Avraham Kessel (M / Poland, 1933), Holocaust survivor

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Avraham Kessel (M / Poland, 1933), Holocaust survivor

Sarah Kessel (Spiegel) (F / Poland, 1935), Holocaust survivor

Biography

Obituary : Bambini di Selvino

Sarah Kessel è nata nel 1935 a Dubienka, una piccola città in Polonia. Nel 1939, all’età di quattro anni, dopo l’invasione nazista, dovette fuggire con i suoi genitori e suo fratello in Ucraina e da lì fu deportata in Siberia, dove visse in un kolkhoz. Dopo tanto girovagare e numerose sofferenze, la sua famiglia raggiunse l’Uzbekistan dove nacque sua sorella. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, la sua famiglia tornò in Polonia – nella città di Ziębice nella Bassa Slesia (Dolenschluss).

Nel 1946, Sarah e suo fratello, il compianto Avraham Kessel, si associarono al Movimento Gordonia. Affrontarono un lungo viaggio attraverso l’Europa e arrivarono a Selvino, in Italia, dove furono accolti come l’ottavo gruppo di giovani, l’ultimo a lasciare la Casa dei Bambini, ed emigrarono in Israele sulla nave greca “Theta” partita da Napoli il 7 novembre 1948.

Sarah ritrovò la sua famiglia in Israele. In seguito, incontrò il defunto Zeev (Wolf) Spiegel che la sua famiglia aveva conosciuto nella loro città natale, con il quale si sposò nel 1955. Sarah ha lavorato per un’organizzazione di assistenza alla salute. Quando è nata la figlia maggiore, Rachel, ha lasciato il lavoro per dedicarsi alla famiglia e ai suoi figli che erano il mondo intero per lei. Ha avuto altri due figli, una figlia Tzipi e un figlio Yossi. Sarah era un’affascinante conversatrice, aveva uno spirito giovane, parlava molte lingue ed era una nonna amorevole per i suoi quattro nipoti.

Sarah soffriva di molte malattie ma ha proseguito a condurre la sua vita a capo della sua famiglia. Negli ultimi tre anni ha perso il marito e la seconda figlia. Nonostante questa grande sofferenza ha continuato a vivere con fiducia, ma alla fine il suo cuore non ha più sopportato il dolore per queste perdite. È deceduta il 15 luglio 2020. Possa la sua memoria essere benedetta.

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