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"Al suo rientro a Biella, Luciana Nissim ancora più consapevole del valore della vita e della libertà, due elementi che hanno acquistato tutt’altro significato nell’ottica di una sopravvissuta ad Auschwitz, sceglie di dedicarsi alla famiglia e al lavoro. Non vuole rimarcare il passato, cedendo il ruolo del testimone per antonomasia al suo caro amico e compagno di deportazione Primo Levi. A una sola eccezione: in seguito alla sua liberazione Luciana decide di affidare alla parola scritta l’estrema esperienza del Lager. Ricordi della casa dei morti, titolo chiaramente di tradizione dostoevskiana, non a caso vengono pubblicati dal piccolo editore Ramella nel volume Donne contro il mostro nella collana “Documenti” sotto n. 1. Si tratta di una delle prime e precoci testimonianze in assoluto risalente al 1946. Insolita e curiosa la scelta, quella di affiancare allo scritto le memorie della polacca Pelagia Lewińska tradotte dalla versione francese Vingt mois à Oswiecim (Oświęcim. Pogarda i triumf człowieka. (Rzeczy przeżyte) è la versione polacca sempre uscita a Parigi). In copertina leggiamo: “Donne della straziata Europa chiuse nell’allucinante inferno di Oswiecim [sic], che riaffermano gli ideali eterni dell’umanità”."--Victoria Musiolek.
"Al suo rientro a Biella, Luciana Nissim ancora più consapevole del valore della vita e della libertà, due elementi che hanno acquistato tutt’altro significato nell’ottica di una sopravvissuta ad Auschwitz, sceglie di dedicarsi alla famiglia e al lavoro. Non vuole rimarcare il passato, cedendo il ruolo del testimone per antonomasia al suo caro amico e compagno di deportazione Primo Levi. A una sola eccezione: in seguito alla sua liberazione Luciana decide di affidare alla parola scritta l’estrema esperienza del Lager. Ricordi della casa dei morti, titolo chiaramente di tradizione dostoevskiana, non a caso vengono pubblicati dal piccolo editore Ramella nel volume Donne contro il mostro nella collana “Documenti” sotto n. 1. Si tratta di una delle prime e precoci testimonianze in assoluto risalente al 1946. Insolita e curiosa la scelta, quella di affiancare allo scritto le memorie della polacca Pelagia Lewińska tradotte dalla versione francese Vingt mois à Oswiecim (Oświęcim. Pogarda i triumf człowieka. (Rzeczy przeżyte) è la versione polacca sempre uscita a Parigi). In copertina leggiamo: “Donne della straziata Europa chiuse nell’allucinante inferno di Oswiecim [sic], che riaffermano gli ideali eterni dell’umanità”."--Victoria Musiolek.


 
"In 1946, Luciana Nissim and Palagia Lewinska co-authored Donne contro il mostro (Women
against the Monster), published by Vincenzo Ramella in Turin. Nissim, who was a doctor, was
deported to Auschwitz on the same transport as Levi, a friend of hers. Her section of the book was
called Ricordo della casa dei morti (Memories of the Death House), and her testimony as a doctor
and a Jewish prisoner made specific references to the medical and health conditions in the camp
where she had been held."--


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Latest revision as of 02:17, 3 August 2022

{it} Luciana Nissim Momigliano - Pelagia Lewinska. Donne contro il mostro. Prefazione di Camilla Ravera. Torino [Italy]: V. Ramella, 1946.

Abstract

"Al suo rientro a Biella, Luciana Nissim ancora più consapevole del valore della vita e della libertà, due elementi che hanno acquistato tutt’altro significato nell’ottica di una sopravvissuta ad Auschwitz, sceglie di dedicarsi alla famiglia e al lavoro. Non vuole rimarcare il passato, cedendo il ruolo del testimone per antonomasia al suo caro amico e compagno di deportazione Primo Levi. A una sola eccezione: in seguito alla sua liberazione Luciana decide di affidare alla parola scritta l’estrema esperienza del Lager. Ricordi della casa dei morti, titolo chiaramente di tradizione dostoevskiana, non a caso vengono pubblicati dal piccolo editore Ramella nel volume Donne contro il mostro nella collana “Documenti” sotto n. 1. Si tratta di una delle prime e precoci testimonianze in assoluto risalente al 1946. Insolita e curiosa la scelta, quella di affiancare allo scritto le memorie della polacca Pelagia Lewińska tradotte dalla versione francese Vingt mois à Oswiecim (Oświęcim. Pogarda i triumf człowieka. (Rzeczy przeżyte) è la versione polacca sempre uscita a Parigi). In copertina leggiamo: “Donne della straziata Europa chiuse nell’allucinante inferno di Oswiecim [sic], che riaffermano gli ideali eterni dell’umanità”."--Victoria Musiolek.

"In 1946, Luciana Nissim and Palagia Lewinska co-authored Donne contro il mostro (Women against the Monster), published by Vincenzo Ramella in Turin. Nissim, who was a doctor, was deported to Auschwitz on the same transport as Levi, a friend of hers. Her section of the book was called Ricordo della casa dei morti (Memories of the Death House), and her testimony as a doctor and a Jewish prisoner made specific references to the medical and health conditions in the camp where she had been held."--

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