Difference between revisions of "File:1988 Levi-Montalcini en.jpg"

From 4 Enoch: : The Online Encyclopedia of Second Temple Judaism, and Christian and Islamic Origins
Jump to navigation Jump to search
 
(4 intermediate revisions by the same user not shown)
Line 1: Line 1:
[[File:1987 Levi-Montalcini.jpg|thumb|150px|Italian ed. (1987)]]
[[File:1987 Levi-Montalcini.jpg|thumb|150px|Italian ed. (1987)]]


{en} . [[Rita Levi-Montalcini]]. ''In Praise of Imperfection: My Life and Work'', tr. Luigi Attardi. New York, Basic Books, 1988 <1987>. <English ed.>
{en} . [[Rita Levi-Montalcini]]. '''''In Praise of Imperfection: My Life and Work''''', tr. Luigi Attardi. New York, Basic Books, 1988 <1987>. <English ed.>


== Abstract ==
== Abstract ==
"The author, a Nobel Prize-winning scientist, recounts her childhood in Italy, her survival during the rise of Fascism, and her biological research in the U.S."


"La sua esperienza umana e scientifica, unita a quella delle persone incontrate ed amate, i successi e gli insuccessi professionali costituiscono tutto il filone narrativo del libro, che si presenta come un bilancio dell'operato dell'Autrice. In esso, la celebre neuro-scienziata mette in evidenza come il progresso scientifico ed intellettuale nascono dal momento in cui si riconoscono i propri errori: per capirli, studiarli, ammetterli senza pudore e magari risolverli. Appellarsi alla propria onestà ammettendo di aver sbagliato è un chiaro indice di maturità. L'imperfezione come tappa obbligata per giungere alla meta. L'imperfezione, così consona alla natura umana, merita perciò un elogio. Ampio spazio è dedicato alla scoperta del Nerve growth factor (NGF), agli studi che hanno consentito alla scienziata di ricevere il Premio Nobel per la Medicina e agli anni bui del regime nazista, mentre nelle ultime pagine del libro, l'autrice, scrive una specie di lettera a Primo Levi."
"La sua esperienza umana e scientifica, unita a quella delle persone incontrate ed amate, i successi e gli insuccessi professionali costituiscono tutto il filone narrativo del libro, che si presenta come un bilancio dell'operato dell'Autrice. In esso, la celebre neuro-scienziata mette in evidenza come il progresso scientifico ed intellettuale nascono dal momento in cui si riconoscono i propri errori: per capirli, studiarli, ammetterli senza pudore e magari risolverli. Appellarsi alla propria onestà ammettendo di aver sbagliato è un chiaro indice di maturità. L'imperfezione come tappa obbligata per giungere alla meta. L'imperfezione, così consona alla natura umana, merita perciò un elogio. Ampio spazio è dedicato alla scoperta del Nerve growth factor (NGF), agli studi che hanno consentito alla scienziata di ricevere il Premio Nobel per la Medicina e agli anni bui del regime nazista, mentre nelle ultime pagine del libro, l'autrice, scrive una specie di lettera a Primo Levi."
Line 16: Line 18:


[[Category:Women, Jews Italy (subject)]]
[[Category:Women, Jews Italy (subject)]]
[[Category:Women, Jews Italy, Memoirs (subject)]]


[[Category:Levi-Montalcini, Rita (1909-2012)]]
[[Category:Levi-Montalcini, Rita (1909-2012)]]

Latest revision as of 01:22, 3 August 2022

Italian ed. (1987)

{en} . Rita Levi-Montalcini. In Praise of Imperfection: My Life and Work, tr. Luigi Attardi. New York, Basic Books, 1988 <1987>. <English ed.>

Abstract

"The author, a Nobel Prize-winning scientist, recounts her childhood in Italy, her survival during the rise of Fascism, and her biological research in the U.S."

"La sua esperienza umana e scientifica, unita a quella delle persone incontrate ed amate, i successi e gli insuccessi professionali costituiscono tutto il filone narrativo del libro, che si presenta come un bilancio dell'operato dell'Autrice. In esso, la celebre neuro-scienziata mette in evidenza come il progresso scientifico ed intellettuale nascono dal momento in cui si riconoscono i propri errori: per capirli, studiarli, ammetterli senza pudore e magari risolverli. Appellarsi alla propria onestà ammettendo di aver sbagliato è un chiaro indice di maturità. L'imperfezione come tappa obbligata per giungere alla meta. L'imperfezione, così consona alla natura umana, merita perciò un elogio. Ampio spazio è dedicato alla scoperta del Nerve growth factor (NGF), agli studi che hanno consentito alla scienziata di ricevere il Premio Nobel per la Medicina e agli anni bui del regime nazista, mentre nelle ultime pagine del libro, l'autrice, scrive una specie di lettera a Primo Levi."

"L'autobiografia, raccontata in prima persona, di una delle più importanti e preziose personalità scientifiche dello scorso secolo. Una vita che si muove tra le minacce della storia - le due guerre mondiali e le leggi razziali - i limiti culturali di una società che discrimina ancora fortemente la donna e un modo di concepire la scienza come ricerca continua, processo evolutivo di idee e approcci, scoperta. Al centro di questa ricognizione autobiografica emerge l'imperfezione come virtù e condizione da sempre necessaria per correggere se stessi, indagare sui propri errori, percorrere nuove strade e trovare nuove soluzioni. «L'imperfezione», dice la Montalcini, «ha da sempre consentito continue mutazioni di quel meraviglioso quanto mai imperfetto meccanismo che è il cervello dell'uomo.»

File history

Click on a date/time to view the file as it appeared at that time.

Date/TimeThumbnailDimensionsUserComment
current05:22, 4 March 2022Thumbnail for version as of 05:22, 4 March 2022333 × 500 (28 KB)Gabriele Boccaccini (talk | contribs)

The following page uses this file: