Difference between revisions of "Lettera ai Galati (1997 Pitta), book"

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==Abstract==
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Italian translation, with introduction and commentary.
Italian translation, with introduction and commentary.
"Nel XX secolo alla Lettera ai Galati è stato dedicato un commento all'anno: il dato prova più di ogni discorso l'interesse suscitato dalla Lettera. L'ampio commentario di Pitta senza ignorare gli altri processi esegetici, quanto al metodo, preferisce l'analisi retorico-letteraria, con un continuo e forte riferimento al testo esaminato. Quanto ai contenuti, l'autore dà un ampio spazio non solo alla sezione nota come dottrinale (Gal 3,1-4,31), ma anche a quella autobiografica (Gal 1,6-2,21) e a quella esortativa (Gal 5,1-6,18). La scelta va sottolineata, perché di solito l'ultima sezione è messa in ombra, mentre è ricca di implicazioni kerygmatiche e morali. Circa il tema della giustificazione, Pitta sostiene: "L'affermazione della fede in Cristo, come unica condizione della giustificazione, non significa che questa fede non ha bisogno di prodursi in una morale dell'amore oppure nelle opere che esprimono un'etica consequenziale. Paolo e Giacomo sono meno distanti e meno contrastanti di quanto sembri a prima vista: forse Paolo non avrebbe esitato a sottoscrivere le asserzioni di Giacomo, perché la giustificazione mediante la fede comunque s'incarna e si verifica nella vita 'secondo lo Spirito'. Il confronto tra la concezione della giustificazione in Paolo e Giacomo deve dunque tener conto dei livelli argomentativi o retorici diversi, in base ai quali la 'sola fede' non significa che questa rimane inoperosa e incapace di opere".--Publisher description.


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Latest revision as of 05:15, 12 May 2020

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Lettera ai Galati: introduzione, versione, commento (1997) is a book by Antonio Pitta.

Abstract

Italian translation, with introduction and commentary.

"Nel XX secolo alla Lettera ai Galati è stato dedicato un commento all'anno: il dato prova più di ogni discorso l'interesse suscitato dalla Lettera. L'ampio commentario di Pitta senza ignorare gli altri processi esegetici, quanto al metodo, preferisce l'analisi retorico-letteraria, con un continuo e forte riferimento al testo esaminato. Quanto ai contenuti, l'autore dà un ampio spazio non solo alla sezione nota come dottrinale (Gal 3,1-4,31), ma anche a quella autobiografica (Gal 1,6-2,21) e a quella esortativa (Gal 5,1-6,18). La scelta va sottolineata, perché di solito l'ultima sezione è messa in ombra, mentre è ricca di implicazioni kerygmatiche e morali. Circa il tema della giustificazione, Pitta sostiene: "L'affermazione della fede in Cristo, come unica condizione della giustificazione, non significa che questa fede non ha bisogno di prodursi in una morale dell'amore oppure nelle opere che esprimono un'etica consequenziale. Paolo e Giacomo sono meno distanti e meno contrastanti di quanto sembri a prima vista: forse Paolo non avrebbe esitato a sottoscrivere le asserzioni di Giacomo, perché la giustificazione mediante la fede comunque s'incarna e si verifica nella vita 'secondo lo Spirito'. Il confronto tra la concezione della giustificazione in Paolo e Giacomo deve dunque tener conto dei livelli argomentativi o retorici diversi, in base ai quali la 'sola fede' non significa che questa rimane inoperosa e incapace di opere".--Publisher description.

Editions and translations

Published in Bologna, Italy: Dehoniane, 1997 (Scritti delle origini cristiane, 9).

Table of contents

External links

  • [ Google Books]