Gerard Zynger (M / France, 1936), Holocaust survivor

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Gerard Zynger (M / France, 1936), Holocaust survivor

Biography

"Gerard Zynger (Parigi, 30 maggio 1936), nasce da Jeracmil Zynger e Fanny Weissbrod fuggiti in Francia per scampare alla persecuzione nazista e deportati a Auschwitz dove incontrarono la morte ... Passati alla zona libera francese, prima a Nizza e poi a Saint Martin de Vésubie, dopo l'8 settembre valicano le Alpi e sono internati nel campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo. Successivamente deportati, incontrano la morte ad Auschwitz, lasciando così il piccolo Gerard solo, destinato a non lasciar traccia di sé, dopo una serie di ricoveri presso gli ospedali di Racconigi e di Volterra ... Nasce all'ospedale Rotschild di Parigi da genitori ebrei di origine russa, trasferitisi da Varsavia a causa dell'esplosione dell'odio antiebraico successivo alla crisi del '29. A Parigi la famiglia subisce il trauma del bombardamento (3 giugno 1940) e "Gerard, sotto choc per un grave trauma cranico, ha in un primo tempo gli arti paralizzati".[3] I genitori lo assisteranno in ospedale per ben due anni ... La Grande Rafle del 17 maggio 1942 convince i genitori a passare nella zona libera francese, prima a Nizza, poi al confino coatto di Saint Martin de Vésubie. Dopo l'8 settembre valicano le Alpi e vengono arrestati e rinchiusi nel campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo: i loro numeri di internamento sono 312 per la madre, 313 per il padre e 314 per lui ... Colto da una crisi epilettica, il 28 settembre Gerard viene ricoverato all'ospedale di Borgo san Dalmazzo e assistito dalla madre, fino a quando non viene trasferito all'ospedale di Racconigi, solo e tale rimane perché i genitori il 21 novembre vengono deportati ad Auschwitz. Gerard rimane all'ospedale neuropsichiatrico di Racconigi fino all'età di 24 anni ... La degenza di Gerard ha, però, un costo, non sostenuto da nessuno e il giovane, definito demente, viene trasferito all'ospedale psichiatrico di Volterra: dal suo trasferimento (23 luglio 1960) in poi non si hanno più notizie."

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