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{it} Liliana Picciotto, ed. '''''I giusti d'Italia. I non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-1945'''''. Ed. originale in lingua ingl. di Bracha Rivlin; con un messaggio di Carlo Azeglio Ciampi; pref. di Gianfranco Fini. Milano [Italy]: Mondadori & Yad Vashem, 2006.


== Abstract ==
"Il titolo di 'Giusto tra le nazioni' designa chi, non ebreo, abbia manifestato un atteggiamento amichevole nei confronti degli ebrei. Lo Yad Vashem, il più grande memoriale del mondo per le vittime della Shoah, attribuisce questo titolo ai non ebrei che durante la seconda guerra mondiale hanno soccorso ebrei in grave difficoltà senza alcun vantaggio personale ma, al contrario, rischiando in prima persona. Ancora oggi, ad ogni nuovo giusto vengono consegnati una medaglia e un diploma d'onore, durante una cerimonia che si svolge sia a Gerusalemme che nel paese d'origine. Qui sono raccolte le storie di questi uomini e di queste donne che hanno salvato non solo la vita di molti ebrei, ma anche la dignità umana e l'onore dei loro compatrioti."
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Revision as of 21:52, 25 February 2022

{it} Liliana Picciotto, ed. I giusti d'Italia. I non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-1945. Ed. originale in lingua ingl. di Bracha Rivlin; con un messaggio di Carlo Azeglio Ciampi; pref. di Gianfranco Fini. Milano [Italy]: Mondadori & Yad Vashem, 2006.

Abstract

"Il titolo di 'Giusto tra le nazioni' designa chi, non ebreo, abbia manifestato un atteggiamento amichevole nei confronti degli ebrei. Lo Yad Vashem, il più grande memoriale del mondo per le vittime della Shoah, attribuisce questo titolo ai non ebrei che durante la seconda guerra mondiale hanno soccorso ebrei in grave difficoltà senza alcun vantaggio personale ma, al contrario, rischiando in prima persona. Ancora oggi, ad ogni nuovo giusto vengono consegnati una medaglia e un diploma d'onore, durante una cerimonia che si svolge sia a Gerusalemme che nel paese d'origine. Qui sono raccolte le storie di questi uomini e di queste donne che hanno salvato non solo la vita di molti ebrei, ma anche la dignità umana e l'onore dei loro compatrioti."

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