Detti di Gesù (1922 Picherle), book

From 4 Enoch: : The Online Encyclopedia of Second Temple Judaism, and Christian and Islamic Origins
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Alberto Pincherle, I detti di Gesù (Milan, Italy: Bottega di poesia, 1922).

Abstract

Tra le rovine del villaggio di Ossirinco, a Nord dell’area di Luxor e di Nag Hammadi e all’interno rispetto al corso del Nilo, Bernard Pyne Grenfell e Arthur Surridge Hunt si imbatterono nel 1897 in un papiro di estremo interesse, classificato con il numero 654. È l’inizio di una serie di rinvenimenti che proseguiranno nei decenni del Novecento. Tra i numerosi papiri di Ossirinco tre in particolare hanno suscitato interesse e continueranno a produrre curiosità inappagate: sono stati classificati con le sigle P. Oxy 1, P. Oxy 654 e P. Oxy 655 con datazione III secolo. Mentre gli altri documenti riproducono brani estratti dal Nuovo Testamento, questi tre offrono una raccolta di “detti di Gesù” di cui alcune espressioni si presentano uguali o simili alle frasi evangeliche, altre risultano sconosciute. Proprio su queste si concentra l’attenzione. Con la dizione, “detti di Gesù” – il termine specialistico è agrapha –, s’intende una serie di affermazioni che non compaiono nei quattro Vangeli canonici, ma che rientrano nella letteratura apocrifa o segreta. Qual è il loro valore? La raccolta dei “detti” è ampia. Qui vengono proposti e contestualizzati da Alberto Pincherle tredici testi del papiro 654 e una selezione di altre sentenze extracanoniche.

Editions

Published in Milan, Italy: Bottega di poesia, 1922. Repr. La Vita felice, 2011.

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