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{it} Lorenzo Matta. '''''La salvezza alla fine del mondo. La vicenda dei rifugiati ebrei di Shanghai durante la Seconda guerra mondiale''''' (Caramella, 2023).
{it} Elisa Giunipero, ed. '''''Storia dei rifugiati in fuga dal Terzo Reich Copertina flessibile – 22 marzo 2018''''' (2018).
 
Un capitolo della storia della Shoah pressoché sconosciuto in Italia. Alla fine degli anni Trenta, Shanghai aprì le porte a oltre 18.000 ebrei, perlopiù tedeschi e austriaci, che fuggivano dalle persecuzioni naziste in Europa. Rispetto alle restrizioni sull'immigrazione imposte dalla maggior parte degli Stati, Shanghai costituì un'eccezione. La “Parigi d'Oriente” divenne la cornice di un'integrazione complessa eppure riuscita: migliaia di rifugiati trovarono asilo all'interno del ghetto di Hongkou dove condussero un'esistenza difficile, ma priva di conflitti con la popolazione locale. Al termine della seconda guerra mondiale, il numero dei sopravvissuti era così elevato da far parlare di “miracolo di Shanghai”. I diversi contributi raccolti nel libro, a cura di Elisa Giunipero, ripercorrono gli eventi storici di quegli anni e descrivono lo straordinario sviluppo economico e socioculturale della metropoli in seguito all'incontro tra popoli tanto distanti tra loro. Accanto alle vicende collettive, emergono la voce della testimone Sonja Mühlberger, nata a Shanghai nel 1939, e la storia esemplare del console cinese a Vienna Ho Feng Shan, riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” per essersi opposto ai suoi superiori e aver concesso il visto di espatrio a molti ebrei in fuga dal Terzo Reich.
 
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Una storia che ha dell'incredibile, totalmente sconosciuta al pubblico italiano. Una storia che racconta l'incontro di popolazioni molto distanti geograficamente e culturalmente, le quali per uno dei bizzarri casi della Storia si trovarono a convivere insieme per un decennio nella metropoli più folle della prima metà del Novecento. Fra il 1938 e il 1947 circa 18.000 ebrei dell'Europa Centrale trovarono un insperato rifugio nella città cinese di Shanghai, sfuggendo, grazie ad un coraggioso salto verso l'ignoto, al terribile destino incontrato da tanti loro cari. Gli emigranti si trovarono catapultati in un mondo del quale ignoravano pressoché tutto, in una città unica, che stava per perdere per sempre il suo carattere multiculturale figlio dell'imperialismo europeo. In queste pagine potrete scoprire come gli ebrei poterono approdare in terra cinese, come vissero il loro lungo esilio, come interagirono con la popolazione locale e con gli altri correligionari residenti in città da molti anni.




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{it} Elisa Giunipero, ed. Storia dei rifugiati in fuga dal Terzo Reich Copertina flessibile – 22 marzo 2018 (2018).

Un capitolo della storia della Shoah pressoché sconosciuto in Italia. Alla fine degli anni Trenta, Shanghai aprì le porte a oltre 18.000 ebrei, perlopiù tedeschi e austriaci, che fuggivano dalle persecuzioni naziste in Europa. Rispetto alle restrizioni sull'immigrazione imposte dalla maggior parte degli Stati, Shanghai costituì un'eccezione. La “Parigi d'Oriente” divenne la cornice di un'integrazione complessa eppure riuscita: migliaia di rifugiati trovarono asilo all'interno del ghetto di Hongkou dove condussero un'esistenza difficile, ma priva di conflitti con la popolazione locale. Al termine della seconda guerra mondiale, il numero dei sopravvissuti era così elevato da far parlare di “miracolo di Shanghai”. I diversi contributi raccolti nel libro, a cura di Elisa Giunipero, ripercorrono gli eventi storici di quegli anni e descrivono lo straordinario sviluppo economico e socioculturale della metropoli in seguito all'incontro tra popoli tanto distanti tra loro. Accanto alle vicende collettive, emergono la voce della testimone Sonja Mühlberger, nata a Shanghai nel 1939, e la storia esemplare del console cinese a Vienna Ho Feng Shan, riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” per essersi opposto ai suoi superiori e aver concesso il visto di espatrio a molti ebrei in fuga dal Terzo Reich.

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