclinazione a lasciarsi riprendere e, in un misto di incoscienza e narcisismo, appaiono attratti dall'idea di entrare nell'inquadratura, propensi a mostrarsi sullo schermo con lo stesso istintivo desiderio di esibizione che mostrano nella vita reale." [6] Gia' i primissimi cortometraggi realizzati dai fratelli Louis e Auguste Lumière contengono immagini delle loro figlie e da allora i bambini saranno nel cinema una presenza familiare e costante.

Assai di piu' del teatro di prosa e dell'opera lirica, il cinema si dimostra uno strumento tecnicamente adatto a cogliere le capacita' espressive peculiari dell'infanzia. Da un lato "il bambino, non ancora preda dei turbamenti, delle crisi e delle contraddizioni dell'adolescenza, si offre alla macchina da presa così com'è, senza alcun filtro. Con le sue emozioni, le sue paure e le sue propensioni ludiche."[7] Dall'altro, il bambino acquista sullo schermo una presenza scenica diversa che sul palcoscenico: la macchina da presa e' capace di coglierne in primo piano le espressioni anche piu' intime e di trasmetterle direttamente agli spettatori.

Gli studi cinematografici si strutturano come le compagnie teatrali del loro tempo. Ogni studio ha i suoi piccoli attori, impiegati nei ruoli piu' vari in decine e decine di cortometraggi e con orari e ritmi di lavoro intensissimi. Sono soprattutto bambine, considerate piu' affidabili, disciplinate e mature, capaci di interpretare all'occorrenza sia parti maschili che femminili e di conservare fino all'per piu' anni un aspetto infantile. Nella loro breve carriera @Gladys Egan, Adele DeGarde e @Marie Eline compaiono ciascuna in oltre cento cortometraggi, prevalentemente in ruoli di supporto.

Si da' inizio anche alle prime serie di cortometraggi con bambini come personaggi protagonisti. La moda comincia in Europa, dove nel 1910 in Francia Pathe lancia il personaggio di "Bebe" (Anatole Mary), seguita in Italia da "Cinessino" (Eraldo Giunchi) della Cines. Nel 1912 e' la volta di "Willy" (Willie Sanders) della Edison, e quindi negli anni successivi "Sonny Jim" (Bobby Connelly) della Vitagraph, "Little Billy" (Paul Jacobs) della Keyston. E ancora Matty Roubert della Powers Picture, @Gertrude Messinger, Violet Radcliffe, Sidney Franklin, Mary MacAllister, e molti altri.

La tradizione del teatro fa ancora sentire fortemente il suo peso nel momento in cui si producono i primi lungometraggi. Specie per le parti drammatiche piu' impegnative si finisce per preferire giovani attrici dal fisico minuto e dall'aperto adolescenziale, le quali possano interpretare ruoli maschili o femminili di eta' anche notevolmente inferiore alla loro, mentre agli attori bambini si riservano le parti di supporto. [8] Alcune delle grandi attrici del cinema muto si cimentano con grande successo in ruoli di bambino/a, come Mary Pickford, Lillian Gish, Mary Miles Minter, e Marguerite Clark.

La situazione pero' e' in rapida evoluzione. Il cinema riflette la sempre maggiore attenzione che l'intera societa' dedica ai bambini, visti ora anche dal punto di vista giuridico come persone dotate di diritti e da essere difese contro lo sfruttamento degli adulti. Negli anni in cui negli Stati Uniti il National Child Labor Committee incarica il fotografo Lewis Hine di documentare le drammatiche condizioni del lavoro minorile, il cinema di Hollywood contribuisce alla causa con il film The Cry of Children (1912) diretto da George Nichols (con protagonista la piccola Marine Eline), nel quale si includono immagini documentarie di bambini lavoratori.[9]

Marie Osborne Yeats ("Baby Mary") e' la prima star bambina del cinema muto americano con una serie di film diretti da Henry King, tra cui Little Mary Sunshine (1916). Nel 1918 Gordon Griffith riscuote grande successo come Tarzan bambino nel primo film sul personaggio della giungla, tanto da essere chiamato a ripetere il ruolo, questa volta come "figlio di Tarzan", nel 1920, anno in cui diventa anche il primo "Tom Sawyer" bambino della storia del cinema. In Europa intanto l'ungherese Tibor Lubinszky e' il primo attore bambino a interpretare i ruoli classici di "Little Lord Fauntleroy" (1918), "Oliver Twist" (1919) e "The Prince of the Pauper" (1920), fino ad allora tradizionalmente riservati a giovani attrici.

film (1900s) attore / attrice Note
Adele DeGarde (n.1899) 114 cortometraggi (1908-18)
John Tansey (n.1901) 7 cortometraggi (1908-10)
Marie Eline (n.1902) 100 cortometraggi (1910-14)
Gladys Egan (n.1905) 105 cortometraggi (1908-14)
Edith Haldeman (n.1905) 38 cortometraggi (1909-16)
Baby Marie Osborne (n.1911) 29 film (1914-19), including Little Mary Sunshine (1916)
A Trap for Santa Claus (D.W. Griffith, 1909) (short, 16m) Gladys Egan - John Tansey The two children (a boy and a girl) set a trap for Santa Claus on Christmas Eve, knowing he has to come through the window because their estate has no chimney. Their father, who abandoned them and his wife before she inherited her fortune, plans to burglarize that very house, unaware of the occupants or the trap.

1910s

film (1900s) attore / attrice
Tarzan of the Apes (Scott Sidney, 1918) (73m) Gordon Griffith (Young Tarzan)


The Blue Bird ( Maurice Tourneur, 1918) (75m)
Two peasant children, Mytyl and Tyltyl, are led by Berylune, a fairy, to search for the Blue Bird of Happiness. Berylune gives Tyltyl a cap with a diamond setting, and when Tyltyl turns the diamond, the children become aware of and conversant with the souls of a Dog and Cat, as well as of Fire, Water, Bread, Light, and other presumably inanimate things. The troupe thus sets off to find the elusive Blue Bird of Happiness. See YouTube 		Tula Belle - Robin Macdougall - Katherine Bianchi


@ Gladys Hulette (1896-1991) <Picture!> USA [1908-34] <PICTURE> see

  • Alice's Adventures in Wonderland (Short) (1910) -- "Alice" (lead role)
  • A Japanese Peach Boy (Short) (1910)
  • [[A Midsummer Night's Dream (Short) -- "Puck" 1909
  • Thanksgiving, Then and Now (Short) (1909)
  • Hiawatha (Short) -- Hiawatha (1909)
  • Princess Nicotine; or, The Smoke Fairy (Short) -- The Elder Fairy (1909)
  • A Street Waif's Christmas (Short) (1908) -- "Marie"
  • Romeo and Juliet (Short) (1908)

See Wikipedia.it -- IMDb

NOTE -- Attiva come attrice dal 1908 al 1934.

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[[come "Little Lord Fauntleroy" (1888) "The Prince and the Pauper" (1890), Alice in Wonderland (1900), The Wizard of Oz (1903), Mrs. Wiggs and the Cabbage Patch (1904), Rebecca of Sunnybrook Farm (1910), Little Women (1912), Treasure Island (1915), and The Birthday of the Infanta (1916)]].


Gladys Egan (105 film, tra il 1908 e il 1914), Adele DeGarde (114 film, 1908-18) e John Tansey 7 cortometraggi (1908-10) sono gli attori bambini preferiti e' l'attrice bambina preferita da [{David W. Griffith]], che la impiega in decine e decine dei suoi cortometraggi. , Adele DeGarde (114 film, 1908-18) e John Tansey, Edith Haldeman (38 film, 1909-16) sono i primi attori bambini impegnati ad Hollywood con la Biograph Company

|- | Adele DeGarde (n.1899) | 114 cortometraggi (1908-18) |

|- | John Tansey (n.1901) | 7 cortometraggi (1908-10) |

|- | Marie Eline (n.1902) | 100 cortometraggi (1910-14) | |- | Gladys Egan (n.1905) | 105 cortometraggi (1908-14) |

|- | Edith Haldeman (n.1905) | 38 cortometraggi (1909-16) |

|- | Baby Marie Osborne (n.1911) | 29 film (1914-19), including Little Mary Sunshine (1916) |

See Young Hollywood Hall of Fame http://www.younghollywoodhof.com/1900.html

See Young Hollywood Hall of Fame http://www.younghollywoodhof.com/1900.html

Alla Biograph Company, Gladys Egan (105 film, tra il 1908 e il 1914), Adele DeGarde (114 film, 1908-18), Edith Haldeman, John Tansey 7 cortometraggi (1908-10), Edna Foster [1911-15], Ynez Seabury [1911-14] sono gli attori bambini preferiti da David W. Griffith.

Yale Boss [1909-15], Edna Mae Weick [35 shorts, 1911-13], Edna Hamel e Andy Clark [1912-17] lavorano alla Edison;

Paul Kelly [1908-14], Dolores [1909-15] e Helen Costello [1909-16], Kenneth Casey [1910-13], Audrey Berry, Aida Horton [1917-20] alla Vitagraph;

Judson Melford [1910-12] e Adelaide Lawrence (1911-18) alla Kalem;

Roy Hauck [1914-16], Lelnad Benham [1912-17], Marie Eline e Helen Dadgley alla Thanhouser;

Roy Clark [1912-18] alla Selig.


attore / attrice opere principali riconoscimenti


Marine Eline The Cry of the Children (1912) An indictment of the evils of child labor; see YouTube
Marie Osborne Yeats (1911-2010) Little Mary Sunshine (1916) Continued to work in the film industry as a costumer.
Gordon Griffith (1907-1958) Tarzan of the Apes (1918) - The Son of Tarzan (1920) - Huckleberry Finn (1920) Continued to work in the film industry as an assistant director and producer.
Tibor Lubinszky (1909-1956) Little Lord Fauntleroy (1918) - Oliver Twist (1919) - The Prince and the Pauper (1920) No career as an adult actor.

Gli anni '20

Nel 1921 il film Il monello (The Kid) segna un momento di svolta radicale. Charlie Chaplin e' il primo regista a intuire e a sfruttare fino in fondo le capacita' protagonistiche che i bambini potevano avere davanti alla macchina da presa. A sei anni Jackie Coogan era gia' un attore consumato sia nel vaudeville sia sul set cinematografico.[10] Il suo stile interpretativo si ripete con successo negli anni seguenti, da Oliviero Twist (1922) a The Rag Man (1925), ed offre un modello per un'intera generazione di attori bambini, a cominciare da Diana Serra Cary ("Baby Peggy"), l'altra stella emergente dei primi anni Venti negli Stati Uniti.[11]. e a Jean Forest e André Heuzé in Francia Ma l'impatto e' piu' profondo. Da un lato, l'esperienza della serie delle Simpatiche canaglie, che cominciata nel 1922 si protrarra' fino al 1944, conferma che c'e' un mercato vasto e remunerativo per film interpretati da ragazzi. D'altro lato, a differenza di quanto avveniva nel teatro, i registi sono ora più propensi ad assegnare a bambini ruoli di primo piano anche in importanti produzioni per adulti. Le interpretazioni di Philippe DeLacy in Love (Anna Karenina) e The Student Prince in Old Heidelberg (Ernst Lubitsch, 1927), di Micky Moore in The King of Kings (Cecil B. DeMille, 1927), e di Bobby Gordon in The Jazz Singer (Alan Crosland, 1927) contribuiscono in modo significativo al successo di questi film.

attore / attrice opere principali riconoscimenti
Jackie Coogan (1914-1984) The Kid (1921) - Oliver Twist (1922) - The Rag Man (1925) Hollywood Walk of Fame. Continued to work as a supporting actor.
Diana Serra Cary (n.1918) Captain January (1924) After working as a child actress in cinema and the vaudeville, she became an author of several books and an advocate for child actors' rights.
Jean Forest (1912-1980) Visages d'enfants (1925) - Gribiche / Mother of Mine (1926) Had a career in French radio.
André Heuzé (n.1913) Poil de carotte (1925) No further career in the film industry.
Philippe DeLacy (1917-1995) Peter Pan (1924) - Don Juan (1926)
The Student Prince in Old Heidelberg (1927) - Love (1927) 		Worked as director, producer and cinematographer.
Micky Moore (1914-2013) The King of Kings (1927) Acted as a child (1919-27). Became as assistant director and director
Bobby Gordon (1913-1990) The Jazz Singer (1927) Actor in 31 movies (1923-39), then director of 25 films (1947-71).

L'avvento del sonoro (gli anni '30)

Con il passaggio dal muto al sonoro alla fine degli anni '20, si rafforza la presenza e il ruolo degli attori bambini. Il cinema e' ora in grado di utilizzare pienamente, e meglio di ogni altro mezzo, la recitazione "naturale" dei bambini, cogliendo le loro espressioni e la loro voce senza alcuna forzatura. Il film Skippy (1931) e' il primo film interpretato da bambini ad essere premiato con un Oscar e tre nominations. Il protagonista Jackie Cooper diventa a 9 anni il piu' giovane interprete ad essere nominato all'Oscar come miglior attore. Famosi rimangono i suoi film in coppia con Wallace Beery: The Champ (1931), The Bowery (1933), Treasure Island (1934), and O'Shaughnessy's Boy (1935).

Se Jackie Cooper e' l'erede di Jackie Coogan, Freddie Bartholomew lo e' di Philippe De Lacy, del quale ripete il ruolo del figlio di Anna Karenina nella versione sonora del 1935 sempre interpretata da Greta Garbo. Per alcuni anni, Bartholomew e' l'attore bambino piu' pagato di Hollywood, con una serie importante di successi, da David Copperfield (1935) a Lord Fauntleroy (1936) e Capitani coraggiosi (1937).

Ma gli anni 30 sono soprattutto il decennio di Shirley Temple, che ottiene una notorieta' (e una retribuzione) da grande star del cinema con una serie di film di grande successo popolare, da Bright Eyes (1934) a The Little Colonel (1935) - Curly Top (1935), Wee Willie Winkie (1937) - Heidi (1937) - The Little Princess (1939). Temple e' un'attrice completa, il cui talento manifestatosi gia' nel cinema muto trova piena espressione nel sonoro. La bambina recita, balla, canta e si mostra perfettamente a suo agio nell'interagire anche con le piu' celebrate star del cinema americano. Nel 1935 riceve un Oscar speciale in riconoscimento del suo talento e come segno di gratitudine per aver largamente contribuito con gli incassi dei suoi film alla sopravvivenza dell'industria cinematografica nei difficili anni della Depressione.

Bobby Breen (b.1927) e' in quegli anni il corrispettivo maschile di Shirley Temple. Dotato di una voce eccezionale e' uno dei cantanti piu' popolari degli anni '30 e protagonista tra il 1936 e il 1939 di ben 8 film di grande successo commerciale, da Let's Sing Again (1936) a Way Down South (1939).

Anche Mickey Rooney, Deanna Durbin e July Garland raggiungono grande fama negli anni '30 con un lungo apprendistato di attori e cantanti bambini nel teatro e nel cinema, che vale a ciascuno di loro il riconoscimento dell'Oscar giovanile tra il 1939 e il 1940. Per anni continueranno da giovani attori ad interpretare parti di adolescenti.

Fuori dal coro, Bonita Granville viene nominata all'Oscar per un parte che si distacca dallo stereotipo imperante dell'infanzia come era dell'innocenza e della bonta'. Nel film La calunnia (1936) e' una bambina perfida e viziata pronta a rovinare la vita di due sue insegnanti con le proprie calunnie.

Il divismo degli attori bambini a Hollywood e' all'origine di una serie infinita di cause legali, che li oppongono a membri delle loro stesse famiglie, circa l'usufrutto dei loro consistenti profitti. Nel 1939 si giunge finalmente in California all'approvazione di una legge che salvaguardia una porzione degli introiti per la maggiore eta' del minore e regolamenta le condizioni di lavoro spesso massacranti cui i bambini erano spesso sottoposti, offrendo loro la possibilita' di conciliare studio e lavoro e di avere maggiore tempo libero.

Il fenomeno degli attori bambini dall'America si espande ad altri paesi, pur senza raggiungere forme comparabili di divismo.[12] L'Inghilterra ha George Breakston (1920-1973) | Great Expectations (1934) e Terry Kilburn e i fratelli Bautch (, la Francia Robert Lynen, il Giappone, l'Italia. L'indiano Sabu e' il primo attore bambino non di origine europea ad acquisire notorieta' nel cinema con la sua interpretazione di The Elephant Boy e The Thief of Bagdad. Nella Germania nazista (Jürgen Ohlsen) e nella Russia sovietica (Aleksei Lyarsky) gli attori bambini sono sfruttati dalla propaganda ideologica diretta alle giovani generazioni come efficaci simboli e modelli di eroismo e idealismo; ai due giovani attori, prigionieri del loro ruolo, non restera' altra alternativa nella loro vita futura che di cadere in disgrazia (Ohlsen) per non essersene dimostrato all'altezza o di identificarsene fino in fondo (Lyarsky), sacrificandosi sul campo di battaglia.

attore / attrice opere principali riconoscimenti
Jackie Cooper (1922-2011) The Champ (1931) - Skippy (1931) - The Bowery (1933)
Treasure Island (1934) - O'Shaughnessy's Boy (1935) 		Oscar nominee
Hollywood Walk of Fame
As an adult he worked as a supporting actor.
Robert Lynen (1920-1944) Poil de carotte / The Red Head (Francia, 1932) Acted in 13 films (1932-42). Joined the French Resistance. Deported to Germany, was shot in Karlsruhe.
I was Born, But... (Japan, 1932)
Tad Alexander (1922-2012) Ambassador Bill (1931) -- Rasputin and the Empress (1932) -- Show Kids (1935) Over a five-year-period (1930-1934), John Alexander acted in a dozen films, alongside big stars.
Jürgen Ohlsen (1917-1994) Hitlerjunge Quex (Germania, 1933) A member of the Hitler Youth, fell in disgrace in 1940 under allegations of homosexuality with the "Youth Leader of the German Reich" Baldur von Schirach. Ohlsen was sent to a concentration camp. After the war he disappeared from the public eye.
Shirley Temple (1928-2014) Bright Eyes (1934) - The Little Colonel (1935) - Curly Top (1935)
Wee Willie Winkie (1937) - Heidi (1937) - The Little Princess (1939) 		Oscar giovanile (1935)
Hollywood Walk of Fame
Had a political career as ambassador of the United States in Prague.
George Breakston (1920-1973) Great Expectations (1934) He became a director and producer.
Freddie Bartholomew (1924-1992) Anna Karenina (1935) - David Copperfield (1935)
Little Lord Fauntleroy (1936]] - Captains Courageous (1937) 		Hollywood Walk of Fame
His childhood film stardom was marred by nearly constant legal battles and payouts which eventually took a huge toll on both his finances and his career. Became a TV director and producer.
Bonita Granville (1923-1988) La calunnia (1936) Oscar nominee
Hollywood Walk of Fame
Had a career as supporting actress.
Bobby Breen (b.1927) Let's Sing Again (1936) -- Rainbow on the River (1936) -- Make a Wish (1937) -- Hawaii Calls (1938) -- Way Down South (1939) Boy soprano. Most popular male child singer during the 1930s and protagonist of 8 movies, 1936-39
Sabu Dastagir (1924-1963) The Elephant Boy (1937) - The Thief of Bagdad (1940) Hollywood Walk of Fame
Only occasional parts until his premature death by a heart attack.
Aleksei Lyarsky (1923-1943) The Childhood of Maxim Gorky (Russia, 1938) - On His Own (Russia, 1939) Died as a soldier of Red Army during WW2.
Terry Kilburn (n.1926) A Christmas Carol (1938) - Goodbye, Mr Chips (1939) Only small roles after his childhood. Was artistic director of Oakland University's Meadow Brook Theatre in Rochester, MI. Partner of actor, Charles Nolte.

Gli anni Quaranta: l'impatto del neorelismo

Gli attori bambini sono una presenza ormai radicata nell'industria dell'intrattenimento. Dal 1939 al 1947 Johnny Sheffield e' il popolarissimo "Boy", figlio adottivo di Tarzan e Jane, in una lunga serie di film. Elizabeth Taylor e Natalie Wood raggiungono i loro primi successi gia' da bambine rispettivamente nei film National Velvet (1944) e Il miracolo della 34 strada (1947). Margaret O'Brien Claude Jarman conquistano un Oscar giovanile con The Yearling. Dean Stockwell e Bobby Discoll

Il cinema e' continuamente alla ricerca non solo di nuovi talenti ma di nuove prospettive. Alcuni registi non si accontentano di raccontare storie di bambini ma cercano di esplorare la realta' (anche nei suoi aspetti piu' crudi e drammatici) attraverso gli occhi dei bambini. E' cosi' con Roddy McDowell in How Green Was My Valley, I bambini ci guardano]] Peggy Ann Garner ( E' il preludio alla grande svolta neorealistica del cinema italiano che nei film di Vittorio De Sica e Roberto Rossellini in larga misura si afferma anche a livello internazionale attraverso l'interpretazione spontanea di bambini come Inerlenghi in Sciuscia, Staiola in Ladri biciclette in Germania Anno zero.. La lezione del neorealismo si fa sentire nella produzione di film documentari o semi-documentari che mettono al centro le sofferenze dei bambini nell'immediato dopoguerra, in cui per la prima volta si fa riferimento esplicito al dramma dell'Olocausto, come The Children of Europe (Theodore Andrica, 1947), Our Children (Unzere Kinder, Natan Gross e Shaul Goskind, 1948) o Somewhere in Europe (Hungary, 1948). Il cinema di Hollywood risponde con Ivan Jandl in The Search (1948), interpretazione gli vale l'Oscar giovanile. L'influenza del neo-realismo si avverte anche in generi distanti, come il racconto storico di Oliver Twist, che nella versione di diventa cruda denuncia dello sfruttamento minorile, o i thriller L'idolo infranto e la finestra

All'innocenza dei bambini e' associata una sensibilita' particolare che li porta ad essere protagonisti di storie che li pongono al contatto con il soprannaturale. Amy Carter ne Il giardino delle streghe [The Curse of the Cat People] (1944) e Dean Stockwell ne [{Il ragazzo dai capelli verdi]] offrono i primi esempi di bambini la cui innocenza e sensibilita' li rende capaci di "vedere i morti" e di dialogare con loro.

attore / attrice opere principali riconoscimenti
Johnny Sheffield (1931-2010) "Tarzan" serie (1941-47)
He had a business career.
Roddy McDowall (1928-1998) How Green was My Valley (Premio Oscar, 1941)
My Friend Flicka (1943) -- Lassie Come Home (1943) 		Hollywood Walk of Fame. Made the transition to adult actor.
Jean-Pierre Geffroy (b.1925) Nous le gosses (Francia, 1941)
Luciano De Ambrosis (b.) I bambini ci guardano (Italy, 1942)
Haruhiko Tsuda 父ありき (Chichi Ariki) / There Was a Father (Japan, 1942)
Elizabeth Taylor (1932-2011) Jane Eyre (1943) - National Velvet (1944) Hollywood Walk of Fame
Peggy Ann Garner (1932-1984) Jane Eyre (1943) - A Tree Grows in Brooklyn (1945) Oscar giovanile (1946)
Hollywood Walk of Fame (1960)
Margaret O'Brien (b.1937) Journey for Margaret (1942) -- Jane Eyre (1943) - Meet Me in St. Louis (1944)
Little Women (1949) - The Secret Garden (1949) 		Oscar giovanile (1945)
Hollywood Walk of Fame (1960)
Ann Carter (1936-2014) Il giardino delle streghe [The Curse of the Cat People] (1944)
Roger Krebs (1931-2014) La Cage aux rossignols (Francia, 1945) - Le visiteur (Francia, 1946)
Children Cast Barnen från Frostmofjället (Sweden, 1945) Northern Sweden in the middle of the 19th century. Seven children lose their parents, and to avoid the poor-house, they start on a long trek over the mountains to find a better life. See [ YouTube]
Claude Jarman (b.1934) The Yearling (1946) Oscar giovanile (1947)
Natalie Wood (1938-1981) Miracle on 34th Street (1947) Hollywood Walk of Fame (1987)
Shoeshine (1947)
Edmund Meschke (b.1936) Germania, anno zero (Italia, 1947)
Ivan Jandl (1937-1987) The Search (1948) Oscar giovanile (1949)
Children Cast Somewhere in Europe (Hungary, 1948) The lives of a gang of orphaned children in a postwar setting. Neorealistic. See YouTube
John Howard Davies (1939-2011) Oliver Twist (1948) -- The Rocking Horse Winner (1949)]] -- Tom Brown's Schooldays (1951) -- <The Magic Box (1951)> See YouTube
Donald Thompson The Quiet One (1948) A documentary account of the rehabilitation at the Wiltwyck School of an emotionally disturbed Black boy
Dean Stockwell (n.1936) Anchors Aweigh (1945) - The Green Years (1946) - Song of the Thin Man (1947) - Gentleman's Agreement (1947) - The Boy with Green Hair (1948) - The Secret Garden (1949) - Kim (1950) Golden Globe Award
Hollywood Walk of Fame (1992)
Bobby Henrey (b.1939) The Fallen Idol (1948)
Enzo Staiola (b.1939) Ladri di biciclette (1949)
Bobby Driscoll (1937-1968) The Window (1949) Oscar giovanile (1950)
Hollywood Walk of Fame (1960)

La televisione e il ritorno agli attori professionisti (gli anni '50)

In Bellissima (Italia, 1951) Luchino Visconti erge una bambina (Tina Apicella) a simbolo della ricerca ossessiva di piccoli talenti naturali da sacrificare all'illusione del successo. La grande stagione del Neorealismo italiano si chiude cosi' con un personaggio che "sembra criticare l'illusione creata proprio dai film neorealisti: quella di giovanissime star passate come meteore nell'universo cinematografico." Il modello neorealista rimane comunque vivo, negli anni Cinquanta, a livello internazionale, dove si continuano a preferire interpreti non professionisti come Georges Poujouly e Brigitte Fossey (Giochi proibiti, Francia, 1952), Pablito Calvo Marcelino pan y vino (Spagna, 1955), Subir Bannerjee (Pather panchali, India, 1955; Il lamento sul sentiero); e Jean-Pierre Léaud (The 400 Blows, Francia, 1959).

Il cinema americano, con l'unica notevole eccezione di Richie Andrusco in Little Fugitive (1953), torna invece a privilegiare attori bambini che abbiano ricevuto un apprendistato piu' formale. Sia Brandon deWilde che Patty McCormack arrivano al cinema ripetendo le parti che li hanno resi celebri a Broadway. Entrambi riceveranno la nomina all'Oscar per le loro interpretazioni. Jon Whiteley in Gran Bretagna Richard Eyer, Michel Ray Billy Chapin

La televisione comincia a offrire le prime parti importanti a molti giovani attori e la prospettiva non solo di un valido apprendistato ma di una continuita' di lavoro che cinema e teatro non potevano loro garantire. Il piccolo schermo contribuisce al tempo stesso ad ampliare le loro possibilita' espressive, prima di tutto con la produzione di popolari serie per ragazzi come le Le avventure di Rin Tin Tin (1954-59, con Lee Aaker) e Fury (1955-60, con Bobby Diamond), o "serie per famiglia" come Father Knows Best, 1954-60, con Lauren Chapin, e Leave It to Beaver (Il carissimo Billy), 1957-63, con Jerry Mathers.[13] Nel 1951 l'opera lirica "Amahl and the Night Visitors " di Gian Carlo Menotti, la prima prodotta espressamente per la televisione, mostra come grazie alla ripresa televisiva i bambini possano proporsi come protagonisti anche nell'opera lirica, portando al successo giovani interpreti come Chet Allen e Bill McIver.

I personaggi dei bambini negli anni Cinquanta si fanno piu' complessi e sfaccettati. Con Billy Gray e Michel Rayla fantascienza si aggiunge ai generi offerti agli attori bambini, ancora sfruttando la loro curiosita' e innocenza e la loro disponibilita' ad accogliere il nuovo in contrasto alle paure degli adulti. Sul versante opposto, Patty McCormack mostra come il male non sia estraneo all'infanzia e posso produrre tragici risultati, offrendo in The Bad Seed (1954 dramma e 1956 film) un inquietante ritratto di bambina psicotica e priva di rimorsi che giunge coscientemente all'omicidio.


attore / attrice opere principali riconoscimenti
Children Cast Room for One More (1950) A fairly well-to-do family takes in 2 troubled orphans
Billy Gray (b.1938) The Day the Earth Stood Still (1951)
Chet Allen (1939-1984) Amahl and the Night Visitors (TV opera, 1951) - Meet Me at the Fair (1952)
Brandon DeWilde (1942-1972) The Member of the Wedding (play & film 1952)
Shane (1952) - Good-bye, My Lady (1956) 		Donaldson Award
Oscar nominee
Golden Globe
Georges Poujouly
Brigitte Fossey 		Forbidden Games (1952)
Jon Whiteley The Stranger in Between (1952) -- Little Kidnappers (1953) -- The Spanish Gardener (1956) Oscar giovanile (1955) with Vincent Winter
Richie Andrusco (b.1945) Little Fugitive (1953)
Lee Aaker (n.1943) The Adventures of Rin Tin Tin (1954-59) TV series for children (a boy and a dog)
Michel Ray (b.1944) The Divided Heart (1954) -- The Brave One (1956) -- <The Thin Star (1957)> -- The Space Children (1958) -- Lawrence of Arabia (1962) British-Brazilian, quit acting to study at Harvard and became a millionaire.
Bobby Diamond (n.1943) Fury (1955-60) TV series for children (a boy and a horse)
Pablito Calvo (1948-2000) Marcelino pan y vino (Spagna, 1955)
Children Cast The Seven Little Foys (1955)
Richard Eyer (1945) The Desperate Hours (1955) -- Friendly Persuasion (1956) -- The Invisible Boy (1957) -- The 7th Voyage of Sinbad (1958)
Billy Chapin (n.1943) Tobor the Great (1954) -- The Night of the Hunter (1955)
Patty McCormack (n.1945) The Bad Seed (1954 play & 1956 film) Oscar nominee
Golden Globe nominee
Hollywood Walk of Fame
Children Cast, including Michel Ray The Space Children (1958) Sci-fi.
Jean-Pierre Léaud (n.1944) The 400 Blows (Francia, 1959)

Il musical 1960s

Gli attori bambini sono ormai una presenza riconosciuta nel cinema internazionale. I nomi di molti di loro sono inclusi nello Hollywood Walk of Fame, a cominciare dall'8 febbraio 1960 quando il riconoscimento fu dato a Sherley Temple, Jackie Coogan, Jackie Cooper, Freddie Bartholomew, Mickey Rooney, e Judy Garland.

Negli anni Sessanta gli attori bambini coprono ormai una gamma amplissima di registri, dagli estremi dell'innocenza e del sacrificio a quelli della malvagita' e della perversione.

I bambini sono la consolazione dei loro genitori, specie nelle serie televisive: Ronny Howard (The Courteship of Eddie's Father; Billy Mumy (Dear Brigitte e Lost in Space, 1965-68); Marc Copage (primo attore bambino afro-americano in una serie non stereotipata in Julia (1968-71); Brandon Cruz in The Courtship of Eddie's Father (1969-72). Curiosamente sono quasi tutti chiamati nella finzione (ad eccezione di Mumy) ad interpretare figli unici di genitore vedovo/a.

Gli stessi "adorabili" bambini possono trasformarsi in mostri omicidi, come Martin Stephens in the Village of the Damned (1960) o lo stesso Billy Mumy nel celebre episodio ('"It's a Good Life, 1961) di Twilight Zone (Ai Confini della realta'). Nel film What Happened to Baby Jane? (1962) e' l'ex attrice bambina a trasformarsi da adulta in un personaggio d'orrore, quasi a voler rivelare la sua natura nascosta. Il racconto post-apocalittica Lord of the Flies (1963) demolisce il mito dell'innocenza "naturale" dei bambini, mostrando i velocissimi effetti "regressivi" che l'abbandono ha su un gruppo di bambini "civilizzati" una volta che siano lasciati a se stessi in un'isola deserta. Da oggetto del desiderio la bambina diventa seduttrice in Lolita (1962)

Alla televisione si trasmettono ben due serie che prendono in giro questi film d'orrore che coinvolgono ora anche i bambini: The Addams Family (1964-66, TV series) e The Munsters (1964-66, TV series)

Anche laddove i bambini siano riproposti come eroi positivi, il cinema si sofferma sui terribili risvolti a livello psicologico dell'odio che si trovano a combattere: sia esso la guerra per [[ ]] (L'infanzia di Ivan di Tarkovski o l'intolleranza razziale To kIll a Mocjkinbird, o la follia omicida di un adulto (in the Nanny).

L'ultimo Oscar giovanile viene assegnato nel 1960 ad una giovane attrice Hayley Mills, capace di esprimersi con grande abilita' sia nelle parti piu' sentimentali e di intrattenimento (Pollyanna, 1960); The Parent Trap, 1961) che in parti piu' complesse e drammatiche (The Tiger Bay, 1959; Whistle Down the Wind, 1962).

Nel 1965 e nel 1968 l'Oscar per i miglior film va a due musical (Tutti insieme appassionatamente e Oliver!), in cui c'e una presenza fondamentale di un cast di attori-cantanti bambini. Nel 1966 Frankie Michaels riceve a 10 anni il Tony Award per la sua interpretazione del giovane Patrick nel musical "Mame" a Broadway.[14] Da questo momento il musical si affianca al cinema e alla televisione come uno dei principali veicoli di successo per gli attori bambini.

Sulla spinta del successo commerciale di film come Yours, Mine and Ours (1968) e With Six You Get Eggroll (1968), anche alla televisione si affermano con The Brady Bunch (1969-74) (padre, madre e sei figli) show che mostrano famiglie numerose con figli di eta' anche molto diversa, il che permette di sfruttare le abilita' di alcuni attori bambini gia' affermati, dando tempo nel frattempo ad altri di crescere sullo schermo per diversi anni.

attore / attrice opere principali riconoscimenti
Martin Stephens Village of the Damned (1960)
Hayley Mills (b.1946) Pollyanna (1960) - The Parent Trap (1961)
Whistle Down the Wind (1962) 		Juvenile Oscar
Nikolai Burlyayev (n.1946) Ivan's Childwood (Russia, 1962)
Lech Kaczyński (1949-2010)
Jarosław Kaczyński (n.1949) 		The Two Who Stole the Moon (Polonia, 1962)
Mary Badham To Kill a Mockingbird (1962)
Ronny Howard (n.1954) The Andy Griffith Show (1960-68) - The Courtship of Eddie's Father (1962)
Sue Lyon Lolita (1962)
James Aubrey Lord of the Flies (1963)
Karen Dotrice
Matthew Garber (n.1956) 		The Three Lives of Thomasina (1963)
Mary Poppins (1964) - The Gnomo-Mobile (1966)
Billy Mumy Dear Brigitte (1965)
Diego Puente Crónica de un niño solo / Chronicle of a Boy Alone (Argentina, 1965)
William Dix The Nanny (1965)
Children Cast The Sound of Music (Oscar 1965)
Frankie Michaels (1955-2016) Mame: The Musical Tony Award
Yunbogi no nikki / Yunbogi's Diary (doc.; Japan, 1966) A series of still photos commented by a narrator.
Children cast
including Eric Shea 		Your, Mine and Ours (1968)
Mark Lester
Jack Wild 		Oliver! (Oscar 1968)
Brandon Cruz The Courtship of Eddie's Father (1969-72)

1970s

Nel 1974 Tatum O'Neal diventa a 10 anni la più giovane vincitrice di un Premio Oscar in Paper Moon (1973). Interpreta un ruolo simpatico di bambina precoce e smaliziata che mostra gia' una comprensione da adulto dei fatti della vita. Lo stesso registro di precocita' e' al centro delle interpretazioni di Quinn Cummings (The Goodbye Girl, di Justin Henry (Kramer vs. Kramer, 1979) e di Diane Lane e [[ La precocita' del bambino diventa , in modo ancora ambiguo in Morte a Venezia ma esplicitamente diretto nelle prostitute bambine interpretate da Jodi Foster (Taxi Driver, 1977) e Brooke Shields (Pretty Baby, 1979).

Gli anni Settanta sono forse l'epoca piu' fosca per gli attori bambini. SI rompe ogni limite: Lind Blair e' posseduta dal demonio in L'Esorcista (1973), Jonathan Scott-Taylor e' l'Anti-Cristo in [[The Omen

Cade anche il tabu sulla sessualita' dei bambini che diventano cosciente oggetto del desiderio degli adulti, da [[ ]] in morte Venezia alla baby prostitute inter

Lind Blair e' posseduta dal demonio Jonathan Scott-Taylor e' l'Anti-Cristo in The Omen. Brooke Shields e' la vittima della propria sorellina.

The Waltons (1972-81) e Little House on the Prairie (1974-82); Eight Is Not Enough (1977-81) (con Adam Rich) proseguono il il filone affermato di show con numerosi attori bambini.

Con la fine della segregazione razziale si aprono anche a Hollywood nuove possibilita' per attori afro-americani. Kevin Hooks e' il primo attore bambino afro-americano cui sia data l'occasione di una parte importante non stereotipata nel film Sounder (1972). Alle televisone In Diff'rent Strokes (1978-86): due bambini afro-americani adottati da un padre bianco (con Gary Coleman e Todd Bridges diventani i primi attori afro-americani protagonisti di una serie televisiva di successo

A livello internazionale

Nel 1978 viene creata la Young Artist Association, un'organizzazione non-profit destinata a sostenere attori bambini o adolescnti, attraverso iniziative legislative, borse di studio ed un premio annuale che riconoscesse i giovani talenti nel cinema, televisione, teatro e musica. La prima cerimonia per il conferimento degli Young Artist Awards si tiene nell'ottobre 1979 in California e da allora si e' ripetuta annualmente. Tra i premiati per la loro attivita' negli anni '70 si sono Diane Lane e Thelonious Bernard, protagonisti del film A Little Romance (1979), Justin Henry in Kramer vs. Kramer (1979), Adam Rich e Gary Coleman per le serie televisive Eight Is Enough e Diff'rent Strokes, e il giovane Michael Jackson (bambino prodigio per eccellenza nella musica di intrattenimento degli anni '70), mentre il premio alla carriera va a Jane Withers (b.1926).


attore / attrice opere principali riconoscimenti
Peter Ostrum Willy Wonka & the Chocolate Factory (1971)
[[ ]] Death to Venice (1971)
Benoît Ferreux Murmur of the Heart (1971)
Kevin Hooks Sounder (1972)
Johny Whitaker Tom Sayer (1973)
Tatum O'Neal Paper Moon (1973) Oscar winner
Linda Blair The Exorcist (1973) Oscar nominee
Children Cast Devil Times Five (1974) Horror movie. Five extremely disturbed, sociopathic children escape from their psychiatric transport and are taken in unwittingly by a group of adult villagers on winter vacation.
[[ ]] Escape to Witch Mountain (1975)
Children cast. [[ ]] Small Change (1976)
Jonathan Scott-Taylor The Omen (1976)
Andrea McArdle Anne: The Musical (1977) Young Artist Award
Jodie Foster Taxi Driver (1977) Oscar nominee
Quinn Cummings The Goodbye Girl (1977) Oscar nominee
Adam Rich Eight Is Enough (1977-83)
Samy Ben-Youb Madame Rosa (Oscar 1977)
Brooke Shields Pretty Baby (1978)
David Bennent The Tin Drum (Oscar 1979)
Kelly Reno Black Stallion (1979)
Justin Henry Kramer vs. Kramer (Oscar 1979) Oscar nominee
Young Artist Award
Diane Lane
Thelonious Bernard 		Una piccola storia d'amore (A Little Romance)]] (1979) Youth Artist Award

1980s

Negli anni '80 si avverte un deciso cambio di tendenza sia da parte del pubblico e della critica. Ad essere premiati lo Youth Artist Award premia nel cinema americano attori bambini protagpnisti di film di avventura e di fantasia. Grande successo di pubblico ricevono anche Jonathan Ke Qua in Indiana Jones and the Temple of Doom (1980)

Anche laddove si mantenga mantiene una maggiore vena realistica, il personaggio non perde la propria innocenza pur nell'affrontare situazioni tragiche: una difficile situazione familiare (Beril Guve in Fanny and Alexander, 1981; Anton Glanzelius in My Life as A Dog, 1985); la poverta' e il degrado del proprio ambiente sociale (Garry Cadenat in Sugar Cane Alley, 1984; Danny de Munk in Ciske de Rat, Olanda, 1984; Pelle Hvenegaard in Pelle the Conqueror, 1986); la guerra (come Sebastian Rice-Edwards in Hope and Glory (1987) e Christian Bale in Empire of the Sun, 1987), l'Olocausto (Gaspard Manesse e Raphaël Fejtö in Au revoir les enfants, 1987), persino l'esperienza di una catastrofe nucleare (Ross Harris in Testament, 1983).

Questo dimensione di ritrovata innocenza di fronte alle difficolta' e' sintetizzata nell'interpretazione piu' popolare del decennio a livello internazionale: Toto Cascio emerge come l'interoets di Nuovo Cinema Paradiso9premiato come miglio film straniero. Cascio riceve anche lo Young Artst Award.

Negli anni '80, alla televisione si afferma The Facts of Life (1979-88) (con Kim Fields) e soprattutto The Cosby Show (1984-92), programma incentrato su una famiglia afro-americana e quindi prima occasione per attori bambini afro-americani di emergere; anche The Wonder Years (1988-93) con Ben Savage

attore / attrice opere principali riconoscimenti
Ricky Schroder (n.1970) Little Lord Fauntleroy (1980) - The Earthling (1980)
Silver Spoons (1982-86) 		Young Artist Award
Jonathan Ke Qua (n.1971) Indiana Jones and the Temple of Doom (1980) - Together We Stand (1986-87)
Jodie Foster Taxi Driver (1977) Oscar nominee

Phonix

Young Artist Award
Fernando Ramos da Silva (n.1967) Pixote (1980)
Beril Guve (Sweden, n.1970) Fanny and Alexander (1981)
Damien Nash (Great Britain, n.1967) A Midsummer Night's Dream (Britten) (1981)
Henry Thomas (n.1971) E.T. (1982) Young Artist Award
Aileen Quinn Annie (1982) Young Artist Award
Ross Harris (n.1969) Testament (1983)
Garry Cadenat Sugar Cane Alley (1984)
Danny de Munk (n.1970) Ciske de Rat (Olanda, 1984)
Noah Hathaway The Never-Ending Story (1984)
Michael Karnowsky Was soll bloss aus dir werden / What Shall Become of You (TV film; Germany, 1984) [ You Tube (with Eng. subt.)]
Barrett Oliver (n.1973) The Never-Ending Story (1984) - D.A.R.Y.L. (1985)
Sean Astin (n.1971) The Goonies (1985) Young Artist Award
Anton Glanzelius (n.1975)
Melinda Kinnaman 		My Life as A Dog (1985) Youth Artist Award
Pelle Hvenegaard (n.1975) Pelle the Conqueror (1986) Youth Artist Award
[[ ]] Flight of the Navigator (1986)
Wil Wheaton
River Phoenix
Corey Feldman
Jerry O'Connell 		Stand by Me (1986)
Gaspard Manesse
Raphaël Fejtö 		Au revoir les enfants (1987)
Sebastian Rice-Edwards Hope and Glory (1987)
Christian Bale (n.1974) Empire of the Sun (1987) Young Artist Award
Max Rennie & Helen Pearce When the Whales Came (UK, 1989) Young Artist Award

1990s

Con il film Home Alone (1990), Macaulay Culkin diventa la star del decennio nel film di intrattenimento.

Elijah Wood and Joseph Mazzello are the most popular child actors in the first half of the , talora interagendo in film di successo Radio Flyer e The Good Son.

Agli inizi degli anni '90 gli attori bambini contribuiscono in modo determinante al successo di serie televisive come Roseanne, Home Improvement, Full House. Madeline Zima in The Nanny (TV show 1993-99).

Fa la sua prima comparsa anche il bambino terrorista nel film The Boy from Lebanon (1994).

Giorgio Canterini contribuisce in maniera significativa al successo del film La vita e' bella, vincitore di tre Premi Oscar. And Daisy Eagan was 11 years, 7 months when she won the featured actress in a musical prize for "The Secret Garden" in 1991.

Alla fine degli anni '90 il regista ripropone il modello del bambino che spinto della propria sensibilita' entra in contatto con il soprannaturale, Joseph cross in Wide Awake e poi con l'eccezione successo del [[Sesto senso con Haley Joel Osment,


attore / attrice opere principali riconoscimenti
Nei Patrick Harris (b.1973) Doogie Howser, M.D. (TV series, 1989-1993) Youth Artist Award
Anders Danielsen Lie Herman (Norway, 1990) Youth Artist Award
Julien Ciamaca My Father's Glory & My Mother's Castle (France, 1990) Youth Artist Award
Balthazar Getty Lord of the Flies (1990)
Christina Ricci (n.1980) [[Mermaids] (1990) - The Addams Family (1991) - Addams Family Values (1993) Youth Artist Award
Macaulay Culkin (b.1980) Home Alone (1990) - Home Alone 2 (1992) - The Good Son (1993) Young Artist Award
Elijah Wood (n.1981) Child in the Night (1990) - Avalon (1990) - Avalon (1991)
Radio Flyer (1992) - The Good Son (1993) - North (1994) 		Youth Artist Award
Thora Birch La strada per il paradiso (Paradise), 1991
Daisy Eaga The Secret Garden: The Musical (1991 Tony Award
Johnny Morina The Boys of St. Vincent (1992)
Joseph Mazzello Radio Flyer (1992) - Jurassic Parks (1993)
Shadowlands (1993) - The Cure (1995) 		Young Artist Award
Robert J. Steinmiller Jr. Jack the Bear (1993)
Ross Malinger (b.1984) Sleepless in Seattle (1993)
Mara Wilson Mrs. Doubtfire (1993) - Matilda (1996)
Anna Paquin The Piano, 1993) Oscar winner
Max Pomeranc In cerca di Bobby Fischer (1993)
Lisa Jakub Mrs. Doubtfire (1993)
Matthew Lawrence Mrs. Doubtfire (1993)
Ben Savage Boy Meets World (1993-2000)
Kirsten Dunst (n.1982) Interview with the Vampire (1994) - Little Women (1994) - Jumanji (1995) Golden Globe nominee
Tewfik Jallab <br?/> Younesse Boudache Killer Kid (The Boy from Lebanon)
Brad Renfro (1982-2008) The Client (1994) -- The Cure (1995) -- Tom and Huck (1995) -- Sleepers (1996) Young Artist Award
Natalie Portman (b.1981) Léon: The Professional (1994)
Victoire Thivisol (b.1991) Ponette (1996) -- Chocolat (2000) Best Actress (Venice Festival) & Youth Artist Award per Ponette
Misha Philipchuk The Thief (1997) Youth Artist Award
Vinícius de Oliveira Central Station (1998)
Evan Rachel Wood (n.1987) Digging to China (1998) - Thirteen (2003)
Joseph Cross Wide Awake (1998)
Lindsay Lohan The Parent Trap (1998) Young Artist Award
Haley Joel Osment The Sixth Sense (1999) Oscar nominee
Young Artist Award
Sam Smith Oliver Twist (TV series, 1999)

Il nuovo millennio (2000-presente)

Jamie Bell nel film Billy Elliot (2000) offre una interpretazione così convincente che il suo personaggio, un ragazzo pronto a sfidare quasi suo malgrado i pregiudizi della famiglia e del proprio ambiente per esprimere se stesso come ballerino, diventa uno dei simboli del decennio. Elton John adatta la storia ad un musical di successo che offre a numerosi giovani talenti la possibilità di affermarsi sulle scene internazionali e ottenere importanti riconoscimenti. I tre Billy del cast originale londinese (Liam Mower, James Lomas, George Maguire) ricevono nel 2005 il Laurence Olivier Award, mentre il Tony Award premia nel 2009 il cast originale americano (Kiril Kulish, David Álvarez, Trent Kowalik).

Sull'onda del fenomeno letterario dei racconti di Harry Potter, i suoi giovani interpreti sul grande schermo (Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint) acquistano enorme popolarita'.

Due attrici bambine vengono nominate all'Oscar, Keisha Castle-Hughes (Whale Rider, 2002) e Abigail Breslin (Little Miss Sunshine, 2006)

Film per ragazzi: Zathura (2005) - Bridge to Terabithia (2007)

Documentaries:

attore / attrice opere principali riconoscimenti
Jonathan Lipnicki (n.1990)
Rollo Weeks (n.1987) 		The Little Vampire (2000)
Jamie Bell Billy Elliot (2000)
Frankie Muniz My Dog Skip (2000) - Malcolm in the Middle (2000-06)
Alakina Mann
James Bentley 		The Others (2001)
Daniel Radcliffe (n.1989)
Emma Watson (n.1990)
Rupert Grint (n.1988) 		Harry Potter serie (2001-11)
Dakota Fanning I Am Sam (2001) Youth Artist Award
Keisha Castle-Hughes Whale Rider (2002) Oscar nominee
Alex Etel Millions (2004) -- Cranford (2007-09)
Jarrid Geduld Boy Called Twist (2004)
Freddie Highmore Finding Neverland (2004) - Charlie and the Chocolate Factory (2005)
Barney Clark Oliver Twist (2005)
Liam Mower
James Lomas
George Maguire 		Billy Elliot the Musical, Original London Cast (2005) Laurence Olivier Award
Abigail Breslin Little Miss Sunshine (2006) Oscar nominee
Jaden Smith The Pursuit of Happiness (2006)
[[]] (n.) Like Stars on Earth (India, 2007) An eight-year-old boy is thought to be lazy and a trouble-maker, until the new art teacher has the patience and compassion to discover the real problem behind his struggles in school.
Dave Dekker (n.1997) Ciske de Rat: The Musical (Danimarca, 2007-09)
William Miller Oliver Twist (TV miniserie, 2007)
Asa Butterfield
Jack Scanlon 		The Boy in the Striped Pyjamas (2008)
Kiril Kulish - David Álvarez - Trent Kowalik [[[Billy Elliot the Musical (Broadway)]] (2009) Tony Award

2010s

Nel gennaio 2013 Quvenzhané Wallis entra a 9 anni nella storia del cinema come l'attrice più giovane ad essere candidata all'Oscar per la sua interpretazione del film Re della terra selvaggia (2012). L'attrice riceve numerosi riconoscimenti (incluso lo Youth Artist Award) anche come protagonista del film Annie (2015). Lo Young Artist Award premia anche Chloë Grace Moretz (Hugo, 2011) e Sophie Nélisse (Book Thief, ). Si segnalano anche le interpretazioni di Thomas Doret Le gamin au vélo (2011), Asa Butterfield (Le gamin au vélo (2011), [[ Thomas Horn | Molto forte, incredibilmente vicino * Tom Holland (The Impossible, 2012), e Jacob Tremblay (The Room, 2015)

Zackary Gordon and Robert Capron Diary of a Wimpy Kid II

attore / attrice opere principali riconoscimenti
Abdallah El Akal David & Kamal (2011) - Zaytoun (2012)
Thomas Doret Le gamin au vélo (2011)
Asa Butterfield
Chloë Grace Moretz 		Hugo Cabret
Young Artist Award
Thomas Horn Molto forte, incredibilmente vicino
Tom Holland Billt Elliot: The Musical (2008-10) -- The Impossible (2012) Best British Young Actor
Quvenzhané Wallis Re della terra selvaggia (2012) - Annie (2015) Oscar nominee
Young Artist Award
Sophie Nélisse Book Thief Young Artist Award
Abraham Attah Beasts of No Nations (2015)
Jacob Tremblay (n.2006) Room (2015)
Neel Sethi (n.2003) The Jungle Book (2016)

Riconoscimenti

Molti attori bambini sono stati inclusi nello Hollywood Walk of Fame, a cominciare dall'8 febbraio 1960 quando il riconoscimento fu dato a Sherley Temple, Jackie Coogan, Jackie Cooper, Freddie Bartholomew, Mickey Rooney, Judy Garland.


Personaggi classici per attori bambini

Alice in Wonderland

Il personaggio di Alice, creato da Lewis Carroll nel 1865, e' uno dei personaggi più' popolari della letteratura dell'infanzia. Nelle numerosissime versioni teatrali, musicali e cinematografiche la parte e' tradizionalmente impersonata da attrici adolescenti o adulte. Per vedere una Alice bambina occorre attendere gli inizi degli anni Cinquanta quando Kathy Beaumont (10 anni) e' scelta dalla Disney come la voce e il modello di Alice nel film d'animazione. In quegli anni alcune attrici bambine impersonano Alice in produzioni televisive: Iris Mann, nel 1950, la stessa Kathy Beaumont nel 1951 e nel 1954 Robin Morgan. Si tratta comunque solo di una breve parentesi in una tradizione interpretativa che non sembra lasciare spazio ad attrici bambine.

Peter Pan

Peter Pan e' la controparte maschile di Alice. Personaggio popolarissimo, nelle numerose versioni teatrali, musicali e cinematografiche e' tradizionalmente impersonato da un'attrice adulta. Per vedere un attore bambino nel ruolo di Peter Pan occorre attendere Jeremy Sumpter in Peter Pan (2003) e Levi Miller in Pan (2015).

Oliver Twist

Il personaggio creato da Charles Dickens e' uno dei più' rappresentati della storia del cinema. Anche per questa parte si preferiscono all'inizio attrici adolescenti o adulte. come Edith Storey (1909) e Vinnie Burns (1912) o poi anche attrici di grande esperienza come Ivy Millais (1912) e Marie Doro (1916).

Il primo Oliver Twist bambino e' nel 1919 l'ungherese Tibor Lubinszky a 10 anni, ma ancora nel 1921 ad Hollywood preferira' affidarsi all'esperienza del diciannovenne Harold Goodwin. Ogni incertezza e' superata nel 1922 dall'interpretazione di Jackie Coogan che consacra il personaggio come veicolo principale di successo per un attore bambino.

Nel cinema sonoro la parte di Oliver Twist e' interpretata una prima volta nel 1933 in maniera fanciullesca e edulcorata da Dickie Moore, allora popolarissimo attore bambino. Ma e' l'interpretazione intensa, sofferta e realistica di John Howard Davies (1948) a definire il personaggio per i decenni successivi.

Con la televisione la storia di Oliver Twist diventa un classico a livello internazionale. Vi si cimentano alcuni tra i migliori attori bambini di tutto il mondo: Adriano Stuart in Brasile (1955), Richard Thomas negli Stati Uniti (1959), Osmar Prado in Brasile (1960), Bruce Prochnik in Gran Breatgna (1962), Gérard Riou (Francia, 1962).

Nel 1960 la versione musical della storia con musiche e libretto di Lionel Bart, fu fatta a misura di attori bambini. Nella produzione originale londinese del 1960 la parte di Oliver fu assegnata a Keith Hamshere, mentre Bruce Prochnik fu il protagonista della produzione originale di Broadway del 1963-64. Nel 1968 l'enorme successo della versione cinematografica del musical (Oliver! riceverà' premio Oscar) rilancia con ancor più' vigore la popolarità' del personaggio, interpretato nel film da Marc Lester.

Negli anni '80 e '90 sI susseguono numerose altre versioni televisive della storia: Richard Charles (1982), Ben Rodska (1985), Alex Trench e Max Reynolds (1997), e Sam Smith (1999). Nel 2001 in Australia si produce anche una serie televisiva, che da' un seguito alle storia di Oliver (qui interpretato da Rowan Witt). Negli stessi anni il musical di Bart ha conosciuto diverse riprese: nel 1977 a Londra; nel 1983 a Londra (con Anthony Pearson) e l'anno successivo a Broadway (con [Braden Danner]]); nel 1994 ancora a Londra (con James Daley)

Negli anni 2000, appaiono due importanti versioni cinematografiche. Nel 2004 Tim Greene offre una versione della storia di crudo realismo in cui Twist (Jarrid Geduld) e' un bambino di strada nel Sud Africa dell'epoca contemporanea. Anche la versione di Roman Polanski del 2005, pur tornando all'ambientazione originale, va nella direzione di un approccio piu' realistico, con Barney Clark come protagonista. Lo stesso anno la BBC celebra il 35 anniversario del musical con uno speciale televisivo che ha per protagonista l'attore-cantante bambino Joseph McManners.

Nel 2007 William Miller offre la più' recente interpretazione del personaggio in una coproduzione televisiva UK-USA. Anche il musical conosce due importanti riprese, nel 2009 a Londra (con Tom Rogers e Gwion Wyn Jones) e nel 2011 con un tour in varie fitta' della Gran Bretagna (con Harry Polden, Sebastian Croft, Joseph Bennett, Gwion Wyn Jones)

Pinocchio

Pinocchio e' un burattino di legno che solo alla fine della storia diventa un bambino. Per questo il personaggio creato nel 1883 dalla fantasia dello scrittore italiano Carlo Collodi si e' prestato soprattutto per versioni a cartoni animati o a pupazzi, a cominciare da quella celeberrima della Disney (1940). Nelle numerose versioni teatrali, cinematografiche e musicali della storia, Pinocchio e' stato più spesso interpretato da attori comici adulti, da Ferdinand Guillaume nel 1911, a Roberto Benigni nel 2002.

Il primo Pinocchio-bambino e' stato Alessandro Tommei, "in costume di burattino", nel film Le avventure di Pinocchio diretto da Giannetto Guardone nel 1947. Il make-up limita le capacita' espressive del bambino-attore e la naturalezza della recitazione. Per ovviare a questi problemi Luigi Comencini immagina nel 1972 che Pinocchio prenda da subito sembianze umane, per tornare burattino solo quando si comporta scorrettamente. Il grandissimo successo dello sceneggiato e del suo protagonista bambino Andrea Balestra dimostra come la parte di Pinocchio possa essere adattata alle capacita' di un attore bambino. Che questa sia la strada giusta e' reso evidente dal fallimento del tentativo della versione del 1997, dove al protagonista [[ ]] vengono date sembianze di pupazzo con immagini computerizzate con l'unico risultato di renderlo irriconoscibile e totalmente inespressivo, mentre di nuovo la magia si riaccende quando gli effetti speciali lasciano tutta la naturalezza di interprete al protagonista, Haley Joel Osment, nei panni di un robot-bambino che come Pinocchio e' in cerca di diventare bambino. La miniserie televisiva italo-britannica, interpretata da Robbie Kay, torna quindi nel 2009 all'idea di Comencini, anche se con risultati meno convincenti.

Interpreti

Il primo Lucignolo della storia del cinema e' l'attore franco-italiano Natalino Guillaume in Pinocchio (1911) in un cast di attori adulti, in cui il personaggio del protagonista era interpretato dal fratello Ferdinand Guillaume. Nel 1940 nella versione animata della Disney la voce di Lucignolo fu quella del ventenne Frankie Darro, un famoso ex attore bambino, che fu chiamato a ricoprirne il ruolo anche alla radio nella presentazione della storia il giorno di Natale 1939.

Per vedere il primo Lucignolo-bambino si deve attendere Guglielmo Selvaggio nella sua unica interpretazione cinematografica nel film Le avventure di Pinocchio diretto da Giannetto Guardone nel 1947.[15]

Nel 1972 nella miniserie televisiva Le avventure di Pinocchio, il regista Luigi Comencini affida la parte a Domenico Santoro, un ragazzino da lui scoperto" in un'inchiesta sul lavoro minorile a Napoli (I bambini e noi, 1970), dando al personaggio di Lucignolo una rilevanza da protagonista al fianco del Pinocchio di Andrea Balestri.


La voce di Lucignolo


Nelle successive versioni cinematografiche

Thomas Brodie-Sangster (2008


Carmelo Bene Nel Pinocchio (2002) di Benigni il ruolo e' interpretato da un attore adulto Kim Rossi Stuart


Tom Sayer & Huck

Tom Sawyer e di Huckleberry Finn La prima volta che i personaggi di Mark Twain vengono interpretati, nel 1917 e 1918, lo sono da due attori ormai più che ventenni, Robert Gordon (Huck) e Jack Pickford (Tom). e da attrice adolescente Clara Horton. Huckleberry Finn" (1920) e' il primo lungometraggio in cui i ruoli dei protagonisti siano interamente affidati a ragazzi adolescenti.

  • Les aventur Sawyer (1968), French/German made-for-television miniseries directed by Wolfgang Liebeneiner, starring Roland Demongeot as Tom and Marc Di Napoli as Huck
  • Aventurile lui Tom Sawyer (1968), Romanian movie directed by Mircea Albulescu.
  • The Adventures of Tom Sawyer and Huckleberry Finn (Приключения Тома Сойера и Гекльберри Финна), 1981 Soviet Union version directed by Stanislav Govorukhin

Little Lord Fauntleroy

Cedric Errol e' il bambino protagonista del romanzo Little Lord Fauntleroy, pubblicato dalla scrittrice inglese Frances Hodgson Burnett nel 1885.

Nel cinema muto il primo ad interpretare il personaggio fu l'attore bambino inglese Gerald Royston nel 1914, seguito nel 1918 dall'attore bambino ungherese Tibor Lubinszky. A Hollywood invece la storia divenne nel 1921 uno dei successi dell'attrice Mary Pickford, allora quasi trentenne ma specializzatasi da anni in parti di bambino.

La prima versione sonora fu interpretata dall'attore bambino anglo-americano Freddie Bartholomew nel 1936. Da allora il ruolo e' sempre stato ricoperto da attori bambini per il cinema o, più frequentemente, per la televisione: Rafael Neto in Brasile (1957), Sandro Pistolini in Italia (1960), Manfred Kunst in Germania (1962), Gøsta Hagenlund in Norvegia (1966), Glenn Anderson in Gran Bretagna (1976), Ricky Schroder negli Stati Uniti (1980), Jerry Supiran negli Stati Uniti (1982), Michael Benz in Gran Bretagna (1995), Aleksey Vesyolkin in Russia (2003).

Una versione della storia "al femminile" e' stato interpretata nel

The Prince and the Pauper

Anche in questo caso la prima persona a cimentarsi con il doppio ruolo e' una attrice adulta, Marguerite Clark, ma specializzatasi anche in parti da bambino/a. Il primo attore bambino a interprete bambino e' nel 1920 l'ungherese Tibor Lubinszky. Nel 1937 risale la prima e a tutt'oggi più famosa versione della storia, l'unica a poter mettere in campo una autentica coppia di attori gemelli Billy e Bobby Mauch

Nel film TV del 1955 Rex Thompson (Prince Edward) e Johnny Washbrook (Tom Canty).

Peter Lazer (USA, 1960), Don Chaffey (1962) Nicholas Lyndhurst (TV miniserie, UK, 1976)

Philip Sarson (TV miniserie, UK, 1996),


David Copperfield

Nel romanzo David Copperfield del 1849-50, Charles Dickens ripercorre per intero la vita del protagonista, dall'infanzia alla maturità. Il personaggio si rivelerà' uno dei principali veicoli di successo per attori bambini fin dalle origini del cinema.

Il primo David bambino nel 1911 e' una ragazzina di 13 anni (Flora Foster), ma gia' nel 1913 la parte e' affidata a un attore bambino (Eric Desmond = Reginald Sheffield). Da allora diventa una parte classica per attori bambini, in una successiva versione muta interpretata da Martin Herzberg (Danimarca, 1922) e quindi in quella sonora che ha come protagonista Freddie Bartholomew (USA, 1935) che decreta il successo del personaggio a livello internazionale.

Nel secondo dopoguerra, David Copperfield bambino diventa un personaggio ricorrente negli sceneggiati televisivi, usualmente in supporto ad un attore che ne interpreta poi la parte da adulto come gia' di norma nelle versioni precedenti (solo nel primo sceneggiato americano del 1954, le due parti sono entrambe interpretate dal diciottenne David Cole). La lista degli attori bambini nella parte di David include: Leonard Cracknell (TV mini-serie, UK 1956); Martin Stephens (TV mini-serie, UK, 1958-59); Didier Haudepin (TV film, France, 1965); Roberto Chevalier (TV mini-serie, Italia, 1965-66); Christopher Guard (TV mini-serie, UK, 1966); Alastair Mackenzie (TV film, UK, 1969); Jonathan Kahn (TV mini-serie, UK, 1974); Nolan Hemmings (TV mini-serie, UK, 1986); Daniel Radcliffe (TV mini-serie, UK-USA, 1999); Max Dolbey (TV film, Irlanda-USA, 2000); e Christian Frasacco (TV film, Italia, 2009).

Tarzan, Mowgli, il bambino selvaggio

Il mito del bambino cresciuto nella foresta e' un archetipo tra i più comuni nella letteratura popolare, fin dall'antica mitologia. Non stupisce quindi che lo si ritrovi con frequenza nel cinema sin dai primordi.

"Tarzan"

Nel primo film su Tarzan ( l'attore Gordon Griffith offre una interpretazione così convincente e "naturale" di Tarzan bambino da essere chiamato ancora a ripetere la parte nel sequel e ancora nel 1920, questa volta nei panni del "figlio di Tarzan", destinato a ripetere nella giungla l'esperienza del padre. Il pubblico risponde in maniera così entusiastica che nei numerosi film su Tarzan, anche in quelli incentrati sulla sua vita da adulto nella giungla ci si preoccupa di affiancargli un bambino. Il più' famoso e' certamente Johnny Sheffield che come "Boy", figlio adottivo di Tarzan e Jane, e' presente dal 1939 al 1947 a ben 8 film di Tarzan da Tarzan Finds a Son! a al fianco di [[ ]]. La parte di figlio adottivo fu ripresa da Tommy Carlton (Tarzan' Savage Fury, 1952) e due film del 1958 da Ricky Sorensen, ora sotto il nome di "Tartu", al fianco del nuovo Tarzan Gordon Scott. Steve Bond Tarzan and the Jungle Boy (1968)

Con funzioni analoghe di supporto, Manuel Padilla compare come "Jai" nella TV miniserie "Tarzan" 1966-68, come "Ramel" in Tarzan and the Valley of Gold (1966), and come "Pepe" in Tarzan and the Great River (1967

Tarzan as a Boy: Danny Potts (5 anni) e Eric Langlois (12 anni) in Greystoke: The Legend of Tarzan, Lord of the Apes

Alex D. Linz (1999)


Un personaggio in tutto simile a quello del "figlio di Tarzan" bambino e' interpretato da Sam Huntington nel film Jungle 2 Jungle(1997)

A differenza di Tarzan, Mowgli non e' un bambino europeo trapiantato in un ambiente esotico ma un bambino locale cresciuto nella giungla. Offre quindi ad attori di origine non-europea l'opprtunita' di un ruolo protagonistico, a cominciare da Sabu Dastagir nel 1937 nel film Elephant Boy (che poi interpretera' un Mowgli gia' adulto in Jungle Book, 1942). In the 1994 film adaptation he was played by Sean Naegeli as a kid and later throughout the film he was played byJason Scott Lee.

  • Sean Price McConnell nella serie televisiva Mowgli 1998.


In The Second Jungle Book: Mowgli and Baloo he was played by Jamie Williams. In The Jungle Book: Mowgli's Story he was played by Brandon Baker. Mowgli will be played by Neel Sethi in the new Disney Live action reboot of The Jungle Book (2016 film) which will be released in 3D on April 15, 2016. Mowgli will played by Rohan Chand in the Warner Bros. film Jungle Book: Origins which will come out in 2017.

The Lion King: The musical Simba interpretato per la prima volta da Scott Irby-Ranniar (Broadway Production, 1997) e Luke Youngblood (London Production, 1999) e quindi da una lunga serie di attori-cantanti bambini in uno dei musical di maggior successi di tutti i tempi.

Agli antipodi del mito del bambino che immerso nella natura la conquista con la sua innocenza e intelligenza, sono alcuni film che più realisticamente puntano sugli effetti di regressione psicologica e sociale determinati dall'abbandono. Ne "Il bambino selvaggio" (1970) di François Truffaut, il protagonista Jean-Pierre Cargol ha perduto i suoi tratti umani ed e' incapace di reinserirsi nella società umana. Sulla stessa linea si collocano le due versioni cinematografiche del romanzo di William Golding, Il signore delle mosche (1952), in cui un gruppo di ragazzi inglesi approdato in un isola deserta velocemente regredisce ad uno stato umano sempre più primitivo. Tra gli interpreti della versione inglese del 1963 si distinguono: James Aubrey (Ralph); Tom Chapin (Jack) e Hugh Edwards (Piggy). Nel remake americano del 1990 i protagonisti sono Balthazar Getty (Ralph), Chris Furrh (Jack), e Danuel Pipoly (Piggy).

Gavroche e la giovane Cosette]]

  • 1872, Gavroche: The Gamin of Paris, translated and adapted by M. C. Pyle.
  • 1962 Gavroche, film directed by Boudet on Le Théâtre de la jeunesse
  • Gavroche (1964) TV episode, Played by Edoardo Nevola. Episodio dello sceneggiato I miserabili
  • 1987, Gavroche, East German TV movie based on the 1967 play by Peter Ensikat, directed by Dieter Bellmann, Played by Holger Schwarz

Molti film e sceneggiati e musical.

Il bambino prodigio

Con il sonoro e' possibile al bambino prodigio di mettere in mostra le proprie doti eccezionali (specie nel canto e nella danza)

Sherley Temple


Judi Garland

Harold Nicholas il piu' giovane del duo di danza acrobatico THe Nicholar Brother Pregiudizi razziali condizionarono fortemente la carriera cinimatografica del duo, costringendoli ad apparizioni del tutto staccate dalla trma generale dell film cosicche' la loro scene in cui essi apparivano potessero essere facilmente

Il giovane Leonardo da Vinci (sceneggiato del 1971)

Il giovane Mozart

Karol Beffa (a 8 anni) e Jean-François Dichamp (a 12 anni) in Mozart (TV mini-serie, 1982). Stepan Krucka (a 4 anni) e Karel Vrtiska (a 9 anni) in The Genius of Mozart (TV mini-serie, England, 2004)

Searching for Bobby Fischer

Alex Burrall - Michael Jackson (ages 6–8) e Jason Weaver (eta' 9-14) in The Jackson: An American Dream (TV mini-serie, USA, 1992)

Billy Elliott

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Anche l'Italia ha i suoi numerosi attori bambini, attivi da tempo immemorabile nelle piazze, nei circhi e nei teatri. Perche' del loro nome si conservi memoria occorre tuttavia attendere lo sviluppo del cinema agli inizi del Novecento. [16]

Nel cinema muto i bambini sono interpreti di numerosi cortometraggi, spesso protagonisti di serie comiche sotto nomi d'arte, a somiglianza di quanto avveniva nelle popolari contemporanee serie a fumetti.

Maria Bay ("Firulì", 1911-16); Edoardo Notari ("Gennariello", 1912-17); Ermanno Roveri ("Frugolino", 1913-14); Eraldo Giunchi ("Cinessino", 1913-15); Luigi Petrungaro (1913-17); Renato Visca (1913-19); Ettore Casarotti (1917-22); Mimmo Palermi (1917-25); Franco Capelli (1920-22)

L'avvento del sonoro offre agli attori bambini nuove possibilità di espressione, ma le condizioni generali del cinema e della società italiani non portano all'emergere di celebrità paragonabili a quelle dei loro colleghi americani.

Pino Locchi (1932-42); Cesare Barbetti (1935-45); Miranda Bonansea (1935-39); Ennio Sannangelo (1936-40); Paolo Ferrari (1938-43); Gianni Glori (1941-43); Mariù Pascoli (1941-46)

Il film di Vittorio De Sica, I bambini ci guardano, ha sul cinema italiano lo stesso effetto che Il monello di Charlie Chaplin ebbe sul cinema americano 20 anni prima. Vittorio De Sica e' il primo regista italiano a credere nelle potenzialità espressive di un bambino in un film drammatico. E' il preludio alla grande stagione del neorealismo. Vittorio De Sica, Roberto Rossellini e Luchino Visconti offrono ai loro giovani interpreti una serie di ruoli destinati ad entrare nella storia del cinema internazionale, rendendoli famosi in tutto il mondo.

Negli anni '50, '60 e '70, ai giovani attori italiani si danno meno occasioni di emergere a livello internazionale. Vittorio De Sica e Sophia Loren portano al successo Eleonora Brown ne La ciociara (1960) e Carlo Angeletti ne La baia di Napoli (1960). Luchino Visconti si affida ad un ragazzo svedese per la parte di Tadzio in Morte a Venezia (1971), mentre Bernardo Bertolucci in Novecento (1976) e Paolo e Vittorio Taviani in Padre padrone (1977) puntano su bambini non professionisti con forti caratteristiche regionali e dialettali. A livello nazionale, lo sviluppo dei programmi televisivi offre alcuni parti di grande popolarità, a Sandro Pistolini nel Piccolo Lord (1960) e a Roberto Chevalier in David Copperfield (1965), fino allo straordinario successo di critica e di pubblico di Andrea Balestri ne Le avventure di Pinocchio (1972). Luigi Comencini, con La finestra sul Luna Park (1957), Incompreso (1966), il documentario I bambini e noi (1970) ed ora lo sceneggiato sull'opera di Carlo Collodi, si afferma, dopo Vittorio De Sica, come il regista italiano più sensibile ai temi dell'infanzia.

Gli anni '80 e '90 sono segnati dai successi internazionali di Totò Cascio in Nuovo Cinema Paradiso (Giuseppe Tornatore, 1988) e di Giorgio Cantarini ne La vita è bella (Roberto Benigni, 1997). Entrambi i film vincono l'Oscar come miglior film straniero; era dai tempi del neorealismo che degli attori bambini italiani non giungevano ad un tale livello di popolarità internazionale. Tra le altre interpretazioni di rilievo si segnalano ancora una volta i giovani attori dei film di Luigi Comencini. Anche Gianni Amelio, Carlo Carlei e Roberto Faenza offrono importanti parti di protagonisti ai loro giovani interpreti. Per alcuni bambini del cast del film Io speriamo che me la cavo, di Lina Wertmüller, questa sarà solo la prima tappa di una lunga carriera di attori.

I primi anni del XXI secolo non hanno visto finora alcun film con attori bambini italiani distinguersi in modo netto a livello internazionale, al di là dei consensi ricevuti dalla critica per alcune interpretazioni, soprattutto quella di Giuseppe Cristiano in Io non ho paura (2003) di Gabriele Salvatores. A segnalarsi sono piuttosto due documentari, entrambi del 2015. Il primo, Protagonisti per sempre di Mimmo Verdesca, premiato al Giffoni film festival, raccoglie i ricordi di alcuni tra i più famosi attori bambini italiani, ormai adulti. Nel secondo, I bambini sanno, Walter Veltroni intervista trentanove bambini, tra gli otto e i tredici anni, raccontando come loro osservino e giudichino l’Italia, la loro vita, gli adulti, il futuro, similmente a quanto Luigi Comencini aveva fatto nel suo documentario del 1970.

  1. ↑ Template:Cita.
  2. ↑ Elizabeth Reitz Mullenix. Wearing the Breeches: Gender on the Antebellum Stage (New York: St. Martin’s Press, 2000).
  3. ↑ Dunlap, William. A History of the American Theatre from its Origins to 1832 (Champaign, IL: University of Illinois Press, 2005)
  4. ↑ The Spoiled Child: A Farce (London: Simpkin, 1822).
  5. ↑ Jeanne Klein, "Without Distinction of Age: The Pivotal Roles of Child Actors and Their Spectators in Nineteenth-Century Theatre" in The Lion and the Unicorn 36.2 (April 2012)
  6. ↑ Giovanni Grazzini, "I bambini", in Enciclopedia del Cinema Treccani.it.
  7. ↑ Giovanni Grazzini, "I bambini", in Enciclopedia del Cinema Treccani.it.
  8. ↑ Gaylyn Studlar, Precocious Charms. Stars Performing Girlhood in Classical Hollywood Cinema (Berkeley, University of California Press, 2013).
  9. ↑ Ian Wojik-Andrews, Childrens Films: History, Ideology, Pedagogy, Theory (Routledge, 2002). p. 227; Michelle Tolini Finamore, Hollywood Before Glamour: Fashion in American Silent Film (Palgrave Macmillan, 2013). p. 188.
  10. ↑ Diana Serra Cary, Jackie Coogan: The World's Boy King (Scarecrow Press, 2003).
  11. ↑ Diana Serra Cary, What Ever Happened to Baby Peggy: The Autobiography of Hollywood's Pioneer Child Star (St. Martins Press, 1996).
  12. ↑ Grazzini, I bambini attori.
  13. ↑ David Dye, Child and Youth Actors, p.x.
  14. ↑ Los Angeles Times
  15. ↑ "Guglielmo Selvaggio" in Internet Movie Database.
  16. ↑ Enciclopedia del cinema, Treccani.it; John Holmstrom, The Moving Picture Boy" (Norwick: Michael Russell, 1996).
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